Cartelle, riammessi in 250 mila

Rottamazione quater, in 250 mila salgono sul treno della riammissione. Con la scadenza del 30 aprile 2025, si è ufficialmente chiusa la finestra di riapertura della rottamazione quater, prevista dall’articolo 3-bis del decreto-legge 29 dicembre 2023, n. 202, convertito con modificazioni dalla legge 23 febbraio 2025, n. 15. Secondo quanto Italia Oggi è in grado […] L'articolo Cartelle, riammessi in 250 mila proviene da Iusletter.

Mag 6, 2025 - 12:33
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Cartelle, riammessi in 250 mila

Rottamazione quater, in 250 mila salgono sul treno della riammissione.

Con la scadenza del 30 aprile 2025, si è ufficialmente chiusa la finestra di riapertura della rottamazione quater, prevista dall’articolo 3-bis del decreto-legge 29 dicembre 2023, n. 202, convertito con modificazioni dalla legge 23 febbraio 2025, n. 15. Secondo quanto Italia Oggi è in grado di raccontare, sono stati circa 250.000 i contribuenti che hanno approfittato di questa ulteriore occasione per regolarizzare i propri debiti fiscali, sfruttando i benefici della definizione agevolata. Le stime iniziali, sul ripescaggio della definizione agevolata per vecchi ruoli, per cui si era avviato il percorso di rottamazione ma si era interrotto il pagamento delle rate, prevedevano un perimetro di interesse di circa 600 mila decaduti.

Da ora in poi si entra nella fase due. L’Agenzia delle Entrate-Riscossione dovrà procedere con l’elaborazione e l’invio dei piani di pagamento, che – come previsto dalla normativa – dovranno essere recapitati ai richiedenti entro il termine del 30 giugno 2025.

La definizione agevolata consente ai contribuenti di estinguere i carichi affidati all’agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022 senza corrispondere sanzioni, interessi di mora e aggio.

La normativa stabilisce che, dalla data di presentazione della domanda e fino alla scadenza della prima rata, le cartelle oggetto della rottamazione siano automaticamente sospese, non siano soggette ad alcuna azione esecutiva o cautelare e non determinino irregolarità nel rilascio del DURC o ai fini della partecipazione a gare pubbliche o dell’ottenimento di benefici fiscali e contributivi.

La prima rata per i soggetti ammessi alla riammissione è fissata per il 31 luglio 2025. Solo da quella data si produrranno gli effetti definitivi della regolarizzazione.

Tuttavia, vi sono già casi in cui il contribuente, ricevuta la comunicazione con il piano di rateazione, potrebbe scegliere di versare immediatamente quanto dovuto, anticipando così di circa un mese gli effetti del risanamento fiscale, con particolare utilità nei rapporti con la pubblica amministrazione. Questo scenario, tuttavia, apre anche a un’incognita non trascurabile: quanti tra coloro che hanno presentato domanda rispetteranno effettivamente l’impegno di pagamento? L’esperienza delle precedenti definizioni agevolate insegna che il numero dei contribuenti che aderisce è spesso significativamente superiore a quello dei contribuenti che prosegue con il versamento delle rate, con tassi di decadenza a due cifre intorno al 70% (rottamazione ter) .

A ricordarlo è stato proprio il direttore dell’Agenzia delle entrate e di Entrate-Riscossione, Vincenzo Carbone in audizione in commissione finanze del Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul magazzino della riscossione e sulla legge di rottamazione quinquies, il 27 marzo 2025.

Il direttore Carbone ha, infatti, evidenziato che: «Le misure di definizione agevolata dei debiti residui, sebbene abbiano contribuito e contribuiranno nei prossimi anni, sulla base delle scadenze dei piani di pagamento inviati ai contribuenti, a sostenere i risultati di riscossione , non hanno, però, inciso significativamente sulla riduzione del volume complessivo dei crediti ancora da riscuotere». Sebbene per la rottamazione 4 i termini e le finestre sono ancora in divenire si tratta secondo Carbone di 38,5mld di euro. «Alla data del 31 dicembre 2024 l’importo riscosso risulta pari a 12,2 miliardi di euro, con un tasso di “decadenza” pari al 49%», calcola il direttore della Riscossione: .«Nell’ipotesi in cui i contribuenti con piani rateali in corso dovessero proseguire regolarmente nel pagamento degli importi dovuti alle scadenze previste, l’impatto complessivo della “Rottamazione-quater” sul magazzino può stimarsi in un valore massimo di circa 38,5 miliardi».

L’Agenzia delle Entrate-Riscossione, da parte sua, si appresta ora a un’altra fase operativa cruciale: predisporre, inviare e gestire i piani rateali per centinaia di migliaia di contribuenti. In caso di mancato pagamento, è prevista la decadenza automatica dai benefici della rottamazione e il conseguente riavvio delle procedure esecutive per il recupero integrale dei crediti (si veda altro articolo a pagina 23).

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