Juventus, la Champions League vale 120 milioni: 4 squadre per il quarto posto
I bianconeri valutano un nuovo aumento di capitale. Exor apre le porte all'ipotesi ma tutto potrebbe sparire con la qualificazione alla Champions: conti fiscali e calcoli sportivi

Nuovo aumento di capitale per la Juventus? I bianconeri non sono nuovi a tale soluzione, anzi. Ci sarebbe però una via alternativa. Un modo per assicurarsi una ricca entrata, dopo quella garantita dal Mondiale per club: il quarto posto Champions League.
Juve, il quarto posto vale 120 milioni
Tutti vogliono partecipare alla Champions League. La ricchissima competizione è una ghiotta opportunità economica per qualsiasi club. Consente infatti di reinvestire ingenti somme nel mercato e nelle infrastrutture. Una partecipazione regolare contribuisce a tenere i conti in regola (per quanto possibile nel mondo delle big) e, parlando di Juve, evitare un nuovo aumento di capitale da parte degli azionisti.
Nelle scorse settimane, infatti, i bianconeri hanno rivisto le stime sui possibili scenari della prossima stagione. Conti alla mano, sono stati valutati i risultati sportivi sul campo e il buco in bilancio lasciato dall’esonero di Thiago Motta. Di fatto si è aperto, con poco stupore da parte di tutti, a un nuovo intervento benefico per i conti.
“Un andamento trimestrale per l’esercizio in corso differente rispetto alle precedenti previsioni, nonché maggiori margini di variabilità dei dati previsionali economici, finanziari e patrimoniali dell’esercizio corrente e di quello successivo”.
Potrebbe essere necessario un rafforzamento del profilo patrimoniale e finanziario. A quanto ammonterebbe? L’importo minimo sarebbe di 15 milioni di euro, con un massimo rappresentato dal 10% dell’attuale capitalizzazione di mercato. In parole povere: fino a 110-120 milioni di euro.
Lotta Champions e soluzione Exor
Exor, holding Agnelli-Elkann, è pronta a scendere di nuovo in campo per supportare la Juventus, della quale è in controllo. Per il momento, però, l’aumento di capitale è soltanto un’ipotesi. Non troppo lontana ma non impossibile da scongiurare.
Senza tale intervento la Juve rischia un crollo? No, niente affatto. Il club, però, si garantirebbe una maggiore serenità per il prossimo esercizio, scommettendo su risultati migliori, piazzamento in Champions al termine della stagione 2025-26 e introiti soddisfacenti (anche dal mercato).
Il quarto posto vale 120 milioni, dunque, perché li risparmierebbe a Exor. Al tempo stesso, però, frutterebbe concretamente 60-70 milioni, in termini di ricavi. Un respiro importante per il bilancio 2025-26, insieme con il Mondiale per club.
Una cifra che non è campata in aria, anzi. Al 31 dicembre 2024, infatti, i bianconeri hanno registrato dei ricavi per:
- 5,2 milioni di euro dai biglietti strappati per le gare di Champions;
- 64 milioni di euro dai diritti TV Uefa.
Corsa a quattro
La Juventus si gioca il quarto posto con Lazio, Roma e Bologna. Punti alla mano, volendo rispettare la matematica, sarebbero della partita anche Milan e Fiorentina. Risulta però irrealistico che le quattro squadre prima dei rossoneri e le cinque prima della viola commettano seppuku in una maniera tanto clamorosa.
Juventus | Lazio | Roma | Bologna | |
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37a giornata | Udinese | Inter | Milan | Fiorentina |
38a giornata | Venezia | Lecce | Torino | Genoa |
Punti attuali (massimale) | 64 (70) | 64 (70) | 63 (69) | 62 (68) |
Il calendario parla chiaro: la Juve ha le due partite più “semplici”. Guardando alla qualità della rosa, la compagine di Torino non dovrebbe avere grandi problemi contro Udinese e Venezia. Di sorprese amare, però, la vecchia signora ne ha regalate tante ai propri tifosi.
In questo scenario, se con i bianconeri friulani potrebbe essere “facile”, di certo l’ultima giornata sarà una battaglia. Il Venezia lotta per non retrocedere, con Lecce ed Empoli alle calcagna, con appena un punto in meno. Non sorride di certo la Lazio, che si becca in calendario chi lotta per lo scudetto e chi non vuole tornare nella serie cadetta. Un incrocio esaltante per i tifosi che non hanno problemi cardiaci, insomma.
E la Roma? Ranieri vuole completare il suo miracolo, lasciando il mondo del calcio per sempre con un trionfo che avrebbe pochi precedenti. Non sarà però facile contro il Milan, che vuole a tutti i costi garantirsi almeno l’Europa League. Qualcosa di illusorio, a dir poco. La Conference è però a 3 punti di distanza e proprio i giallorossi oggi occupano quella posizione. Uno scontro diretto, dunque, con un’ultima giornata più “rilassante”, fronteggiando il Torino ormai salvo.
Fanalino di coda di questa lunga rincorsa è il Bologna. I neo vincitori della Coppa Italia, però, hanno già garantito l’accesso in Europa (League) per il prossimo anno. Il sogno Champions sarebbe ghiotto e di certo lotteranno fino alla fine, ma con minore affanno. Avranno contro Fiorentina e Genoa, con la sola viola ad avere ancora qualcosa da sperare in campionato.
Quarto posto a pari punti: chi va in Champions
Mancano due giornate alla fine e Napoli, Inter e Atalanta sono in Champions League. Stando alla classifica attuale, sono due le squadre con maggiori chance di accaparrarsi il quarto posto per la massima competizione europea: Juve e Lazio.
Sono a pari punti, ovvero 64, con due gare al traguardo. E se le vincessero entrambe? Settanta punti ottenuti sul campo e la Lega Serie A pronta a far di conto, valutando gli scontri diretti. Qualora anche in questo caso la parità non venisse scalfita, tra andata e ritorno, si considera la differenza di reti generale, poi le reti realizzate e, infine, permane la soluzione del sorteggio. Questa è però soltanto l’ultima spiaggia.
Nel caso specifico, ecco i dati:
- Juventus-Lazio, 19 ottobre 2024 1-0;
- Lazio-Juventus, 10 maggio 2025 1-1;
- Juve, gol fatti 53;
- Lazio, gol fatti 59;
- Juve, differenza reti 20;
- Lazio, differenza reti 13.
Sarebbe dunque la Juve in questo caso ad andare in Champions League. Ma se fossero in 3 a pari punti? Si guarda alla classifica avulsa. Si parla dell’insieme degli scontri diretti tra i club in questione. Si considerano i sei match in totale, stilando una classifica. In caso di parità, valgono i criteri già indicati prima: differenza reti negli scontri diretti, differenza reti generali in stagione, goal generali segnati in campionato e poi il sorteggio.