Hai preso una multa all’estero, devi pagarla o puoi ignorarla?

Hai preso una multa mentre eri in viaggio all’estero? Va pagata anche in Italia se notificata nei tempi e non è prescritta, ma ci sono casi in cui puoi evitarla.

Mag 16, 2025 - 13:44
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Hai preso una multa all’estero, devi pagarla o puoi ignorarla?

Ignorare una multa ricevuta all’estero può comportare conseguenze, specie se l’infrazione è avvenuta nell’Unione Europea, dove esistono meccanismi di cooperazione tra Stati membri per l’esecuzione delle sanzioni pecuniarie e lo scambio di informazioni. Tale sistema è noto come “Cross Border Enforcement” e consente alle autorità di uno Stato membro di notificare e far eseguire una multa in un altro Stato membro, garantendo così l’effettività delle sanzioni anche oltre i confini nazionali.

La Direttiva 2011/82/UE, recepita in Italia con il D.lgs. n. 37/2016, ha introdotto il principio del reciproco riconoscimento delle sanzioni pecuniarie tra Stati membri dell’UE. Ciò significa che:

se un cittadino italiano riceve una multa da un altro Stato membro, le autorità italiane possono procedere all’esecuzione e riscossione della sanzione, a condizione che la notifica sia avvenuta correttamente e che la sanzione sia definitiva.”

Entro quanto tempo deve arrivare la notifica di una multa estera?

L’art. 201 del Codice della Strada prevede che, in caso di impossibilità di contestazione immediata, il verbale deve essere notificato:

  • entro 90 giorni dall’accertamento dell’infrazione se il trasgressore risiede in Italia;
  • entro 360 giorni se il trasgressore risiede all’estero.

Se la notifica avviene oltre questi termini, la sanzione è nulla. Tuttavia, per completezza occorre distinguere tra decadenza e prescrizione. La decadenza si riferisce al termine entro cui la P.A. deve notificare il verbale di accertamento dell’infrazione. Invece, la prescrizione riguarda il termine entro cui la P.A. può riscuotere la sanzione pecuniaria. In Italia, questo termine è di 5 anni dalla data in cui la sanzione è divenuta definitiva.

Questa distinzione rileva perché se la notifica è avvenuta nei termini, se l’Amministrazione non procede alla riscossione entro 5 anni, la sanzione si prescrive, quindi il debito non è più esigibile. Infine, bisogna considerare che ogni Stato stabilisce autonomamente i propri termini di prescrizione e decadenza. Ad esempio, in Portogallo la prescrizione di una sanzione stradale avviene dopo 5 anni, mentre in Romania può bastare un termine di 6 mesi. Tali differenze incidono sia sulla validità della multa sia sulla possibilità di opporsi, soprattutto se la notifica o l’esecuzione arriva oltre i termini di legge.

Rilevanza della data di accertamento e del Paese di origine

La data di accertamento dell’infrazione è il punto di partenza per calcolare i termini entro cui la multa deve essere notificata. Però i termini per la notifica non sempre partono dal giorno dell’infrazione ma dal momento in cui il conducente viene identificato dalle autorità straniere.

Ciò accade quando si viaggia con un’auto a noleggio o in leasing: le autorità del Paese in cui è avvenuta la violazione si rivolgono prima alla società proprietaria del veicolo, che poi comunica l’identità del conducente. Solo da quel momento decorrono i 360 giorni per la notifica della multa estera. Quindi, non è solo la data dell’infrazione a contare: in caso di multa presa all’estero, il rispetto dei termini dipende da quando il trasgressore è stato identificato e dalle norme in vigore nel Paese di origine. Verificare tali aspetti può fare la differenza tra pagare una sanzione o impugnarla con successo.

Cosa succede se non pago una multa presa all’estero?

In caso di mancato pagamento di una multa estera, l’autorità del Paese in cui è stata commessa l’infrazione può richiedere l’assistenza dell’Italia per la riscossione del credito. Ciò avviene attraverso l’iscrizione a ruolo dell’importo dovuto e l’emissione di una cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Si tratta di un atto formale che intima al debitore di versare la somma indicata entro 60 giorni dalla notifica, pena l’avvio di procedure esecutive, come il pignoramento dei beni o il fermo amministrativo del veicolo.

Possono sequestrarmi l’auto o ritirarmi la patente?

