Bad Bunny racconta “DeBÍ TiRAR MáS FOToS” in esclusiva su Apple Music
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Questa settimana, in esclusiva su Apple Music, Bad Bunny accompagna gli ascoltatori attraverso ogni brano del suo album ai vertici delle classifiche DeBÍ TiRAR MáS FOToS. Traccia dopo traccia, con le sue stesse parole, ascolta la superstar globale raccontare il suo progetto più personale ed emotivo fino ad oggi. Puoi ascoltare l’episodio speciale Track by Track il 16 maggio alle 20.00 gratuitamente su Apple Música Uno all’indirizzo apple.co/_Uno, oppure in qualsiasi momento on demand con un abbonamento ad Apple Music QUI.
Bad Bunny su “NUEVAYoL”
Un saluto a tutta la famiglia di Apple Music, a tutte le persone che ci ascoltano in tutto il mondo. Mi chiamo Benito Antonio Martínez Ocasio, meglio conosciuto come Bad Bunny, e oggi sono qui per presentarvi il mio ultimo progetto DeBÍ TiRAR MáS FOToS, traccia per traccia. DeBÍ TiRAR MáS FOToS è il mio progetto più personale, molto più emotivo, in cui si può percepire una certa maturità non solo nella mia persona, ma anche nella mia musica. L’idea è nata diversi anni fa, ma è stato solo quando ho iniziato a lavorarci concretamente, scrivendo e registrando i brani, che ha preso una direzione diversa rispetto a quella che avevo immaginato all’inizio. Poco a poco ha acquisito un significato molto più importante di quello che aveva prima ancora di essere creato. La cosa bella di questo progetto è che sono cresciuto insieme a lui, così come con le persone che ne fanno parte. Una delle prime canzoni registrate è quella che apre l’album, “NUEVAYoL”, prodotta da MAG. Era il 2023, mi trovavo nella Repubblica Dominicana, a Casa de Campo, per qualche giorno di riposo. Stavamo parlando di progetti futuri, e MAG mi chiese cosa sarebbe arrivato dopo. E io gli dissi: “Fratello, siamo qui.” Ho ancora da qualche parte lo screenshot. Lui mi mandò una base rap con un sample di una canzone salsa degli anni ’70. Era davvero forte, così gli mandai il brano “Un Verano en Nueva York” di El Gran Combo de Puerto Rico e gli dissi: “Che ne pensi di fare un dembow con questo?” Lui rimase in silenzio, e circa una settimana dopo tornò con il beat di “NUEVAYoL”, la prima parte. La seconda parte l’abbiamo sviluppata più avanti, quando abbiamo iniziato a lavorare davvero su DeBÍ TiRAR MáS FOToS. Ma quella prima parte che fa “Si te quieres divertir…”, quel beat era stato già creato da tempo. È stata la prima canzone che abbiamo realizzato, anche se non è quella che ha acceso e generato l’idea centrale dell’album. Ci stavamo lavorando da molto tempo, quindi abbiamo pensato che fosse una buona traccia con cui iniziare questo disco.
Bad Bunny su “VOY A LLeVARTE PA PR”
“VOY A LLeVARTE PA PR” è nata dal nulla, letteralmente. Un giorno stavo ascoltando dei beat che mi erano stati mandati, e ho sentito questo. Mi ha fatto tornare in mente molta nostalgia del reggaeton del 2010, 2011, 2012. Non avevo intenzione di fare quel tipo di canzone, ma è arrivato tutto insieme (la traccia, l’ispirazione, la musa), e ho iniziato a cantare quel ritornello dal nulla… “Voy a llevarte pa’ PR, mami, pa’ que veas cómo es que se perrea” [Ti porto a Puerto Rico, mami, così vedi come si balla per davvero.] Ho un termine per questo tipo di reggaeton: lo chiamo reggaetón criollo (reggaeton creolo). Questo è reggaeton della domenica, perfetto per la spiaggia, per il voceteo e il chinchorreo (rispettivamente: ascoltare musica ad alto volume in macchina e socializzare tra bar e chioschi). È un reggaeton creolo, molto portoricano, e ovviamente il resto dell’America Latina lo ha accolto e fatto proprio. Questo sound è piuttosto minimalista: è solo una base reggaeton, un basso coinvolgente, una melodia accattivante e basta, senza troppi dettagli, strati o suoni. È piuttosto essenziale, e sta a te poi dargli lo swag. Dopo aver trascorso un’estate in “NUEVAYoL” (New York), con “VOY A LLeVARTE PA PR” ti porto a Puerto Rico. Da questo momento in poi, l’album è ambientato al 100% a Puerto Rico.Tutto quello che viene dopo rappresenta ciò che sono, in cosa mi identifico, e cos’è davvero Puerto Rico. Quindi, quale modo migliore per darti il benvenuto a Puerto Rico se non con un reggaeton come questo?
