Comincia il pontificato di Leone XIV

AGI - Domani si svolgerà il rito per l'inizio del ministero petrino del vescovo di Roma Leone XIV. La celebrazione eucaristica con la quale il Papa eletto inizia ufficialmente il suo ministero, sottolinea in particolare la dimensione "petrina" di Pastore della Chiesa cattolica. Viene, perciò, rimarcata la valenza specifica che assumono le abituali insegne episcopali: il Pallio e l'Anello. Il legame con l'Apostolo Pietro è ulteriormente rimarcato dai luoghi in cui si compiono le celebrazioni, primo tra tutti la Confessione di San Pietro nella Basilica Vaticana. Il rito si svolge nella Basilica di San Pietro e nella piazza antistante. Riti di introduzione Il nuovo Romano Pontefice scende, con i Patriarchi delle Chiese Orientali, al Sepolcro di San Pietro e vi sosta in preghiera. Quindi incensa il Trophaeum Apostolico. Nel frattempo due diaconi prendono il Pallio pastorale, l'Anello del Pescatore e il Libro dei Vangeli e li portano insieme in processione per deporli sull'Altare della celebrazione, in piazza San Pietro. Dal cancello centrale della Basilica pende l'arazzo della pesca miracolosa, in cui è raffigurato il dialogo di Gesù con Pietro, a cui fa esplicito riferimento il rito, nella liturgia della Parola e nei testi eucologici. Si tratta della riproduzione di un arazzo di manifattura fiamminga, realizzato per la Cappella Sistina su un cartone di Raffaello Sanzio e conservato nei Musei Vaticani. Presso l'Altare è collocata l'effigie della Madonna del Buon Consiglio del Santuario mariano di Genazzano. La processione iniziale si avvia verso l'Altare, mentre si cantano le Laudes Regiae, con l'invocazione della intercessione dei Pontefici santi, dei martiri e dei santi e delle sante della Chiesa Romana. Segue il rito per la benedizione e l'aspersione dell'acqua benedetta, essendo una domenica di Pasqua, il canto del Gloria e l'orazione colletta che, richiamato il disegno del Padre di edificare la sua Chiesa su Pietro e ispirandosi alla Lumen gentium, chiede che il Vescovo, costituito Successore del Principe degli apostoli, mostri al popolo cristiano Pietro come "visibile principio e fondamento dell'unità nella fede e della comunione" della Chiesa. Ereditandone il servizio, anche il Papa ne è partecipe. Liturgia della Parola Nel tempo pasquale viene proposta come Prima Lettura (in spagnolo) la pagina del libro degli Atti degli Apostoli in cui Pietro annuncia che Cristo è "la pietra scartata dai costruttori". Il Salmo responsoriale (in italiano) riprende il tema della "pietra", con il testo: "La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo". Anche la Seconda Lettura, dalla prima Lettera di San Pietro apostolo, (in inglese) sottolinea ancora il legame che intercorre tra Pietro, la Chiesa di Roma e il ministero del suo Successore. Il canto al Vangelo introduce alla proclamazione in latino e in greco del brano di Giovanni, riguardante la triplice domanda invito di Gesù a Pietro di pascere i "suoi agnelli" e le "sue pecorelle". La triplice domanda e la triplice risposta richiamano e riparano il triplice tradimento. Malgrado la sua fragilità, anzi proprio a partire da essa, Pietro "ravvedutosi" può "confermare nella fede" i suoi fratelli. Imposizione del Pallio e consegna dell'Anello Dopo la proclamazione del Vangelo si avvicinano al Santo Padre tre cardinali dei tre Ordini (Diaconi, Presbiteri e Vescovi) e di continenti diversi, per imporgli il Pallio e consegnargli l'Anello del Pescatore. Il Pallio È un paramento realizzato con lana di agnelli. Il significato di questa antichissima insegna episcopale è illustrato da varie testimonianze dei Padri. Il Pallio richiama il buon Pastore, che pone sulle proprie spalle la pecorella smarrita, e anche la triplice risposta alla richiesta fatta da Gesù risorto a Pietro di pascere i suoi agnelli e le sue pecorelle. Simeone di Tessalonica nel De sacris ordinationibus scrive che il Pallio "indica il Salvatore che incontrandoci come la pecora perduta se la carica sulle spalle, e assumendo la nostra natura umana nella Incarnazione, l'ha divinizzata, con la sua morte in croce ci ha offerto al Padre e con la risurrezione ci ha esaltato". Nella sua forma presente, il Pallio è una stretta fascia, tessuta in lana bianca, che si appoggia sulle spalle sopra la casula, con due lembi neri pendenti davanti e dietro, così che il paramento ricordi la lettera "Y". È decorato con sei croci nere di seta, una su ogni capo che scende sul petto e sul dorso e quattro sull'anello che poggia sulle spalle, ed è guarnito, davanti e dietro, con tre spille (acicula) che raffigurano i tre chiodi della croce di Cristo. Il Pallio è imposto da un cardinale dell'Ordine dei Diaconi. Dopo l'imposizione del Pallio, un cardinale dell'Ordine dei Presbiteri invoca con una speciale preghiera la presenza e l'assistenza del Signore sull'Eletto. Implora da Dio la benedizione - che è il suo stesso Figlio - e il dono più grande, lo Spirito Santo, perché il Papa eserciti il suo ministero in modo corrispon

