Gemelle Cappa, Lucarelli contro la stampa: “Instillano un dubbio sul caso Poggi”

Il caso Chiara Poggi si è riaperto a distanza di 18 anni e anche Selvaggia Lucarelli ha detto la sua su Instagram dove ha criticato il settimanale Giallo che proprio questa settimana è uscito in edicola con un lungo articolo sulle gemelle Cappa, ovvero le cugine di Chiara Poggi. Com’è noto, infatti, sono trapelati online alcuni sms che Stefania Cappa avrebbe mandato a sua sorella Paola Cappa, fra cui il famoso “Mi sa che abbiamo incastrato Stasi“. Un sms che ha fatto il giro della carta stampata ma anche dei programmi televisivi e dei telegiornali.

“Nel frattempo non ci fai paginate e titoli allusivi?” – ha scritto Selvaggia Lucarelli – “Tanto che problema c’è, stai solo instillando nella gente il dubbio che quella sia l’assassina di sua cugina. Quello che sta succedendo è un corto circuito provocato da tv, giustizia, indagini e social. Un mix letale per l’accertamento della verità“.

Quell’sms, secondo Selvaggia Lucarelli, esisterebbe ma sarebbe decontestualizzato. “Questa roba partita da Giallo (il settimanale, ndr) e poi ripresa da tutti i giornali con faccioni sparati in home e titoli suggestivi spiega bene come si muove il giornalismo nei casi di cronaca nera” – ha scritto – “Un sms senza spiegare il contesto non significa nulla. Ma isolarlo dal contesto crea una suggestione sulla megera che ha tramato contro Stasi, la suggestione fa fare click e quindi va bene così“.

Gemelle Cappa, il contesto dell’sms

La ricostruzione in merito a quell’sms l’avrebbe fatto il Corriere, che ha scritto: “Il riferimento a ‘Stasi incastrato’ sarebbe legato al momento in cui lui e Cappa si incontrano durante una pausa degli interrogatori. Nella sala, videoregistrati e intercettati, si scambiano un abbraccio e poi Stefania fa alcune domande sulla posizione in cui era il corpo di Chiara quando è stato trovato e sui suoi movimenti. Domande che, questo il senso del messaggio che avrebbe inviato la ragazza, sarebbero state suggerite dai Carabinieri (per questo ‘incastrato’) nella speranza che Stasi si tradisse rispetto a quanto messo a verbale“.

“Se è vera questa ricostruzione” – scrive sempre Selvaggia Lucarelli – “quel messaggio significava che Stefania Cappa aveva collaborato con i Carabinieri per riuscire a ‘incastrare’ Stasi“.

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