Bad Bunny su “BAILE INoLVIDABLE”
È forse la mia canzone preferita e una delle più importanti. È la base dell’idea di questo album: “BAILE INoLVIDABLE.” Il suo titolo è ormai diventato più di un ballo. È una canzone indimenticabile, un’esperienza indimenticabile, un momento indimenticabile. È una delle esperienze più belle che io abbia vissuto nella musica, nella mia carriera in generale, e nella mia vita. Amo la musica, e aver creato questa canzone, vedere come è nata l’idea, come si è sviluppata lentamente… Tutta la storia è la mia preferita, fino a quando è diventata realtà. Questa era un’idea che avevo da molto tempo. Il synth dell’intro è prodotto da Elikai, e l’ho ascoltato tre o quattro anni fa, quando stavo lavorando a Un Verano Sin Ti. Appena ho sentito quel synth, non so perché, ma ho pensato subito a una salsa.
Il tempo è passato, abbiamo lavorato a nadie sabe lo que va a pasar mañana, e io avevo ancora in testa quest’idea che non mi abbandonava, che volevo realizzare, ma ovviamente non era ancora il momento. Apparteneva chiaramente al progetto successivo. E questo progetto successivo era DeBÍ TiRAR MáS FOToS. Era arrivato il momento di creare questa salsa. Ho note vocali in cui canticchio tutta la canzone. Quando si tratta di fare musica, sono molto protettivo con le mie idee e con quello che faccio. Non mi piace lavorare con chiunque. Durante tutte le mie produzioni lavoro quasi sempre con gli stessi produttori (La Paciencia e Beto), con i quali registro le mie voci da X100PRE fino a oggi.
Sono protettivo con la mia musica, e sapevo che questa era una grande canzone, quindi non volevo lavorarci con chiunque. Non parlo di “chiunque” nel senso di fama o importanza nel mondo della musica, ma in quanto esseri umani e artisti. Volevo fare questa canzone con persone speciali, con persone che sapevo l’avrebbero apprezzata tanto quanto, o più di me, durante il processo di creazione. Ed è stato allora che la vita mi ha portato queste persone. Per primo ho conosciuto Big Jay, Jay Anthony, che mi ha aiutato a creare l’arrangiamento ed è stato un elemento fondamentale. Quello è stato l’inizio di tutto. Piano piano ho trovato i musicisti. Il modo in cui questa band di giovani si è formata è stato bellissimo, ognuno con un talento e un’energia che per me sono stati essenziali in questo brano. L’anima, l’energia, l’amore e la passione di ciascuna delle persone coinvolte in questa canzone sono stati la chiave. Per me, questo è molto importante. Puoi avere la canzone più figa, la produzione più incredibile, ma se non sei connesso con ciò che sta succedendo, con la canzone, con quello che stai facendo, e non lo senti dentro, non vale nulla. Tutte queste persone che hanno partecipato alla canzone ci hanno messo il cuore. Si percepivano davvero l’amore e la passione, ed è per questo che la canzone è diventata un successo. Sono molto grato a tutte le persone che ci hanno lavorato, e anche a chi ha lavorato al video. È stato qualcosa di super bello, magico.
