Perché raccogliere la Genziana è illegale in Italia? Benefici, usi e controindicazioni
Sai che in Italia è vietato raccogliere la genziana, la pianta da cui si ricava un delizioso e popolare liquore della tradizione abruzzese, ma che potrebbe costarvi caro raccoglierla. La genziana (Gentiana lutea) è una pianta spontanea delle nostre montagne, famosa soprattutto per le sue proprietà medicinali e digestive. Tuttavia, nonostante le sue virtù benefiche,...

Sai che in Italia è vietato raccogliere la genziana, la pianta da cui si ricava un delizioso e popolare liquore della tradizione abruzzese, ma che potrebbe costarvi caro raccoglierla.
La genziana (Gentiana lutea) è una pianta spontanea delle nostre montagne, famosa soprattutto per le sue proprietà medicinali e digestive. Tuttavia, nonostante le sue virtù benefiche, la raccolta della genziana selvatica in Italia è assolutamente vietata dalla legge. Vediamo insieme perché è illegale raccoglierla, quali sono i benefici e le controindicazioni di questa pianta così preziosa per la biodiversità.
Perché è illegale raccogliere la Genziana?
La genziana maggiore è considerata una specie protetta su tutto il territorio nazionale italiano. La sua raccolta selvaggia e incontrollata ha, infatti, ridotto significativamente le popolazioni spontanee, minacciando l’equilibrio ecologico e la sopravvivenza stessa della specie.
Secondo il Decreto del Presidente della Repubblica n. 357/97, la genziana è inserita tra le specie floristiche protette. Ciò significa che prelevarla dal suo ambiente naturale può comportare sanzioni amministrative salate che, in alcuni casi, arrivano anche a sfociare in responsabilità penali. La tutela di questa pianta è fondamentale per la conservazione della biodiversità e per preservare il delicato equilibrio degli ecosistemi montani.
La genziana quindi, non può essere raccolta senza una previa autorizzazione rilasciata dagli ispettori forestali. Le uniche ragioni per cui la radice può essere estirpata sono:
- Motivi scientifici
- Motivi didattici
- Motivi medicamentosi ed erboristici
La Genziana in Abruzzo: una tradizione sotto tutela
In Abruzzo, la genziana è profondamente radicata nella cultura locale, soprattutto per la produzione del celebre liquore digestivo. Tuttavia, la raccolta indiscriminata ha portato alla necessità di proteggere la specie. La Legge Regionale n. 45 del 1979 vieta la raccolta, il danneggiamento e l’estirpazione di piante spontanee, inclusa la Gentiana lutea, su tutto il territorio regionale. Questa normativa è stata istituita per tutelare la flora naturale e spontanea dell’Abruzzo, a rischio di estinzione .
Secondo la legge regionale n.45 del 1979, infatti, la Genziana risulta essere una delle piante nella lista della flora italiana protetta; questo decreto è stato stilato al fine di conservare e tutelare la vegetazione spontanea presente in Abruzzo.
Le origini della genziana
Il nome della Genziana deriva da Genzio, ovvero l’ultimo Re degli Illiri. Si narra che il Sovrano fu il primo a scoprire le proprietà terapeutiche di questa pianta officinale e quindi le abbia dato il suo appellativo. Sembra che questo sovrano, che regnò dal 180 al 167 a.C., utilizzò la radice di genziana macerata e poi bollita per curare una febbre molto alta. Molto utilizzata dai Romani, la genziana è citata da Plinio il Vecchio (I secolo d. C.) nel suo libro di Storia naturale come ottimo antidoto contro il veleno dei serpenti.
Benefici della genziana
La Genziana è una pianta ricca di proprietà terapeutiche e viene utilizzata in campo medicinale e cosmetico, per trattare diversi disturbi. Oltre alla sua funzione prevalentemente decorativa, si presta benissimo a essere utilizzata nel settore della liquoreria.
La radice di questa pianta, comunque, è un potente antinfiammatorio e viene usata nel trattamento di alcune patologie; il gentiopicroside, un glicoside iridoide vegetale presente nella genziana, esercita una funzione coadiuvante nella cura dell’artrite reumatoide. Una patologia infiammatoria cronica che colpisce le articolazioni e provoca dolore e gonfiore alle giunture. Oltre a questo, comunque, la Genziana è in grado di contrastare l’infiammazione ai seni paranasali, una condizione che provoca dolore al volto, picchi di emicrania e riduzione dell’olfatto.
