Stablecoin: il Senato USA verso una nuova legge tra tensioni politiche e big tech

Il Senato degli Stati Uniti si prepara a riesaminare un disegno di legge cruciale per la regolamentazione delle stablecoin.

Mag 16, 2025 - 13:28
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Stablecoin: il Senato USA verso una nuova legge tra tensioni politiche e big tech
stablecoin usa

Il Senato degli Stati Uniti si prepara a riesaminare un disegno di legge cruciale per la regolamentazione delle stablecoin, le criptovalute ancorate al dollaro, con una versione leggermente rivista che ha riacceso il dibattito politico. Nonostante i Democratici abbiano rivendicato “vittorie significative” durante le recenti negoziazioni, il testo continua a suscitare critiche da parte dei difensori dei consumatori e degli esperti di regolamentazione finanziaria.

Il disegno di legge, che aveva ottenuto un ampio consenso bipartisan nella Commissione bancaria del Senato lo scorso marzo, ha incontrato ostacoli significativi durante il suo passaggio al Senato. Le preoccupazioni principali riguardano i potenziali conflitti di interesse legati al presidente Donald Trump e la possibilità che le grandi aziende tecnologiche come Meta o X (ex Twitter) possano emettere token digitali. Tuttavia, gli investitori bull e bear continuano a monitorare attentamente la situazione.

Il ruolo del presidente Trump e i dubbi sull’imparzialità

Uno dei punti più controversi del disegno di legge riguarda l’assenza di disposizioni che impediscano esplicitamente al presidente Trump di trarre vantaggio personale dal settore delle criptovalute, che la sua stessa amministrazione si appresta a regolamentare. Nonostante le richieste insistenti da parte dei critici, il testo attuale non affronta direttamente questa problematica.

Bo Hines, consigliere di punta di Trump in materia di criptovalute, ha cercato di dissipare i dubbi durante la conferenza Consensus 2025 a Toronto, affermando che il presidente “non può essere comprato”. Hines ha anche sottolineato che non esiste alcun conflitto tra gli interessi personali del presidente o della sua famiglia e il contenuto della legge, citando la partecipazione di Trump in World Liberty Financial come non problematica.

Tecnologia e finanza: il nodo delle big tech

Un altro aspetto centrale del disegno di legge riguarda il ruolo delle aziende tecnologiche nell’emissione di stablecoin. Il testo stabilisce che una società pubblica che non opera prevalentemente in ambito finanziario, così come le sue controllate o affiliate, non potrà emettere stablecoin di pagamento senza l’approvazione unanime del Comitato di revisione per la certificazione delle stablecoin. Questo comitato, secondo la bozza, sarà composto da rappresentanti di diverse agenzie federali.

Tuttavia, secondo Mark Hays, esperto di criptovalute per Americans for Financial Reform e Demand Progress, la disposizione presenta gravi lacune. In particolare, la norma si applica solo alle società pubbliche, lasciando fuori le aziende private come X o TikTok, che potrebbero comunque emettere token senza rispettare i nuovi standard.

Hays ha inoltre evidenziato che una società pubblica potrebbe facilmente aggirare la normativa acquisendo partecipazioni in una società privata, eludendo così le restrizioni previste. “È del tutto possibile che una società pubblica ottenga un interesse in una società non pubblica, ed è un altro modo per aggirare la legge”, ha dichiarato.

Critiche dai difensori dei consumatori

Nonostante le modifiche apportate, il disegno di legge continua a essere visto con scetticismo da parte dei gruppi a tutela dei consumatori. Hays ha criticato duramente l’approccio adottato dal Congresso, accusando i legislatori di agire sotto pressione dell’industria delle criptovalute. 

“Spingere questa legge entro una scadenza arbitraria perché l’industria cripto ti sta col fiato sul collo non è un buon modo di fare politica”, ha affermato. “È particolarmente grave quando questa politica potrebbe arricchire ulteriormente il presidente.”

Secondo fonti vicine alle trattative, il prossimo passo procedurale potrebbe avvenire già la prossima settimana. Il leader della maggioranza al Senato, John Thune, ha infatti programmato un voto di “cloture” per lunedì sera. Questo voto rappresenta un passaggio fondamentale per portare il disegno di legge alla fase finale del dibattito in aula.

Se il voto di cloture avrà esito positivo, il disegno di legge potrà essere discusso in modo approfondito e, successivamente, sottoposto al voto finale del Senato. Si tratta di un momento cruciale per il futuro della regolamentazione delle stablecoin negli Stati Uniti, in un contesto in cui la pressione politica e gli interessi economici si intrecciano in modo sempre più complesso.

Nonostante le critiche, la Casa Bianca mantiene un atteggiamento fiducioso. Bo Hines ha ribadito che le negoziazioni sono ancora in corso, ma ha espresso ottimismo sul fatto che si possa arrivare a un accordo prima della pausa estiva di agosto

“Rimango fermamente bull sul fatto che riusciremo a raggiungere l’obiettivo del presidente: approvare sia la legislazione sulle stablecoin che quella sulla struttura del mercato”,

ha dichiarato.

Conclusione: una legge ancora in bull

Il disegno di legge sulle stablecoin rappresenta un passo importante verso la definizione di un quadro normativo per il settore delle criptovalute negli Stati Uniti. Tuttavia, le ambiguità normative, i potenziali conflitti di interesse e le preoccupazioni per la tutela dei consumatori rendono il percorso ancora incerto.

Con il voto di lunedì alle porte, il Senato si trova di fronte a una scelta delicata: approvare una legge che potrebbe segnare una svolta per il mercato delle criptovalute, oppure rimandare ulteriormente una decisione che continua a dividere l’opinione pubblica e politica. In ogni caso, il dibattito sulle stablecoin è destinato a rimanere al centro dell’agenda legislativa nei prossimi mesi.