Bad Bunny su “PERFuMITO NUEVO”
“PERFuMITO NUEVO” è una delle mie canzoni preferite da ascoltare. Mi piace il suono, mi piace la voce di RaiNao, tutto. Lei ha preso quel pezzo e, letteralmente, ha fatto tutto ciò che voleva con esso. Non dimenticherò mai la prima volta che ho ascoltato il suo verso. Wow! È stato magico. Il pezzo è venuto fuori meglio di quanto mi aspettassi. Da quando ho sentito il ritmo di Tainy, non so perché, ma ho immaginato RaiNao su quel beat. Ha fatto un lavoro straordinario. Quando ha ascoltato il risultato finale, eravamo d’accordo…”Wow, questa canzone non potrebbe essere migliore.” Il modo in cui è nato l’outro – lavorando in studio e condividendo idee – è stato davvero bello. Quando ho in mente una collaborazione, è perché voglio lavorare con quella persona, specificamente. Se RaiNao non avesse pensato che fosse una bella canzone, o se questa collaborazione non fosse andata in porto, non avrei cercato un’altra artista donna, né un altro artista in generale. In quel caso, avrei preferito non fare affatto la canzone. Quindi sono molto felice che sia successo, e che sia venuta fuori così bene. È una canzone che mi piace tantissimo, e spero che piaccia anche a voi. Ha un sentimento molto speciale, che non so nemmeno come descrivere.
Bad Bunny su “WELTiTA”
Per un momento ero triste, pensando che questa canzone non si sarebbe mai realizzata. Avevo l’idea, il ritornello e il ritmo, ma non decollava. Dopo aver scritto l’arrangiamento di “BAILE INoLVIDABLE” con Jay, ho continuato a lavorare con lui su altre cose, e questo era uno dei brani. Qualche giorno dopo ci siamo rivisti e mi ha detto: “Guarda, ho lavorato un po’ alla canzone ‘WELTiTA’. Ascoltala.” Non so cosa abbia fatto, ma ha cominciato a suonare in modo incredibile. Era tutto nei dettagli. Ho detto: “Ok, ora mi piace davvero l’idea, ora la sento reale.” Poi l’ho proposta ai Chuwi, perché volevo trasformarla in una collaborazione, lavorare con loro su qualcosa partendo da zero. Incontrarli in studio è stata una bellissima esperienza. Sono ragazzi super simpatici, davvero bravi, super talentuosi, ma umili, con un grande cuore. Li ascoltavo parlare e mi identificavo con loro. Sono un fan della loro musica, e ho visto che c’era una reciproca ammirazione e rispetto. È stato bello vedere come tutto prende vita: si parte da un’idea nella mia testa, la realizzo con Big Jay, e se non ci convince, continuiamo a lavorarci su. Poi finalmente mi piace come suona, la porto ai Chuwi e loro la trasformano in un pezzo magico. È la canzone preferita di molte persone che conosco. Non esiste che la metta su e non mi trasmetta gioia. Mi porta direttamente sulla costa di Porto Rico: c’è il sole, il cielo è splendido, le onde sono splendide, tutto è splendido.
Bad Bunny su “VeLDÁ”
Era da un po’ che non facevo un perreo così, un po’ lento, con un certo sapore di strada, di sateo, di lussuria, di notte, di uscire a janguear (passare il tempo con gli amici), di vestirsi bene, mettersi il profumo e uscire con la comitiva. Sono tutte sensazioni che questa canzone trasmette fin dal primo momento. Desideravo da tempo collaborare con Dei V, che è uno dei miei artisti preferiti della nuova scuola (gliel’ho detto più volte), e con Omar Courtz, che è anche lui da tanto tempo tra i miei preferiti.
Ha un potenziale enorme per diventare una mega star, e lo sta dimostrando con ogni canzone, ogni produzione e con il suo album. Il duo Dei V e Omar Courtz non può fallire. Collaborano già da tempo e tutte le loro canzoni dimostrano sempre una grande chimica. Quindi, come si suol dire, ho preso due piccioni con una fava. È stato fantastico. Omar Courtz ha scritto circa trenta versi, tutti incredibili.
L’ispirazione c’era. Si vedeva che voleva fare un ottimo lavoro. È stato difficile scegliere cosa fosse meglio per la canzone. Altrimenti, sarebbe durata dieci minuti con tutto quello che ha scartato. Alla fine, ciò che doveva esserci, c’è. È venuta benissimo. È una delle preferite del pubblico sin da quando è uscita l’anteprima. Quando la gente esce per strada per iniziare la serata, non c’è canzone migliore di “VELDÁ”.
