Intel: utili oltre le attese nel primo trimestre 2025, ma ancora nessun piano industriale dal nuovo CEO Lip-Bu Tan
Intel ha diffuso i risultati del primo trimestre 2025, sorprendendo positivamente sul fronte degli utili ma lasciando gli analisti perplessi per una guidance più debole del previsto. L’attenzione del mercato resta però puntata sul nuovo amministratore delegato Lip-Bu Tan, insediatosi lo scorso marzo, che non ha ancora presentato un piano industriale dettagliato per il rilancio […] L'articolo Intel: utili oltre le attese nel primo trimestre 2025, ma ancora nessun piano industriale dal nuovo CEO Lip-Bu Tan proviene da Word2Invest.

Intel ha diffuso i risultati del primo trimestre 2025, sorprendendo positivamente sul fronte degli utili ma lasciando gli analisti perplessi per una guidance più debole del previsto. L’attenzione del mercato resta però puntata sul nuovo amministratore delegato Lip-Bu Tan, insediatosi lo scorso marzo, che non ha ancora presentato un piano industriale dettagliato per il rilancio dell’azienda.
I conti del primo trimestre: sopra le attese, ma pesano le incertezze
Nel trimestre concluso a marzo, Intel ha registrato un utile per azione rettificato di 13 centesimi, battendo ampiamente le stime di consenso che si fermavano a 1 centesimo. Anche il fatturato ha superato le previsioni, attestandosi a 12,67 miliardi di dollari rispetto ai 12,3 miliardi stimati dagli analisti.
Tuttavia, le previsioni per il trimestre in corso sono state più caute: Intel prevede un fatturato compreso tra 11,5 e 12,1 miliardi di dollari, con un valore mediano di 11,8 miliardi, ben al di sotto della stima media del consensus, che si attestava a 12,82 miliardi. La società prevede inoltre utili a pareggio, contro una previsione di 6 centesimi per azione.
David Zinsner, CFO del gruppo, ha spiegato che le previsioni riflettono l’attuale elevato grado di incertezza, legato in particolare alla volatilità del contesto macroeconomico, alle tensioni geopolitiche e alla natura imprevedibile delle politiche commerciali negli Stati Uniti e altrove. Lo scenario, ha spiegato, rende sempre più concreta la possibilità di un rallentamento economico globale.
Lip-Bu Tan: primo trimestre incoraggiante, ma nessuna scorciatoia
Il nuovo CEO Lip-Bu Tan ha definito il trimestre “un passo nella giusta direzione”, ma ha anche precisato che Intel è lontana da una soluzione rapida. Per riconquistare quote di mercato e riposizionarsi come leader nel settore, serviranno riforme strutturali, nuovi investimenti e una strategia più aggressiva in campo tecnologico. “Non ci sono scorciatoie – ha affermato – ma la direzione è chiara”.
Tra le prime misure annunciate, vi è una significativa riduzione delle spese operative e degli investimenti in conto capitale. Intel prevede ora 17 miliardi di dollari di spese operative per il 2025, in calo rispetto ai 17,5 miliardi precedenti. Anche le spese in conto capitale sono state ridimensionate, passando da 20 a 18 miliardi di dollari.
I tagli includeranno una ristrutturazione del management e una riduzione del personale, soprattutto nei livelli intermedi. Sebbene non sia stato ancora comunicato un numero preciso, Tan ha inviato una nota interna ai dipendenti confermando che il ridimensionamento inizierà già nel trimestre in corso. “Questi cambiamenti – ha scritto – sono essenziali per il futuro dell’azienda”.
Performance dei segmenti principali
Nel dettaglio, il business dei data center ha mostrato segnali di vitalità, con un fatturato di 4,1 miliardi di dollari, in crescita dell’8% su base annua. Intel ha anche annunciato la fusione tra il suo segmento dedicato al networking e all’edge computing con l’unità data center, con l’obiettivo di razionalizzare la struttura e potenziare l’offerta nel campo dell’intelligenza artificiale.
Meno positivo, invece, l’andamento del business PC, che ha subito una contrazione dell’8%, attestandosi a 7,6 miliardi di dollari. La divisione fonderie, un’area strategica su cui Intel punta per ridurre la dipendenza dalla produzione esterna, ha generato 4,7 miliardi di dollari di ricavi, anche se in larga parte dovuti alla produzione interna di chip.
Un piano industriale atteso… ma ancora assente
Il mercato attende con impazienza il nuovo piano industriale di Tan, che però non è stato ancora presentato. Il nuovo CEO ha però iniziato a muoversi: tra le prime nomine figura quella di Sachin Katti, ex responsabile delle reti, che diventa ora CTO e responsabile globale della strategia AI, un’area chiave per il futuro dell’azienda.
Ma la novità più rilevante riguarda il possibile riavvicinamento con Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (TSMC). Durante la call con gli analisti, Tan ha rivelato di aver incontrato recentemente il CEO di TSMC, C.C. Wei, per discutere una possibile collaborazione. “Abbiamo rapporti di lunga data con TSMC – ha dichiarato – e stiamo esplorando nuove aree di partnership reciprocamente vantaggiose”.
L’incontro, avvenuto a margine della conferenza annuale di TSMC nella Silicon Valley, è stato confermato da fonti Reuters e sembra avere il sostegno diretto dell’amministrazione Trump, intenzionata a costruire un’alleanza strategica nel settore semiconduttori con partecipazioni incrociate tra le due aziende.
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