Il mancato pagamento di una multa estera può portare a conseguenze quali il fermo amministrativo del veicolo, che ne impedisce la circolazione fino al saldo del debito. Tuttavia, il sequestro del veicolo o il ritiro della patente non sono misure automatiche e dipendono dalla gravità dell’infrazione e dalle normative specifiche del Paese in cui è stata commessa. Ad esempio, in caso di guida in stato di ebbrezza o di eccesso di velocità particolarmente elevato, alcune giurisdizioni prevedono il ritiro immediato della patente o il sequestro del veicolo.

Un cittadino che ignora una multa per eccesso di velocità ricevuta in Francia può vedersi recapitare una cartella esattoriale dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione: dai 135 euro iniziali, l’importo può salire oltre 200 euro per interessi e spese. Invece, un altro cittadino che non paga una sanzione per semaforo rosso in Germania può ricevere una comunicazione dalle autorità estere con l’avvio di una procedura di recupero crediti internazionale e il rischio di pignoramenti in Italia.”

Quando è possibile non pagare una multa presa all’estero?

Non sempre una multa ricevuta all’estero deve essere pagata. Ci sono situazioni in cui la sanzione può essere impugnata:

  • errori formali nel verbale. Se il verbale presenta inesattezze gravi (es. targa errata, mancanza di dettagli sull’infrazione) che compromettono il diritto di difesa.
  • mancata traduzione nella lingua del destinatario. Le notifiche devono essere comprensibili. Se non sono tradotte in una lingua nota al trasgressore, la validità della sanzione può essere messa in discussione.
  • infrazioni minori o limiti giuridici all’esecuzione. Alcune infrazioni lievi non vengono perseguiti in Italia, soprattutto in assenza di accordi con lo Stato estero. Lo stesso vale se la notifica è irregolare o se la sanzione è prescritta.

Le multe prese fuori dall’Ue devono essere pagate?

Le multe ricevute in Paesi extra-Ue non sono automaticamente esecutive in Italia. La loro validità e l’obbligo di pagamento dipendono dalla presenza di accordi bilaterali tra l’Italia e il Paese estero. In assenza di tali accordi, le autorità straniere potrebbero avere difficoltà a far valere la sanzione sul territorio italiano. Tuttavia, ignorare una multa presa in un Paese extra-Ue può comportare conseguenze giuridiche ed economiche da non sottovalutare. Ad esempio, in caso di ritorno nel Paese dove è stata commessa l’infrazione, si potrebbe essere soggetti a sanzioni aggiuntive, come il fermo del veicolo o il diniego di ingresso. Inoltre, alcune compagnie di noleggio auto potrebbero addebitare direttamente l’importo della multa sulla carta di credito utilizzata per il noleggio, in base alle clausole contrattuali.

Infine, alcuni Paesi extra-Ue, come la Svizzera e il Regno Unito, hanno stipulato accordi bilaterali con l’Italia che prevedono la cooperazione nel recupero delle sanzioni pecuniarie. In questi casi, le multe possono essere notificate e riscosse anche in Italia. Altri Paesi, come gli Stati Uniti, il Canada o l’Australia, non hanno accordi specifici con l’Italia in materia di sanzioni stradali, rendendo più difficile l’esecuzione delle multe sul territorio italiano.

Principali sanzioni stradali in Europa

Paese

eccesso di velocità

guida in stato di ebbrezza

uso del cellulare alla guida

passaggio con semaforo rosso

Italia fino a €3.382 e sospensione patente fino a €6.000, arresto e sospensione patente fino a €1.400, -10 punti e sospensione patente da €167 a €652, -6 punti
Francia fino a €1.500 e sospensione patente da €135 a €4.500, sospensione patente €135, -3 punti e possibile sospensione patente €135, -4 punti
Germania fino a €680 e sospensione patente fino a €1.500, sospensione patente €100, -1 punto da €90 a €200, -1 punto
Spagna fino a €600 e sospensione patente da €300 a €600, sospensione patente €200, -6 punti da €200 a €500, -4 punti
Regno Unito fino a £2.500 e sospensione patente fino a £5.000, sospensione patente £200, -6 punti £100, -3 punti
Paesi Bassi fino a €660 e sospensione patente da €300 a €1.000, sospensione patente €240 €240
Danimarca fino a €3.000 e sospensione patente fino a €1.000, sospensione patente €200 €200
Serbia fino a €1.000 e sospensione patente fino a €1.000, sospensione patente €85 €85