Bad Bunny su “EL CLúB”
“EL CLúB” è stato il primo singolo di questo progetto perché è stata la prima canzone a essere completata. Ci stavamo lavorando durante un music camp, e sono usciti fuori due beat: uno di MAG e un altro di Saox. Stavo scrivendo su entrambi fondamentalmente la stessa cosa, quindi ho deciso di combinare un ritmo con l’altro, finirla con un terzo ritmo, e poi aggiungere un accenno di plena (un genere musicale portoricano). Quando la canzone è uscita, è stato magico. L’abbiamo ascoltata circa cinquecento volte di fila. Più la ascoltavamo, più ci piaceva. La adoro! Ho un ricordo vivido di quel processo: salire in macchina e metterla a tutto volume. Quando abbiamo fatto la canzone, quel giorno non abbiamo fatto nient’altro. È stato tipo: “Acho, bro, rilassiamoci, godiamoci la nostra canzone, e domani ricominciamo a lavorare. Andiamoci a mangiare qualcosa.” E così abbiamo fatto.
Bad Bunny su “KETU TeCRÉ”
“KETU TeCRÉ” era pronta anche lei nello stesso momento di “EL CLúB”. Scegliere quale canzone far uscire per prima è stata una decisione che ha richiesto diversi giorni. “EL CLúB” ci ha “ingannato”, perché inizia con un’introduzione strumentale in stile house, con un po’ di plena alla fine. Ha anche una certa nostalgia con cui ci si può connettere più facilmente rispetto a “KETU TeCRÉ”, che è un reggaeton simile ad altri che ho già fatto. Anche questo ha influito. Volevo iniziare con qualcosa di diverso, quindi abbiamo optato per “EL CLúB”. Sapevo comunque che la gente avrebbe apprezzato “KETU TeCRÉ”. Non c’è molto da dire: adoro questa traccia. Da quando è nata, ho provato un affetto speciale per lei. È stata tra le prime che abbiamo creato. Poi l’album si è sviluppato, abbiamo scritto altre canzoni, e “KETU TeCRÉ” è stata un po’ dimenticata per un periodo, quasi sottovalutata, come se non ci piacesse più. Ma ricordo che, quando l’ho fatta, mi piaceva moltissimo e la ascoltavo in continuazione
Bad Bunny su “BOKeTE
È forse una delle mie preferite. Questa canzone è magica per me, ed è stata una delle ultime ad essere create. Il sentimento che ha, il modo in cui sperimento con la mia voce e provo a fare cose diverse…È una canzone triste, che però alla fine non è poi così triste, perché sei già sicuro di ciò che non vuoi e di ciò che quell’altra persona ha perso. Non stai soffrendo per nessuno. So che sarai tu a soffrire per me. Ti ho amata e mi sarebbe piaciuto restare con te, ma se non l’hai saputo valorizzare, è un problema tuo, perché io so chi sono come persona. È una sensazione tra tristezza e rassicurazione, la consapevolezza che andrà tutto bene. Poi arriva quel piccolo drop dopo il ritornello, come un basso reggaeton con i timbales, subito dopo la frase: “De que lo más real que has tenido en tu vida lo dejaste ir” (La cosa più vera che hai avuto nella tua vita, l’hai lasciata andare). Io la immagino letteralmente come me che me ne vado in macchina ascoltando musica incredibile. E poi c’è anche un pizzico di bachata. Questa canzone ha una storia bellissima. Tutto significa qualcosa nella mia vita personale, perfino il fatto che ci sia dentro un po’ di bachata. L’aura che ha, il tipo di musica… è in qualche modo alternativa, ma a un primo ascolto non sai nemmeno bene cosa stai ascoltando, né a che genere appartenga.
