


Quando ho deciso di trasferirmi a
DOHA, sapevo che mi aspettava qualcosa di completamente diverso. Avevo letto molto, avevo visto immagini spettacolari, ma nulla mi aveva davvero preparato all’impatto reale: questa città non è solo un agglomerato di grattacieli moderni e centri commerciali scintillanti, ma è una
fusione profonda tra modernità e tradizione. Appena atterrato, mi ha accolto un’aria secca e luminosa, con un sole potente che sembra non voler mai andare via. Ero ufficialmente nel
QATAR, immerso in un mondo tanto affascinante quanto sfidante. Dove si trova Doha DOHA è la capitale del QATAR, uno stato situato nella
penisola arabica, che si affaccia sul
Golfo Persico. È circondata quasi interamente dal deserto, eppure il suo profilo urbano potrebbe tranquillamente gareggiare con quello di
DUBAI o
SINGAPORE. L’aeroporto internazionale di
Hamad, uno degli hub più moderni del Medio Oriente, è il primo segno tangibile di quanto il Paese stia investendo sul proprio futuro. Una geografia affascinante tra sabbia e mare Il paesaggio naturale che circonda DOHA è tanto essenziale quanto suggestivo. Qui il
deserto regna sovrano: distese sabbiose punteggiate da arbusti resistenti, un orizzonte che sembra infinito, interrotto solo dalle dune o dal riflesso del mare. A pochi chilometri dal centro, ci si può perdere nel
Khor Al Adaid, un’incredibile insenatura marina conosciuta anche come il “mare interno”, dove la sabbia incontra l’acqua in un abbraccio spettacolare. È un luogo quasi magico, dove ho fatto i miei primi safari nel deserto. Il clima: tra estremi e piacevoli sorprese Il
clima desertico è uno degli aspetti più impegnativi e allo stesso tempo affascinanti di DOHA. Le
estati sono torride, con temperature che sfiorano i
50 gradi e una sensazione di calore persistente anche di notte. È durante questi mesi che si impara a
vivere di sera, quando le strade si animano, i locali aprono le terrazze climatizzate e la città pulsa sotto le stelle. Gli
inverni, al contrario, sono
miti e piacevolissimi, con temperature che si mantengono tra i 15 e i 25 gradi: è il periodo ideale per esplorare, camminare sul lungomare della
Corniche o fare sport all’aperto nei numerosi parchi cittadini. Doha: tra grattacieli e souq Una delle cose che più mi ha colpito è il
contrasto visivo: da una parte,
grattacieli avveniristici come quelli del quartiere di
West Bay, simboli di un futuro che qui è già presente. Dall’altra, la magia autentica del
Souq Waqif, dove l’odore delle spezie si mescola con quello della shisha, e i vicoli stretti raccontano storie di un passato ancora vivo. Camminare tra queste due anime della città è come viaggiare nel tempo, avanti e indietro. Economia e opportunità professionali Il
QATAR è uno degli stati più ricchi al mondo grazie alle sue risorse naturali, in particolare
gas naturale e petrolio. Questo si traduce in
infrastrutture all’avanguardia,
servizi di altissimo livello e soprattutto
opportunità di lavoro per professionisti qualificati. In questi primi mesi ho incontrato molti expat italiani impiegati in settori come l’
ingegneria, l’
architettura, la
sanità e l’
educazione. Le aziende sono spesso internazionali, e il ritmo lavorativo è intenso, ma estremamente stimolante. Qui si viene per crescere, e si cresce davvero. Cultura e vita quotidiana DOHA è anche un
crocevia culturale. Il
Museo di Arte Islamica, progettato da
I.M. Pei, è un capolavoro architettonico che custodisce opere affascinanti provenienti da tutto il mondo arabo-islamico. C’è poi il
Katara Cultural Village, dove si svolgono eventi artistici, musicali e teatrali. Vivere qui significa anche immergersi in una
società profondamente musulmana, con regole e consuetudini da rispettare. Ma mai ho percepito chiusura: c’è piuttosto un grande senso di ospitalità, un calore umano che mi ha stupito fin dai primi giorni. Servizi e infrastrutture Il
sistema sanitario è eccellente, con ospedali pubblici e privati di altissimo livello. I
trasporti pubblici, grazie alla nuova metropolitana, sono rapidi, moderni ed efficienti, anche se la maggior parte delle persone si sposta ancora in auto. L’
offerta educativa è varia e internazionale, con scuole che offrono programmi in lingua inglese e strutture d’eccellenza. Per chi ha figli, è un aspetto cruciale da considerare, e posso dire di essermi sentito rassicurato da subito. Cosa significa vivere a Doha per un italiano Trasferirmi qui ha significato anche
cambiare ritmo,
rivedere abitudini,
aprirsi a una nuova visione del mondo. Le giornate iniziano prima, il weekend si sposta al
venerdì e sabato, e la convivialità italiana trova spazio in nuove forme. Ho scoperto il piacere di pranzare tardi con amici libanesi, di fare colazione con un espresso in uno dei numerosi caffè italiani (sì, ce ne sono!), e di cenare a mezzanotte in ristoranti panoramici con vista sulla baia illuminata. Un’esperienza che cambia DOHA mi ha insegnato che
la vita in Medio Oriente non è fatta solo di sabbia e petrolio, ma di
incontri, di
scoperte quotidiane, di un
senso di possibilità che raramente si respira altrove. Ogni giorno aggiunge un tassello al mosaico della mia nuova identità: un italiano che ha deciso di vivere nel cuore del deserto, e che proprio lì, tra il profumo di cardamomo e il suono del muezzin, ha trovato una nuova casa.
Vivere a Doha: il mio nuovo inizio nel cuore del deserto