La pianta officinale di cui stiamo parlando, tuttavia, è nota soprattutto per essere un digestivo naturale. Gli iridoini e i secoiridoidi presenti nella Genziana incrementano l’appetito, ma al contempo proteggono l’apparato digerente. La radice, dopo l’infusione, presenta un’amaricanza tipica ed è risaputo che assumere sostanze amare stimoli la produzione di saliva e di succhi gastrici. Proprio per questo, anche in tempi più recenti, si è arrivati alla produzione di infusi a base di Genziana nella preparazione di aperitivi nell’industria liquoristica.
I benefici sulla pelle
Un’altra cosa che forse non è di comune conoscenza è il potenziale che la Genziana ha sulla pelle: questa pianta, infatti, purifica la pelle grassa e afflitta da un eccesso di sebo. Inoltre contrasta la formazione di punti neri, schiarisce le lentiggini e le macchie cutanee, attenuando anche le rughe. La radice di cui stiamo parlando ha anche il potere di donare al viso un effetto luminoso, riposato, fresco e pulito.
Controindicazioni
I preparati a base di Genziana non devono essere assunti in gravidanza e durante il periodo di allattamento; la pianta, infatti, non incide solamente sull’attività mutagena del nostro organismo, ma possiede anche proprietà che stimolano l’afflusso di sangue. È inoltre sconsigliato assumere Genziana se si soffre dei seguenti disturbi:
- Ulcera gastrica o duodenale
- Iperacidità
- Ipertensione
La genziana sarebbe da evitare durante la gravidanza e l’allattamento, poiché non esistono dati certi sulla sicurezza in queste fasi delicate. Inoltre può interferire con alcuni farmaci, soprattutto anticoagulanti e antiacidi, pertanto è consigliabile consultare il medico prima del suo utilizzo.
Come scegliere prodotti certificati a base di Genziana?
Se desideri beneficiare delle virtù terapeutiche della genziana senza danneggiare l’ambiente e rispettando la normativa vigente, è essenziale scegliere prodotti certificati e sostenibili, che garantiscano la provenienza da coltivazioni autorizzate e regolamentate. Ecco come fare una scelta consapevole:
Cerca certificazioni ufficiali
Quando acquisti prodotti contenenti genziana (liquori, infusi, integratori alimentari), verifica sempre che riportino una delle seguenti indicazioni:
- Certificazione biologica (logo UE con la foglia verde): garanzia che la genziana è coltivata senza pesticidi o sostanze chimiche dannose.
- Marchi di tutela ambientale (Slow Food, Presidio Slow Food): indicano produzioni locali, rispettose della biodiversità e della tradizione.
Etichettatura trasparente
I prodotti certificati devono avere una chiara etichettatura che specifichi la provenienza della genziana, indicando esplicitamente che si tratta di coltivazioni autorizzate e non di raccolta spontanea.
Controlla sempre:
- Nome scientifico: Gentiana lutea
- Origine delle radici: deve essere indicato esplicitamente “da coltivazione autorizzata” o simile.
- Informazioni sulla provenienza geografica (idealmente italiana o europea).
Acquista da produttori locali
Prediligi produttori locali o aziende agricole che garantiscano metodi sostenibili. In Abruzzo, ad esempio, ci sono aziende agricole autorizzate che producono il liquore di genziana nel pieno rispetto delle norme regionali.
Attenzione ai prezzi troppo bassi
Prezzi troppo bassi potrebbero essere indice di illegalità o provenienza non certificata. Prodotti certificati e sostenibili, infatti, hanno costi lievemente più alti, che riflettono il rispetto di standard ambientali e normativi rigorosi.
Controlla sul sito web del produttore
Molti produttori responsabili specificano online le modalità di coltivazione e certificazione della genziana. Puoi anche consultare direttamente i siti istituzionali regionali (come quelli dei Parchi Nazionali) che spesso elencano le aziende autorizzate.
Raccogliere la genziana in natura non solo è illegale, ma rappresenta una minaccia per una specie fondamentale per gli ecosistemi montani italiani. Se vogliamo beneficiare delle sue proprietà, scegliamo sempre prodotti certificati provenienti da coltivazioni autorizzate.
Essere consapevoli e rispettosi dell’ambiente significa tutelare un patrimonio naturale che appartiene a tutti.
Fonte: Pubmed/ncbi.nlm.nih.gov
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