Bad Bunny on KLOuFRENS
“KLOuFRENS” è una hit. Quando Tainy mi ha mandato questa traccia, l’ho ascoltata e ho detto “Qualcosa va fatto con questa, perché non c’è modo che non diventi una hit.” Adoro quando mi mandano beat così. Appena li metti su, ti parlano e dicono “Fai qualcosa con me, sono una hit. Se mi scopri, sarò una hit.” È buffo, perché la stessa cosa è successa con “EL CLúB.” MAG mi ha mostrato un altro beat, ho cominciato a cantare cose, ma stavo ancora facendo la stessa cosa che con “KLOuFRENS.” Avevo una strofa, ma non l’avevo finita. Era praticamente la stessa storia, così ho detto “Bene, mettiamole insieme”. Ed è stato tipo… “Wow! Sono una sola canzone!” È una delle mie preferite, quindi impara la canzone a memoria. Se la canto dal vivo, non lasciarmi cantare da solo.
Bad Bunny on TURiSTA
Più o meno ricordo dove mi trovavo quando ho fatto ogni canzone dell’album, ma il giorno in cui ho scritto “TURiSTA” è scolpito nella mia memoria. Mi piace perché è una bella canzone, con molto significato e sentimento. Soffrire per una persona e sentire per il proprio paese può essere simile. Sono molto orgoglioso che esista.
Bad Bunny on CAFé CON RON
“Por la mañana café, por la tarde ron” [Caffè al mattino, rum al pomeriggio.] Questa traccia è pura energia, gioia, festa e orgoglio. Ogni volta che la sento sui social media, TikTok, Instagram e per strada, mi riempie di orgoglio, perché si fanno sempre canzoni pensando al massimo risultato, che la gente le apprezzi. Ma almeno per me non capita ogni giorno di fare una canzone intera con questo gruppo di persone meravigliose e talentuose, e che diventi un successo immediato. Queste non sono le canzoni che probabilmente avranno successo in ogni angolo del mondo. No, sai più o meno dove avranno successo. Ma quando tutto il mondo canta insieme una plena portoricana, questa è una sensazione differente. Questa canzone è una delle mie preferite. Ricordo vividamente come è nata, almeno il ritornello: “Por la mañana café, por la tarde ron.” È stata la prima volta che sono andato alle Fiestas de la Calle San Sebastián. Se non le conosci, puoi cercarle. È un festival culturale molto importante a Porto Rico. Da quando ho avuto l’idea di fare questa canzone, non volevo farla da solo, ma con un gruppo di plena che potesse guidarmi sulla strada giusta, perché non avevo mai fatto una plena prima. Poi ho trovato Los Pleneros de la Cresta. Sono sicuro che ci sono molti altri gruppi di plena a Porto Rico che sono anche straordinari, hanno grande talento e rappresentano e tengono viva la cultura da tanto tempo, ma qualcosa in Los Pleneros de la Cresta mi ha fatto sentire un richiamo. Mi piaceva quello che facevano e tutto è venuto naturale. Ci siamo incontrati, abbiamo interagito, e sono stati davvero ragazzi fantastici con una passione incredibile, non solo per la musica, ma per la cultura e la comunità. Erano interessati a contribuire – oltre la musica – alle prossime generazioni e a fare un impatto positivo. È stato bello lavorare con loro in studio, conoscere nuove persone e creare magia. Anche questa canzone è magia, ideale per divertirsi.
Bad Bunny on PIToRRO DE COCO
“PIToRRO DE COCO” è probabilmente la mia canzone preferita di tutto l’album. Posso dirlo di molte canzoni, ma questa davvero lo è. È una canzone che non avrei mai immaginato di fare. Se fare una salsa era già qualcosa di inaspettato, non avrei mai immaginato di fare una canzone jíbara composta solo dal cuatro portoricano, un bongo, un güiro e un basso. Il suo tema mescolato a eventi moderni, la sua natura lirica, le melodie, la combinazione di synth, il solo di cuatro alla fine, la sensazione… Tutto questo la rende la mia migliore performance vocale dell’album.
Bad Bunny on LO QUE LE PASÓ A HAWAii
Questo era un sogno che ho fatto. Lo menziono all’inizio della canzone. Non ricordo di aver mai sognato una canzone completa dall’inizio alla fine che mi tenesse sveglio di notte. Ricordo il luogo, il momento, tutto. Posso persino sentire l’odore intorno, l’atmosfera quando ho scritto questa canzone. Mi sono svegliato alle due o tre del mattino, con questa canzone in mente. Ho cercato di continuare a dormire, ma non ci sono riuscito. Così ho scritto tutta la canzone come note sul telefono, e solo allora sono riuscito a tornare a dormire. Il giorno dopo mi sono svegliato pensando “Che cos’era quello?!” È una traccia molto speciale. L’ho fatta ovviamente pensando a Porto Rico. Personalmente è stato bello vedere come l’America Latina e i paesi del mondo si siano identificati con essa. Vedere persone e altri artisti cantarla è qualcosa che mi riempie di orgoglio. Potrei parlare di questa canzone tutto il giorno, ma voglio che la ascoltiate e la sentiate con me.
