Eurovision all’ultimo atto. Svedesi favoriti, Corsi insegue
Stasera a Basilea la finale del concorso, con Michelle Hunziker alla conduzione

"C’è una canzone italiana per voi..." cantava l’altra sera la conduttrice Sandra Studer sul palco dell’Eurovision Song Contest omaggiando Toto Cutugno e quella Insieme: 1992 che a Zagabria, nel ’90, regalò a lui il trofeo di cristallo e all’Italia la seconda vittoria del palmares. Così, la speranza che “una canone italiana” possa farsi largo in Europa pure nella finalissima di questa edizione 2025 è vivissima nei fan a portata di selfie che puoi incontrare sotto gli affreschi di Hans Holbein il Giovane che accendono la facciata il municipio in mattoni rossi simbolo della città renana, esaltata dalla presenza del colorato popolo dell’Esc come alle imprese calcistiche del Fussballclub Basel 1893, vincitore domenica scorsa del campionato svizzero a tre giornate dal termine.
Un altro campionato si conclude stasera in mondovisione e a vincerlo secondo i bookmakers potrebbe essere la Svezia che cucirebbe così sulla maglia l’ottava stella. Questo secondo la media delle previsioni di quattordici agenzie di scommesse fatta dal sito Eurovisionworld che dà Bara bada bastu dei KAJ, acronimo dei nomi di Kevin Holmström, Axel Åhman e Jakob Norrgård, ben il 42% di chances di vittoria.
A seguire, l’austriaco di JJ con Wasted love (21%), la francese Louane con Maman (10%), l’olandese Claude con C’est la vie (5%), la finnica Erika Vikman con la pruriginosa Ich komme (4%). Proprio la biondissima venuta dal freddo, nelle prove di ieri pomeriggio, ha dovuto ripetere la prova per un inconveniente alla sobria asta del microfono-razzo che la solleva nel vuoto mentre ripete "vengo, vengo, vengo".
Quella dei bookmakers, però, non è certo una scienza esatta, come dimostrato l’anno scorso a Malmö dal secondo posto del croato Baby Lasagna dato fino all’ultimo per strafavorito. Svedesi, comunque, già mobilitati col pensiero allo Scandinavium di Göteborg o al Globe di Stoccolma quali possibili sedi. Attenzione, però, alle sorprese visto l’effetto tellurico scatenato ieri sera dall’apparizione nel media center di Lucio Corsi e Tommaso Ottomano per un paio di versioni voce e chitarra di Volevo essere un duro e Francis Delacroix. Attualmente il cantautore maremmano per i bookmakers è 12° e Gabry Ponte, in gara per San Marino, 20°. Ultimo il Portogallo.
Intanto le giurie delle reti televisive in gara in questa 69ª edizione, 37 di cinque membri ciascuna, hanno già votato dopo aver assistito alla finale loro riservata e diffusa ieri sera a circuito chiuso. La diretta di oggi, identica in tutto, è infatti ad esclusivo uso e consumo del televoto. Giudizio delle giurie e giudizio dei telespettatori verranno poi sommati nel finale al cardiopalma a cui ci hanno abituato in questi anni le prodezze eurovisive di Måneskin, Mahmood e tanti altri. Sesta per gli scommettitori, col 3%, l’israeliana Yuval Rahael, che nella prova di ieri pomeridiana e nella finale serale per le giurie ha potuto contare su una sala non molto ostile, al contrario di quanto accaduto l’anno scorso a Mälmo quando la contestazione politica aveva accompagnato tutte le esibizioni di Heden Golan inondando l’Arena di fischi. Ad aprire stasera sarà la Norvegia e a chiudere l’Albania, l’Italia canterà per 14ª e San Marino per 25°. Alla conduzione pure Michelle Hunziker, che si regalerà pure un accenno in italiano di Nel blu dipinto di blu riprendendo poi il refrain per spronare le giurie al loro compito. Al grido di “Votare-o-o”.