Tesla, nuovo crollo delle vendite in Europa

Le immatricolazioni della casa guidata da Elon Musk sono calate ancora in Francia, Svezia, Danimarca e Portogallo ma per ora il Ceo sembra godere ancora la fiducia del consiglio di amministrazione della società.

Mag 2, 2025 - 12:08
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Tesla, nuovo crollo delle vendite in Europa

Non si fermano i dati negativi per le vendite in Europa di Tesla che conferma così il suo periodo negativo, tra concorrenza cinese e il calo dell’interesse per i suoi veicoli a causa dell’impegno politico di Elon Musk.

La società ha visto calare del 59,4% le immatricolazioni in Francia ad aprile rispetto al 2024, scendendo così a 863 unità: si tratta del quarto mese consecutivo in negativo dopo il -36% di marzo. Dall'inizio dell'anno, le vendite nel Paese sono diminuite del 43,9%, facendo nettamente peggio di un mercato ridottosi del 7,3%.

Crollo anche in Svezia, dove le vendite sono diminuite dell’80,7%, registrando la cifra più bassa dall’ottobre 2022, quando furono immatricolare 43 nuove Tesla (dati Mobility Sweden).

Infine, i dati di oggi mostrando anche un risultato negativo in Danimarca, dove il calo è stato del 67,2%, e in Portogallo, dove la flessione è stata del 33% (302 unità), nonostante l’aumento del 32% delle immatricolazioni di veicoli leggeri nel Paese.

Sembra ancora tortuoso il cammino di Tesla, impegnata nell’affrontare diverse problematiche. La casa mantiene una gamma veicoli ridotta e datata, mentre la concorrenza si arricchisce di nuovi concorrenti cinesi che stanno lanciando veicoli elettrici nuovi e spesso più economici.

A questo si aggiungono le proteste contro le scelte politiche di Elon Musk, vicine all’estrema destra in Europa, che hanno portato a proteste e atti di vandalismo presso i suoi showroom e alle stazioni di ricarica negli USA e nel Vecchio Continente.

In questo contesto, gli investitori osserveranno con attenzione i prossimi dati per capire se la crisi delle vendite si è estesa al secondo trimestre, dopo che nel primo il fatturato di Tesla è crollato di un quinto e l'utile netto è sceso del 71%, sotto le attese di Wall Street.

Mercoledì scorso il Wall Street Journal scriveva di un possibile licenziamento di Musk dal ruolo di Ceo da parte del consiglio di amministrazione, ipotesi poi smentite dalla stessa società. Secondo gli analisti di Wedbush guidati da Dan Ives, il messaggio è stato chiaro: “Musk non è intoccabile”.
L’esperto ha affermato che le reazioni negative derivanti dal coinvolgimento di Musk nell'amministrazione Trump (e le successive difficoltà di Tesla) hanno costretto il consiglio a valutare un cambio di Ceo, ma il consiglio ha fatto marcia indietro, almeno per ora. Ciò significa, ha affermato l'analista, che Musk è tornato al "posto di guida" di Tesla e che le difficoltà immediate dell'azienda sono ormai alle spalle.

Per Wedbush Musk deve affrontare i temi della pubblicità su YouTube e una Jeep elettrica da 250 mila dollari. "Riteniamo che la lucidità mentale abbia ormai prevalso e che il Consiglio di Amministrazione non stia cercando attivamente di sostituire Musk come CEO e che questa situazione da ‘codice rosso’ sia ormai un ricordo del passato", ha scritto Ives.

Lui e gli altri analisti hanno anche affermato di credere che Musk manterrà il ruolo di Ceo, che ricopre dal 2008, per almeno cinque anni: "Saremmo sorpresi se il Consiglio di Amministrazione stesse ancora seguendo questa strada di ricerca a oggi".