Bad Bunny on EoO
Questa canzone è semplicemente troppo. È reggaeton, perreo al suo meglio. La ascolto e tutto quello che voglio fare è cantarla dal vivo, ma nel 2001. Niente cellulari… Solo tutti a ballare e fare festa, senza preoccuparsi di altro che non sia godersi il momento. Anche se è stata una delle ultime canzoni che ho registrato, esiste da molto tempo. Tainy me l’ha mandata e ha aggiunto il sample di Tito el Bambino (“Perreo, baby; tra-tra, baby”). Ma non ero convinto della strofa che avevo scritto allora. L’ho registrata e non mi ha convinto, così ho lasciato la canzone lì, non l’ho più suonata. Questo circa due anni fa. Avrebbe potuto far parte di Un Verano Sin Ti. Ma a quel tempo non la sentivo… Né la strofa né l’intro. Non l’ho nemmeno finita. Non l’ho nemmeno registrata. Dato le esperienze che stavamo vivendo negli studi di registrazione mentre finivamo l’album, il reggaeton degli anni ’90 e dei primi 2000 era molto popolare. Da lì è nata l’ispirazione. Ho detto “Dobbiamo fare una canzone così.” E mi sono ricordato quella traccia che Tainy aveva fatto per me tanto tempo fa, che aveva il sample di Tito el Bambino. Ho scritto un’altra canzone intera, un’altra strofa e un nuovo intro. L’abbiamo combinata con la seconda parte che ne è nata, e ho detto, “Adesso dobbiamo portarla a un altro livello. Il perreo c’è già. Ora dobbiamo passare a accordi più melodici.” Quando l’abbiamo finita, era fantastica! Un momento euforico, al picco di questo album. Dopo una traccia così importante, emotiva e triste come “LO QUE LE PASÓ A HAWAii”, solo una canzone del genere poteva riportare il buon umore e rialzare l’energia. Come ho detto alla fine della canzone, è musica di Porto Rico. È il suono che è stato creato qui, nei quartieri e nei caseríos (case popolari a Porto Rico). C’è sempre stata molta controversia. Da dove viene il reggaeton? Ci sono molti paesi coinvolti e influenze di altri generi, ma il suono che è conosciuto nel mondo come reggaeton appartiene alla cultura portoricana. Non c’è modo di coprirlo o negarlo. Il reggaeton fa parte della cultura di Porto Rico.
Bad Bunny on DtMF
Se mi avessi chiesto la sera prima dell’uscita dell’album quale sarebbe stata la canzone di maggior successo, onestamente non avrei nemmeno menzionato “DtMF” nella top ten. Non perché non mi piaccia, ma perché non rientra nella norma. Quando studi l’industria musicale e cosa sta succedendo al suo interno, questa non è la canzone che tipicamente ha successo. Alla fine, non si può mai sapere. Puoi pensare a qualsiasi altra canzone reggaeton come “VOY A LLeVARTE PA PR,” “KETU TeCRÉ,” “NUEVAYoL”… Ma una canzone fusion sentimentale con plena, quasi quattro minuti… Non pensi che andrà al numero uno globale, che impatterà tutto il mondo. Non pensi che il mondo la abbraccerà e la farà sua. Almeno io non l’avevo mai immaginato, ed è uno dei regali più belli che la musica mi abbia fatto – che una canzone fatta con così tanto amore e così tanto cuore, senza aspettarsi nulla in cambio, senza aspettarsi un numero uno, senza aspettarsi che diventasse un successo mondiale, ci regalasse questo dono. Dimostra solo che il mondo sta chiedendo musica con anima, cuore e temi diversi, genuini. Ed è proprio questo il bello di questa canzone. Non ha genere. È qualcosa di urbano, con plena, ma include suoni che possono sfiorare l’alternativo. Non sai di cosa sto cantando. In una sola canzone parlo d’amore, poi del mio paese, e di diverse aree della mia vita personale. È un grande