“La polizia a casa per farci togliere la bandiera palestinese? Una sensazione spiacevole”: il racconto della famiglia di Polignano

“Sono stata io ad aprire la porta alla polizia. Mi hanno citofonato annunciandosi e dicendo che dovevano salire a casa nostra, al sesto piano. Si è presentato un agente in borghese con un distintivo della Questura accompagnato da una persona della protezione civile. Le uniche parole che ci ha detto sono state: ‘Sarebbe opportuno che […] L'articolo “La polizia a casa per farci togliere la bandiera palestinese? Una sensazione spiacevole”: il racconto della famiglia di Polignano proviene da Il Fatto Quotidiano.

Mag 16, 2025 - 04:20
 0
“La polizia a casa per farci togliere la bandiera palestinese? Una sensazione spiacevole”: il racconto della famiglia di Polignano

“Sono stata io ad aprire la porta alla polizia. Mi hanno citofonato annunciandosi e dicendo che dovevano salire a casa nostra, al sesto piano. Si è presentato un agente in borghese con un distintivo della Questura accompagnato da una persona della protezione civile. Le uniche parole che ci ha detto sono state: ‘Sarebbe opportuno che lei rimuovesse la bandiera della Palestina appesa al balcone per ragioni di ordine pubblico. Al mio perché ha risposto più volte allo stesso modo. A quel punto…”. Imma Fasano è amareggiata, incredula per quanto è accaduto a lei e al marito Francesco Mirizzi martedì scorso in occasione del passaggio del Giro d’Italia per le strade di Putignano, comune in provincia di Bari. A dare eco alla vicenda sono state le figlie (fuori Italia in questo momento) attraverso i social. Una denuncia che ha provocato molte reazioni di solidarietà. Secondo la ricostruzione della questura “la bandiera è stata ripiegata spontaneamente comprendendo la situazione”. Nella nota si specifica che “non vi è stato alcun ordine formale da parte degli operatori di Polizia nei confronti del proprietario dell’appartamento, che per altro non è stato formalmente identificato. Lo stesso non ha manifestato particolare contrarietà e ha confermato di non aver subito alcuna imposizione” in una telefonata fatta l’indomani dagli agenti.

Una versione differente da quella che racconta Fasano a IlFattoQuotidiano.it: “L’agente mi ha chiesto se l’avessi messa io quella bandiera. Ho chiarito che l’ha appesa mia figlia da molto tempo, dall’inizio delle operazioni di Israele a Gaza. A quel punto il poliziotto mi ha detto: ‘Sarebbe opportuno che lei la rimuovesse’. Parole che ha ripetuto più volte, in maniera insistente. Inutile chiedergli il perché. La risposta è stata la stessa. Ha solo aggiunto, all’arrivo di mio marito: ‘Per motivi di ordine pubblico‘. Nulla di più”.

A quel punto Imma e Francesco si sono sentiti a disagio. Non hanno compreso se ci fossero dei reali motivi di cui non erano a conoscenza e obtorto collo hanno tolto la loro bandiera: “E’ stata una sensazione spiacevole. Quello era solo un simbolo, un piccolo modo per sensibilizzare. Era importante per noi, per le ragazze. Ci ha feriti l’idea di essere privati di questa libertà”. L’indomani, secondo il racconto di Imma, un funzionario della Questura ha contattato suo marito per porgere le scuse: “Ci hanno detto che si è trattato di eccesso di zelo e che non doveva accadere”.

A consolare la famiglia Merizzi è la solidarietà ricevuta. La figlia Sofia, infatti, appena saputo dai genitori della vicenda ha pubblicato su Facebook un post di denuncia: “Non stavamo disturbando nessuno. Non stavamo violando alcuna legge. Stavamo semplicemente esercitando il nostro diritto di espressione in uno spazio che ci appartiene. Ci è dato ad intendere che la bandiera doveva essere tolta perché il Giro d’Italia sarebbe passato proprio sotto casa nostra e la bandiera sarebbe stata inquadrata dalle telecamere nazionali. Ci chiediamo con preoccupazione: da quando esporre una bandiera che rappresenta un popolo e una causa umanitaria è diventato motivo d’intervento delle forze dell’ordine? In quale momento il sostegno civile e pacifico a un popolo sotto occupazione è diventato un problema di ordine pubblico? Siamo profondamente indignati e allarmati”.

Parole che hanno fatto il giro della Rete. “Sa che le dico? Quell’intervento è stato un boomerang. Ha ottenuto l’effetto contrario. Ora – dice Imma – tutti sanno”. E la figlia Sofia aggiunge: “Speriamo che tutto ciò possa dare un segnale per fare qualcosa di concreto per Gaza”.

L'articolo “La polizia a casa per farci togliere la bandiera palestinese? Una sensazione spiacevole”: il racconto della famiglia di Polignano proviene da Il Fatto Quotidiano.