Comprare casa a Milano, Forlanini il più cercato ma la domanda si sposta in periferia
Il capoluogo lombardo non vince la battaglia dei quartieri più ricercati d'Italia e anzi, viene battuta anche da Sesto San Giovanni, un Comune dell'hinterland milanese

Nonostante il suo mercato immobiliare molto attivo, i quartieri di Milano non risultano essere tra i più richiesti d’Italia. Lo afferma un rapporto di Idealista, che ha misurato l’intensità della domanda rispetto all’offerta di abitazioni in vendita nei quartieri delle principali città italiane. Milano appare solo al 37° posto con il quartiere Forlanini, una zona in espansione situata in periferia, mentre ci sono sorprese come il Centro Storico che è invece uno dei quartieri meno ricercati da chi vuole comprare casa a Milano.
La classifica dei quartieri
Al primo posto si colloca Forlanini, che nel primo trimestre del 2025 ha registrato un indice di domanda relativa pari a 4,7, un indicatore che sintetizza la pressione della domanda sull’offerta in ogni area d’Italia per segmento di case in vendita e si basa sul numero di contatti ricevuti per annuncio.
Il valore può sembrare alto, ma invece colloca il quartiere molto lontano dalle prime posizioni, guidate tutte da quartieri romani. Segue poi Comasina–Bicocca, quartiere all’estremo confine nord della città, con un indice di 3,8. Al terzo posto Città Studi–Lambrate, che si trova nella zona nord-est di Milano e dove c’è la maggior concentrazione di istituti accademici della città, con un punteggio sempre di 3,8. Fuori dal podio ci sono Baggio, ora quartiere ma un tempo comune autonomo, con un valore di 3,7, e Corvetto–Rogoredo, zona periferica con una forte presenza multietnica, con 3,6.
- Forlanini – 4,7;
- Comasina-Bicocca – 3,8;
- Città Studi-Lambrate – 3,8;
- Baggio – 3,7;
- Corvetto-Rogoredo – 3,6;
- Lorenteggio-Bande Nere – 3,5;
- Cermenate-Missaglia – 3,5;
- Fiera-De Angeli – 3,4;
- Porta Vittoria – 3,3;
- Greco-Turro – 3,2.
Nella parte bassa della classifica milanese per indice di domanda relativa si trovano alcuni quartieri storici e periferici. Certosa e Garibaldi-Porta Venezia registrano un punteggio di 2,9, seguiti da Famagosta–Barona con 2,8. Ancora più in basso compare persino il Centro Storico, con un indice di 2,7, segno di un mercato più equilibrato dove l’offerta riesce a tenere testa alla domanda. A chiudere la graduatoria c’è San Siro-Trenno-Figino, con un valore di appena 1,7, indicativo di una pressione della domanda molto bassa rispetto al resto della città.
L’importanza dei servizi nei quartieri
Curioso che Forlanini sia preceduto da un distretto dell’hinterland, Sesto Marelli a Sesto San Giovanni (5,3) in ventiquattresima posizione. Si tratta di una zona particolarmente attrattiva per chi desidera vivere nelle immediate vicinanze di Milano, beneficiando di costi più contenuti rispetto alla città. La posizione strategica, ben collegata al centro tramite i mezzi pubblici, unita a una buona dotazione di servizi, scuole e alla vicinanza con l’Università Bicocca, ne fa una scelta molto apprezzata.
Quartieri con presenza di poli accademici (Città Studi-Lambrate, Comasina-Bicocca e Fiera-De Angeli) mantengono punteggi elevati, seppure lontani dai “picchi” romani. Al contrario, zone periferiche ex-autonome o con forte composizione multietnica (Baggio, Corvetto-Rogoredo e San Siro-Trenno-Figino) mostrano indici più contenuti, confermando che infrastrutture, percezione di sicurezza e reputazione urbana pesano nella scelta degli acquirenti.
Quartieri storici e centrali come Garibaldi-Porta Venezia e Centro Storico sono addirittura al di sotto di molte zone periferiche, probabilmente a causa di un’offerta più ampia e di un equilibrio tra domanda e prezzo più maturo. In questo senso, aree di cintura come Sesto Marelli e Comasina-Bicocca risultano più richieste rispetto a molte zone “interna città”, a riprova del trade-off tra distanza dal centro e costi d’acquisto.