riassunto dell’album, che ha anch’esso diverse aree della mia vita personale, diversi argomenti che mi toccano. A volte non sai da dove cominciare. “DtMF” riunisce tutto in una canzone. Racchiude tanti sentimenti – nostalgia, felicità, tristezza, festa… È chill, tranquilla, ma ha tutto quello che serve. È stata l’ultima canzone che abbiamo fatto. MAG mi ha mostrato il beat. Avevamo già la melodia e, dopo essere usciti a far festa, me l’ha mostrata di nuovo, ma con plena, con il ritmo. È allora che ho chiesto, “Oh, wow, cosa facciamo? È ora di consegnare questo progetto, e ho ancora qualche canzone da finire in termini di produzione. Ho la mente molto piena, non ho tempo per scrivere un’altra canzone, figuriamoci registrarla.” Lui ha detto, “So che la musica verrà da te.” E infatti, in due giorni ho scritto la canzone e l’ho registrata. È stata l’ultima traccia di DeBÍ TiRAR MáS FOToS. L’album aveva già quel nome, e avevo intenzione di fare una canzone con quel titolo, ma fino a quel momento non l’avevo fatta. Avevo già spiegato, “Guarda, non è necessario che ci sia una canzone che porti il nome dell’album, non è obbligatorio. Non farò nulla, non ho tempo. La canzone non è uscita, quindi non la forzerò.” E questa canzone è arrivata per ultima, con il nome, il significato e la sensazione dell’album. Boom! È stata la canzone che tutto il mondo ha abbracciato e fatto sua.
Bad Bunny on LA MuDANZA
“Benito, hijo de Benito, le decían Tito, el mayor de seis, trabajando desde chamaquito” [Benito, figlio di Benito, chiamato Tito, il maggiore di sei fratelli, che lavorava fin da bambino.] Che canzone figa, vero? Te lo sto chiedendo o te lo sto dicendo? Ce l’avevo in mente da quando ho iniziato a fare l’album. Proprio come “BAILE INoLVIDABLE,” ha richiesto così tanto lavoro e tempo, che ho detto, “Dimentichiamola, perché fare un’altra salsa sarà complicato.” Ma l’ispirazione era così forte, la connessione così potente, i ragazzi erano tutti carichi in studio. Così questa canzone è nata in un giorno. È molto speciale. Non c’era altra canzone migliore per concludere questo progetto. “LA MuDANZA” ha un doppio significato, e questa è la cosa bella di queste canzoni. Parla dell’orgoglio che provo per essere di Porto Rico, e il ritornello alla fine parla della gente che si rifiuta di lasciare il nostro paese. All’inizio racconto la storia di come si sono conosciuti i miei genitori. Da lì vengo io. È l’inizio di tutto. E si scopre che si sono conosciuti durante un trasloco. Quando ascolto questa canzone, mi dà energia, orgoglio e forza. L’ho fatta pensando a Porto Rico, ma tutta l’America Latina l’ha fatta sua. Sono felice perché questo è il motivo per cui esiste la musica, per farla tua. Se ti fa sentire bene, se ti identifichi con essa, è tua. Spero che porterete questo album nei vostri cuori per sempre. L’ho fatto con tutto l’amore del mondo. E non solo io. Questo è l’album in cui più persone hanno collaborato con me. Ognuno di loro ha avuto un ruolo chiave per farlo diventare realtà. Stai ascoltando l’amore e la passione che tutti hanno messo in questo progetto. Quindi grazie. Grazie, Porto Rico, per la musa e per l’amore. Grazie a tutta l’America Latina per avermi permesso di rappresentarla nel mondo. Ho sempre detto che ovunque vada, rappresenterò sempre il mio popolo latinoamericano. Grazie a tutti coloro che hanno abbracciato l’album e lo hanno apprezzato.
L'articolo Bad Bunny racconta “DeBÍ TiRAR MáS FOToS” in esclusiva su Apple Music proviene da imusicfun.