F1 | Tsunoda – Red Bull, è già campanello d’allarme? Lavoro extra in vista di Miami
In Red Bull, Yuki Tsunoda pare stia già facendo meglio di Liam Lawson e del Perez dell’ultimo periodo. Eppure, il team chiede di più Con l’Arabia Saudita, Yuki Tsunoda ha chiuso il suo terzo weekend a bordo della Red Bull. Certo, i passi da fare ... Leggi tutto L'articolo F1 | Tsunoda – Red Bull, è già campanello d’allarme? Lavoro extra in vista di Miami proviene da F1ingenerale.

In Red Bull, Yuki Tsunoda pare stia già facendo meglio di Liam Lawson e del Perez dell’ultimo periodo. Eppure, il team chiede di più
Con l’Arabia Saudita, Yuki Tsunoda ha chiuso il suo terzo weekend a bordo della Red Bull. Certo, i passi da fare per comprendere al meglio questa monoposto sono ancora tanti ed è per questo che il team ha previsto una preparazione extra per il giapponese prima del prossimo GP a Miami.
Tsunoda arriva da un intenso periodo di tre settimane alla Red Bull, durante le quali non ha avuto molto respiro. Questo a causa della tripletta di gare che lo ha visto correre prima a casa su in Giappone, poi in Bahrain e infine in Arabia Saudita.
Quest’ultima avventura, in realtà, è durata poco dal momento che il classe 2000 è stato protagonista, insieme a Pierre Gasly, di un incidente che lo ha costretto al ritiro dopo un solo giro. A parte questa brutta parentesi, però, Tsunoda è parso generalmente convincente. Il giapponese a cercato di restare vicino a Verstappen nelle varie sessioni e assicurando i primi doppi punti del team da diversi GP.
Proprio a causa di questi risultati incoraggianti, la Red Bull si sta assicurando di non perdere nessuna opportunità per accelerare ulteriormente i progressi di Tsunoda. In particolare, il team ha promesso al giapponese un’intensa settimana di lavoro dopo il GP dell’Arabia Saudita per potersi preparare al meglio al prossimo appuntamento di Miami.
I preparativi extra consistono in lavoro al simulatore nella giornata odierna, seguita da una giornata di test con la RB19 a Silverstone il mercoledì. Tsunoda avrà, così l’opportunità di salire a bordo della vettura che, nel 2023, ha assicurato al team 23 vittorie su 24.
La decisione della Red Bull di far correre il ventiquattrenne a Silverstone evidenzia il tipo di sforzi che la squadra sta facendo per garantire che si trovi il più a suo agio possibile con la monoposto. Lo stesso Tsunoda ha ammesso che, nonostante abbia disputato tre gare, c’è ancora molto da imparare sulla vettura e su come sfruttarla al meglio.
“Sto solo cercando di capire come funziona questa macchina, come si comporta”, ha detto a Jeddah. “Credo di non capirne nemmeno la metà. Queste sono le cose fondamentali su cui sto cercando di lavorare sodo per capirle il prima possibile. Così mi potrò dedicare a diverse cose, dallo sviluppo di ogni genere a tutto il resto”.
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