Bonus assunzioni under 35 per il 2025: la circolare operativa dell'INPS
lentepubblica.it Da ieri, 16 maggio 2025, i datori di lavoro possono richiedere online il bonus messo a disposizione dall’INPS per assunzioni a tempo indeterminato giovani under 35 senza precedenti contratti stabili. Con questo incentivo, il governo punta a favorire l’inserimento stabile dei giovani nel mondo del lavoro, premiando le aziende che investono in nuove risorse e […] The post Bonus assunzioni under 35 per il 2025: la circolare operativa dell'INPS appeared first on lentepubblica.it.

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Da ieri, 16 maggio 2025, i datori di lavoro possono richiedere online il bonus messo a disposizione dall’INPS per assunzioni a tempo indeterminato giovani under 35 senza precedenti contratti stabili.
Con questo incentivo, il governo punta a favorire l’inserimento stabile dei giovani nel mondo del lavoro, premiando le aziende che investono in nuove risorse e sostenendo in particolare le assunzioni nel Mezzogiorno, dove la disoccupazione giovanile resta tra le più alte in Europa.
A chi è rivolto il bonus assunzioni
L’incentivo contributivo è destinato a tutte le imprese private, senza distinzione di forma giuridica e incluse quelle agricole. L’unico limite riguarda le pubbliche amministrazioni, escluse dalla misura ai sensi del decreto legislativo n. 165 del 2001. In sostanza, sono ammesse micro, piccole, medie e grandi aziende, purché operanti nel settore privato.
Quali assunzioni sono incentivabili
Il bonus è valido per le nuove assunzioni o trasformazioni di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato, purché effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025. Il beneficio ha un chiaro obiettivo di stabilizzazione occupazionale, premiando le imprese che puntano su rapporti duraturi.
I lavoratori interessati devono rispettare due requisiti fondamentali:
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Età inferiore a 35 anni: sono ammessi solo giovani che, al momento dell’assunzione, non abbiano ancora compiuto 35 anni (massimo 34 anni e 364 giorni);
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Assenza di precedenti rapporti a tempo indeterminato: l’incentivo è riservato a chi non ha mai avuto un contratto stabile, né con l’impresa che assume né con altri datori di lavoro, nel corso dell’intera carriera lavorativa.
Chi può essere assunto con il bonus
L’agevolazione si applica a lavoratori inquadrati come operai, impiegati e quadri. Restano invece esclusi:
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i dirigenti, che non rientrano tra le categorie tutelate;
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i lavoratori domestici, in quanto soggetti a regole contrattuali differenti;
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gli apprendisti, a meno che il loro contratto non si sia mai trasformato in un impiego a tempo indeterminato.
È importante sottolineare che un contratto di apprendistato concluso senza stabilizzazione non preclude l’accesso al bonus, che resta quindi fruibile anche in caso di pregressa esperienza formativa.
Entità dell’agevolazione
Il beneficio consiste in uno sgravio totale del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 500 euro al mese per ciascun lavoratore, per un periodo massimo di 24 mesi. Ciò significa un risparmio complessivo di fino a 12.000 euro per ogni assunzione.
Per le imprese situate nelle regioni della ZES unica per il Mezzogiorno – ovvero Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna – l’incentivo è ancora più vantaggioso: il tetto mensile sale a 650 euro, con un risparmio potenziale fino a 15.600 euro per assunzione. Tuttavia, in queste aree il bonus si applica solo a partire dal 31 gennaio 2025, data in cui è arrivato il via libera da Bruxelles.
Come fare domanda
Le imprese interessate devono presentare domanda esclusivamente online, tramite il Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo) sul sito dell’INPS. La richiesta deve essere inoltrata prima dell’assunzione o della trasformazione del contratto: in caso contrario, il diritto all’agevolazione decade.
L’INPS verifica la disponibilità delle risorse e, in caso di esito positivo, autorizza il datore di lavoro a beneficiare del bonus.
Requisiti e condizioni da rispettare
Per accedere al beneficio, l’impresa deve rispettare alcune condizioni generali previste dal decreto legislativo n. 150 del 2015. In particolare, non è possibile ottenere l’incentivo nei seguenti casi:
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Violazione del diritto di precedenza: se un lavoratore precedentemente impiegato ha manifestato la volontà di essere riassunto e l’azienda lo ignora, non si può accedere al bonus;
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Sospensioni in corso: se l’impresa ha lavoratori sospesi per crisi o riorganizzazione, non può beneficiare dell’agevolazione, a meno che l’assunzione non riguardi reparti o sedi non coinvolti dalla sospensione.
Sono inoltre escluse le assunzioni con:
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contratti a chiamata;
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contratti intermittenti, anche se a tempo indeterminato.
Al contrario, il bonus è compatibile con il part-time e con i contratti stipulati da cooperative di lavoro, purché rispettino le disposizioni della legge n. 142 del 2001.
Bonus assunzioni under 35 per il 2025: la circolare operativa dell’INPS
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