Mag 17, 2025 - 16:16
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Comincia il pontificato di Leone XIV

AGI - Domani si svolgerà il rito per l'inizio del ministero petrino del vescovo di Roma Leone XIV. La celebrazione eucaristica con la quale il Papa eletto inizia ufficialmente il suo ministero, sottolinea in particolare la dimensione "petrina" di Pastore della Chiesa cattolica. Viene, perciò, rimarcata la valenza specifica che assumono le abituali insegne episcopali: il Pallio e l'Anello. Il legame con l'Apostolo Pietro è ulteriormente rimarcato dai luoghi in cui si compiono le celebrazioni, primo tra tutti la Confessione di San Pietro nella Basilica Vaticana. Il rito si svolge nella Basilica di San Pietro e nella piazza antistante.

Riti di introduzione

Il nuovo Romano Pontefice scende, con i Patriarchi delle Chiese Orientali, al Sepolcro di San Pietro e vi sosta in preghiera. Quindi incensa il Trophaeum Apostolico. Nel frattempo due diaconi prendono il Pallio pastorale, l'Anello del Pescatore e il Libro dei Vangeli e li portano insieme in processione per deporli sull'Altare della celebrazione, in piazza San Pietro. Dal cancello centrale della Basilica pende l'arazzo della pesca miracolosa, in cui è raffigurato il dialogo di Gesù con Pietro, a cui fa esplicito riferimento il rito, nella liturgia della Parola e nei testi eucologici. Si tratta della riproduzione di un arazzo di manifattura fiamminga, realizzato per la Cappella Sistina su un cartone di Raffaello Sanzio e conservato nei Musei Vaticani. Presso l'Altare è collocata l'effigie della Madonna del Buon Consiglio del Santuario mariano di Genazzano. La processione iniziale si avvia verso l'Altare, mentre si cantano le Laudes Regiae, con l'invocazione della intercessione dei Pontefici santi, dei martiri e dei santi e delle sante della Chiesa Romana. Segue il rito per la benedizione e l'aspersione dell'acqua benedetta, essendo una domenica di Pasqua, il canto del Gloria e l'orazione colletta che, richiamato il disegno del Padre di edificare la sua Chiesa su Pietro e ispirandosi alla Lumen gentium, chiede che il Vescovo, costituito Successore del Principe degli apostoli, mostri al popolo cristiano Pietro come "visibile principio e fondamento dell'unità nella fede e della comunione" della Chiesa. Ereditandone il servizio, anche il Papa ne è partecipe.

Liturgia della Parola

Nel tempo pasquale viene proposta come Prima Lettura (in spagnolo) la pagina del libro degli Atti degli Apostoli in cui Pietro annuncia che Cristo è "la pietra scartata dai costruttori". Il Salmo responsoriale (in italiano) riprende il tema della "pietra", con il testo: "La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo". Anche la Seconda Lettura, dalla prima Lettera di San Pietro apostolo, (in inglese) sottolinea ancora il legame che intercorre tra Pietro, la Chiesa di Roma e il ministero del suo Successore. Il canto al Vangelo introduce alla proclamazione in latino e in greco del brano di Giovanni, riguardante la triplice domanda invito di Gesù a Pietro di pascere i "suoi agnelli" e le "sue pecorelle". La triplice domanda e la triplice risposta richiamano e riparano il triplice tradimento. Malgrado la sua fragilità, anzi proprio a partire da essa, Pietro "ravvedutosi" può "confermare nella fede" i suoi fratelli.

Imposizione del Pallio e consegna dell'Anello

Dopo la proclamazione del Vangelo si avvicinano al Santo Padre tre cardinali dei tre Ordini (Diaconi, Presbiteri e Vescovi) e di continenti diversi, per imporgli il Pallio e consegnargli l'Anello del Pescatore.

Il Pallio

È un paramento realizzato con lana di agnelli. Il significato di questa antichissima insegna episcopale è illustrato da varie testimonianze dei Padri. Il Pallio richiama il buon Pastore, che pone sulle proprie spalle la pecorella smarrita, e anche la triplice risposta alla richiesta fatta da Gesù risorto a Pietro di pascere i suoi agnelli e le sue pecorelle. Simeone di Tessalonica nel De sacris ordinationibus scrive che il Pallio "indica il Salvatore che incontrandoci come la pecora perduta se la carica sulle spalle, e assumendo la nostra natura umana nella Incarnazione, l'ha divinizzata, con la sua morte in croce ci ha offerto al Padre e con la risurrezione ci ha esaltato". Nella sua forma presente, il Pallio è una stretta fascia, tessuta in lana bianca, che si appoggia sulle spalle sopra la casula, con due lembi neri pendenti davanti e dietro, così che il paramento ricordi la lettera "Y". È decorato con sei croci nere di seta, una su ogni capo che scende sul petto e sul dorso e quattro sull'anello che poggia sulle spalle, ed è guarnito, davanti e dietro, con tre spille (acicula) che raffigurano i tre chiodi della croce di Cristo. Il Pallio è imposto da un cardinale dell'Ordine dei Diaconi. Dopo l'imposizione del Pallio, un cardinale dell'Ordine dei Presbiteri invoca con una speciale preghiera la presenza e l'assistenza del Signore sull'Eletto. Implora da Dio la benedizione - che è il suo stesso Figlio - e il dono più grande, lo Spirito Santo, perché il Papa eserciti il suo ministero in modo corrispondente al carisma ricevuto.

L'Anello del Pescatore

Sin dal primo millennio anche l'anello è insegna propria del Vescovo. L'Anello che il nuovo Papa riceve ha però la valenza specifica dell'anello-sigillo che autentica radicalmente la fede, compito affidato a Pietro di confermare i suoi fratelli. Viene detto anello "del Pescatore" perché Pietro è l'Apostolo che, avendo avuto fede nella parola di Gesù dalla barca ha tratto a terra le reti della pesca miracolosa. Sull'Anello del Pescatore è raffigurata l'immagine di San Pietro con le chiavi e la rete. La consegna dell'Anello è fatta da un cardinale dell'Ordine dei Vescovi. La consegna dell'Anello si chiude invocando lo Spirito Santo perché arricchisca il nuovo Pontefice di forza e mitezza nel conservare i discepoli di Cristo nell'unità della comunione.

Rito dell'obbedienza

Dopo il rito delle consegne il Papa benedice l'assemblea con il Libro dei Vangeli, mentre si acclama in greco: "Ad multos annos!". Poi il rito simbolico dell'"obbedienza". Al Pontefice prestano "obbedienza" dodici rappresentanti di tutte le categorie del popolo di Dio, provenienti da varie parti della terra. La celebrazione prosegue con l'omelia del Papa e la professione di fede. Nella preghiera universale (cinque invocazioni, in portoghese, francese, arabo, polacco e cinese) si prega il Signore per la Chiesa, ovunque diffusa sulla terra, per il Romano Pontefice, che inizia il suo ministero, per quanti detengono le responsabilità di governo, per coloro che si trovano nella sofferenza e nel disagio, per la stessa assemblea.

Liturgia eucaristica

Viene intonato "Tu es pastor ovium", e di seguito l'orazione sulle offerte supplica che attraverso il ministero missionario della Chiesa si estendano a tutto il mondo i frutti della redenzione. Il prefazio, proprio dell'eucologia della festa della Cattedra dell'Apostolo Pietro, facendo ricorso ai testi neotestamentari, ricorda i tratti salienti e caratteristici del suo ministero. Segue il Canone Romano, che è la Preghiera Eucaristica propria della Chiesa di Roma. Nell'orazione dopo la comunione, il nuovo Pontefice chiede a Dio di confermare la Chiesa nell'unità e nella carità e per sé di essere salvato e protetto insieme al gregge che gli è stato affidato.

Riti di conclusione

Il Papa pronuncia una breve allocuzione e dopo il canto del Regina Caeli, vi è la benedizione solenne che ritorna sull'immagine biblica della vite e della vigna, applicata alla Chiesa, invocando che il Signore "guardi" e "protegga" il ceppo e la vite da lui piantati, e chiede di far "risplendere" su tutti il suo volto di salvezza.