F1 | GP Arabia Saudita 2025, le nostre pagelle
Le pagelle e i voti ai principali protagonisti del GP dell’Arabia Saudita, che ha visto Oscar Piastri su McLaren bissare

Le pagelle e i voti ai principali protagonisti del GP dell’Arabia Saudita, che ha visto Oscar Piastri su McLaren bissare la vittoria sella scorsa settimana in Bahrein. Secondo Max Verstappen con la Red Bull, terzo un Charles Leclerc da antologia, per il primo podio stagionale della Ferrari.
Oscar Piastri 9,5 Si fa beffare in qualifica dall’estro di Verstappen, ma parte forte riuscendo a mettere in crisi dalla prima curva il campione olandese. Una volta ereditata la prima posizione non dà segni di cedimento, guidando il GP con la freddezza che lo contraddistingue. Terza vittoria stagionale in cinque appuntamenti, si sta prendendo la McLaren e forse il mondiale. Iceboy.
Max Verstappen 9 C’ha quel brutto vizio di essere un fuoriclasse ma anche una testa dura, con l’inclinazione mai sopita di andare dritto per dritto pur di non cedere. Da racer puro, cattivo qual è, ma talvolta gli eccessi si pagano e il taglio alla prima curva gli costa una grossa fetta di possibilità di vincere il GP. Contro questo Piastri sarebbe stato comunque difficile; nel complesso per l’ennesima volta esalta la Red Bull. E’ lì.
Charles Leclerc 10 L’ideale, più puro, che trascende spesso il limite meccanico, per realizzare capolavori come quello di Gedda, cinquanta giri tirati, da qualifica, perfetti, oltre il limite, ennesimo racconto da antologia in questi sette anni in cui non solo ha regalato emozioni alla Ferrari e ai suoi tifosi, ma anche punti e piazzamenti altrimenti insperati. Magia.
Lando Norris 4,5 Il veloce pilota inglese è finito in una spirale di errori e incertezze, e a Gedda il quadro si è addirittura complicato. L’erroraccio in qualifica gli preclude di fatto la possibilità di vincere la gara, e la sua Pasqua è un uovo fatto di imprecisioni in fasi di sorpasso, errori di misura in ingresso e in uscita dalla pit-lane, e anche nella mancato attacco a Leclerc per il podio, nonostante quel missile di MCL39 sotto al sedere. Confuso.
George Russell 7 Il pilota inglese, tra i migliori di questo inizio anno, stavolta non può fare nulla con una Mercedes tanto buona in qualifica quanto inconsistente in gara con le gomme dure. La porta al traguardo prendendo punti utili. Passo indietro.
Kimi Antonelli 7 Sesto al traguardo, non troppo lontano da Russell e abile a gestire le fasi finali di gara, quindi auto e degrado gomme, per non far avvicinare troppo Hamilton. E cosa vogliamo dirgli, il giovane driver italiano cresce che è una bellezza.
Lewis Hamilton 5 E’ Lewis Hamilton, signori, Hamilton. Fa tristezza sentirlo dire che qualsiasi cosa provi sull’auto non funziona per il suo stile di guida. E’ strano vederlo così remissivo e demoralizzato, soprattutto se pensiamo all’entusiasmo con cui ha abbracciato questa avventura. E però sei decimi in qualifica e mezzo minuto in gara come distacchi da Leclerc sono numeri, ahinoi, impietosi. Ombra malinconica.
Carlos Sainz 7 Si toglie il gusto di qualificarsi per la seconda settimana consecutiva davanti a quel Lewis che in qualche modo gli ha “soffiato” il sedile della Rossa. E poi corre una gara decisamente positiva, chiudendo ottavo e aiutando anche Alex Albon (6,5) con il Drs, per un ottimo gioco di squadra.
Isack Hadjar 7 Perfetta la strategia, bravissimo lui a guidare come un pilota esperto tra i muri insidiosi e minacciosi di Gedda. Questo ragazzo si sta rivelando una piacevola sorpresa.
Fernando Alonso 6 Lotta come un leone contro piloti più giovani e inesperti, ma non basta per andare in zona punti con una Aston che è in crollo verticale.
Pierre Gasly 6 L’attacco precipitoso e improvvido di Yuki Tsunoda (4,5) lo manda a muro, peccato perché era stato autore di una bella qualifica.
Liam Lawson 4 In Red Bull collezionava figuracce, in Racing Bulls sta collezionando penalità, una dopo l’altra. La costante è rappresentata da prestazioni non all’altezza. Dov’è finita il pilota spavaldo e veloce intravisto la scorsa stagione? Cotto.