GP Imola, Ferrari e Antonelli possono insidiare le due McLaren
Le prove libere hanno visto Ferrari e Antonelli in palla sul passo gara. GP Imola, venerdì, le indicazioni preziose offerte in vista della gara di domenica ci sono, ma le due Rosse escono dalla prima giornata con sensazioni contrastanti. Il potenziale sul giro secco resta al di sotto delle aspettative, mentre nella simulazione high fuel […]

Le prove libere hanno visto Ferrari e Antonelli in palla sul passo gara. GP Imola, venerdì, le indicazioni preziose offerte in vista della gara di domenica ci sono, ma le due Rosse escono dalla prima giornata con sensazioni contrastanti. Il potenziale sul giro secco resta al di sotto delle aspettative, mentre nella simulazione high fuel la SF-25 è decisamente più competitiva e in linea con McLaren.
McLaren meno dominante rispetto a Miami
Entrando nel merito del rendimento sui long run, Leclerc ha mostrato un passo simile a quello di Piastri, a conferma che in assetto da gara la Rossa è competitiva. Con serbatoio pieno, il monegasco riesce a sfruttare meglio lo spostamento di carico, lavorando in una finestra più favorevole per gli ammortizzatori. Dalla telemetria emerge l’approccio aggressivo del ferrarista che che controlla bene le fasi di trazione in uscita.
Sul rettilineo principale paga in media 12 km/h rispetto a Hamilton: un delta che può dipendere da molteplici fattori, tra cui il gioco delle scie, mappe motore differenti o una rotazione meno spinta della power unit. Inoltre, si osserva come nel rettilineo principale, il monegasco paghi in media 12 km/h rispetto al compagno. Dall’altra parte del box, Hamilton ha faticato più del compagno in frenata.
Ciò malgrado ha saputo sfruttare meglio la trazione, guadagnando tempo in uscita curva. L’assetto utilizzato nella simulazione ha migliorato il carico aerodinamico e, di conseguenza, la fiducia di guida del britannico. Piastri, invece, è stato molto efficace nei tratti di trazione, con un rendimento superiore a Norris di circa 3 decimi. L’australiano ha segnato il miglior tempo in uscita dalla Tosa, grazie a una vettura particolarmente efficiente nei rettilinei.
Piastri e Hamilton sono stati i più veloci prima della staccata di curva 1. Ottime indicazioni anche da Kimi Antonelli, autore di una simulazione gara molto solida. Il bolognese ha girato su tempi simili a quelli di Norris, risultando più costante del compagno di squadra e mostrando maggiore sicurezza nel passo gara rispetto al giro secco. Antonelli si è distinto soprattutto in uscita dalle curve di media velocità, come Villeneuve e Tamburello.
Leclerc soffre il graining, Verstappen in difficoltà
Le note negative della giornata arrivano dalla Red Bull, con un Max Verstappen che non ha mai trovato la quadra della sua RB20. L’olandese si è lamentato per tutta la giornata di un comportamento eccessivamente sovrasterzante della vettura, segno evidente di una perdita di stabilità al posteriore. Con altezze maggiori da terra la RB21 soffre e non poco nella simulazione con tanta benzina.
Mossa che gli fa perdere efficienza aerodinamica: la velocità dell’aria nel diffusore cala, il carico si riduce, e la vettura diventa nervosa al retrotreno. Come evidenziato attraverso i dati, Verstappen non ha mai girato sugli stessi ritmi dei diretti avversari, mantenendo un passo costantemente superiore a quello degli avversari, sintomo evidente che qualcosa non funziona come dovrebbe.
Un altro aspetto cruciale emerso nelle simulazioni riguarda la gestione del degrado. Leclerc ha spinto molto nella fase centrale dello stint, finendo però per innescare un graining importante che non è riuscito più a ripulire. I suoi tempi si sono alzati già dopo il terzo passaggio. Più conservativa la gestione di Lewis, che ha mantenuto un passo più regolare e meno aggressivo senza soffrire il tedioso fenomeno di cui sopra.
Antonelli il più costante di tutti sul passo gara
I migliori da questo punto di vista sono stati ancora una volta Piastri e Antonelli. Oscar ha segnato i tempi più buoni a inizio stint, soffre pure lui il graining nei giri centrali, ma a differenze del ferrarista è riuscito a recuperare nella parte finale. Antonelli, invece, è stato il più costante: ha migliorato i suoi riferimenti in maniera progressiva sino a metà stint, prima di subire il consumo gomma naturale della mescola.
Per la scuderia di Maranello, il lavoro al simulatore era fondamentale per trovare il giusto compromesso tra assetto da qualifica e assetto gara. I problemi che penalizzano il giro secco non devono vanificare quanto di buono si è visto sul passo gara, però. Soprattutto su una pista come Imola, dove i sorpassi non sono semplici, partire più avanti possibile sarà fondamentale per puntare al podio.
Il degrado che abbiamo visto nel venerdì imolese non appare particolarmente elevato, nonostante Pirelli abbia portato mescole più morbide rispetto alla scorsa campagna agonistica. Tutto lascia pensare che la possibilità di vedere una sosta non sia poi così campato per l’aria come si pensava, rendendo l’amministrazione delle coperture ancora più cruciale, limitando di riflesso le variabili strategiche a disposizione delle squadre.
Autore e grafici: Leonardo Pasqual – @PasqualLeonardo
Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv