Gianluca Ginoble ospite a Tolentino: “Le parole sono cura, scoperta, emozione”
Gianluca Ginoble incontra gli studenti a Tolentino per parlare del potere delle parole, dell’importanza della lettura e della scuola L'articolo Gianluca Ginoble ospite a Tolentino: “Le parole sono cura, scoperta, emozione” proviene da imusicfun.

Gianluca Ginoble de Il Volo ha incontrato gli studenti a Tolentino per parlare del potere delle parole, dell’importanza della lettura e del rispetto per la scuola.
“Le parole non sono solo un mezzo di comunicazione: sono corpo, vita, desiderio”. È da questa riflessione che ha preso vita l’incontro che si è svolto ieri all’Istituto comprensivo Lucatelli-Don Bosco di Tolentino, tappa conclusiva del progetto scolastico “La cura delle parole”. Un’iniziativa dedicata all’approfondimento del linguaggio, al valore della lettura e alla riscoperta del potere evocativo della lingua. Ospite d’eccezione dell’evento, il cantante Gianluca Ginoble, componente del trio Il Volo, che ha parlato ai ragazzi con sincerità, empatia e passione.
Nel suo intervento, come riportato da Cronache Maceratesi, Ginoble ha riflettuto sul ruolo delle parole oggi, in un’epoca dominata dalla comunicazione digitale. “La tecnologia ci ha anestetizzati”, ha dichiarato, “siamo diventati più fragili e dipendenti dai mezzi di comunicazione che spesso ci allontanano da ciò che conta davvero”. L’artista ha criticato il disinteresse crescente per la lettura tra i giovani: “I ragazzi considerano i libri inutili, privi di valore pratico. Eppure sono strumenti magici: ci fanno conoscere chi siamo, da dove veniamo, quali sono i nostri valori”.
Secondo Ginoble, leggere non è accumulare nozioni, ma un gesto intimo e trasformativo: “Bisogna interiorizzare ciò che si legge. Solo così possiamo trovare, dentro le parole, un senso a quello che viviamo”.
Il cantante ha anche spiegato come la letteratura permetta di vivere esperienze altrimenti inaccessibili. “Leggere Dostoevskij ci fa capire cos’è il dolore, anche senza provarlo. Flaubert ci fa sentire la passione dell’amore, anche se non siamo innamorati”, ha affermato, sottolineando quanto un linguaggio consapevole possa generare emozioni e immagini nella mente di chi ascolta o legge.
Il progetto “La cura delle parole” ha coinvolto gli studenti delle classi terze e una classe seconda della scuola secondaria di primo grado, oltre alle classi quinte della primaria, con lavori individuali e di gruppo, riflessioni su diversi aspetti del linguaggio e della comunicazione. L’obiettivo? Stimolare curiosità e amore per la parola, far emergere il piacere dell’espressione verbale e accompagnare i ragazzi alla scoperta delle proprie emozioni.
Ginoble ha ribadito il ruolo centrale della scuola in questo percorso: “La scuola è il luogo privilegiato per promuovere strategie e itinerari che risveglino la profondità della lingua. Le parole possono unirci, farci sentire meno soli, guidarci verso la bellezza”.
Durante l’incontro, i giovani studenti hanno rivolto al cantante numerose domande, chiedendogli delle sue abitudini, delle sue letture, delle sue passioni – tra cui la squadra del cuore, la Roma. Ma soprattutto hanno ricevuto da lui un messaggio potente e incoraggiante: “Fate quello che sentite, non fatevi condizionare dagli altri. Ci sarà sempre chi vi critica e chi vi apprezza, ma l’importante è seguire ciò che amate”.
Non è mancato un pensiero anche per gli insegnanti: “Rispettateli, loro si prendono cura di voi. Anche voi prendetevi cura di loro, come fate con i vostri genitori”.
Al termine della mattinata, i ragazzi hanno voluto ringraziare Gianluca Ginoble con un regalo speciale: un quadro dipinto da loro, raffigurante un paesaggio primaverile con la scritta “La voce del silenzio”. Un omaggio al valore del silenzio come spazio fertile per la lettura, la riflessione e la rinascita delle parole.
Un momento di grande intensità emotiva, che ha chiuso un progetto tanto educativo quanto umano, capace di ricordare a tutti – studenti e adulti – quanto le parole, se curate, possano davvero cambiare la nostra visione del mondo.
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