Quanti soldi incassa Apple grazie ad App Store? Davvero tanti

La vetrina digitale presente su iPhone e iPad è una gallina dalle uova d'oro per Cupertino ma il modello di business rischia di essere sovvertito da pronunce e leggi sulla concorrenza

Mag 10, 2025 - 11:44
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Quanti soldi incassa Apple grazie ad App Store? Davvero tanti

Non esistono cifre ufficiali circa gli incassi di Apple grazie al proprio negozio di applicazioni ufficiali App Store, ma se si prendono per buoni i dati di Appfigures, solo la filiale americana della vetrina digitale presente su iPhone e iPad avrebbe permesso a Cupertino di incamerare ben 10 miliardi di dollari.

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L’App Store in numeri

Un tesoretto di tutto rispetto considerato che la Mela è stata morsicata prima dai dazi di Donald Trump poi dalle richieste dell’ultimo inquilino della Casa Bianca di investire 500 miliardi negli States (con 20mila nuove assunzioni) per aiutare l’America a entrare nell'”età dell’oro” più volte ventilata dal tycoon nel corso della sua campagna elettorale.

Che l’App Store sia una vera e propria gallina dalle uova d’oro lo dicono i dati – sempre di Appfigures – relativi agli ultimi quattro anni. Si partiva infatti nel 2020 con incassi attorno ai 4,7 miliardi per arrivare ai 10,1 toccati nel 2024. Con notevole soddisfazione da parte degli sviluppatori, che nel 2020 fatturavano negli USA quasi 16 miliardi di dollari mentre nel 2024 gli incassi lordi hanno superato i 33,6 miliardi.

Chi morsica Apple

Non sono mancate però le polemiche sulle chiusure dell’App Store e le pronunce giurisprudenziali che stanno scardinando l’attuale modello di business. Epic Games, nota soprattutto per il suo videogame Fortnite, com’è noto ha iniziato una lunga querelle tribunalizia che ha portato la Corte californiana investita del caso a riconoscere gran parte delle proprie lagnanze.

Nell’ultimo periodo sull’onda dei giudicati favorevoli alle terze parti app come Epic Games, Patreon e Spotify hanno potuto dirottare pubblicamente i propri utenti su circuiti di pagamento proprietari lontani dai balzelli fino al 30 per cento della transazione imposti da Cupertino.

Ma non è finita qui perché i repubblicani proprio negli ultimi giorni hanno predisposto una proposta di legge, l’App Store Freedom Act, volta a emulare le più recenti norme europee sulla liberalizzazione dei mercati digitali (testo è scaricabile qui) che laddove passasse imporrebbe ai principali attori sul mercato “di consentire agli utenti di impostare app o app store di terze parti come predefinite; installare app o app store al di fuori della piattaforma dominante; e rimuovere o nascondere le app preinstallate.

Inoltre, il disegno di legge “impone alle aziende di fornire agli sviluppatori pari accesso a interfacce, funzionalità e strumenti di sviluppo senza costi o discriminazioni”. Il disegno di legge vieta infine agli app store di “costringere gli sviluppatori a utilizzare il sistema di pagamento in-app dell’azienda, imponendo requisiti di parità di prezzo e punendo gli sviluppatori che distribuiscono le loro app altrove”. I tempi d’oro per l’App Store di Apple potrebbero essere insomma agli sgoccioli.