Dai club di Berlino al Masada di Milano: intervista agli organizzatori di ODD

In occasione del loro evento del 22 marzo al circolo Masada di Milano, abbiamo intervistato gli organizzatori del resident event ODD. ODD è il party organizzato all’interno del Circolo Masada, che rappresenta un’istituzione per la realtà di Milano. Non appena si entra nello spazio, si viene catapultati in una dimensione che colpisce dal primo istante: […] L'articolo Dai club di Berlino al Masada di Milano: intervista agli organizzatori di ODD sembra essere il primo su Parkett.

Mag 8, 2025 - 11:23
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Dai club di Berlino al Masada di Milano: intervista agli organizzatori di ODD

In occasione del loro evento del 22 marzo al circolo Masada di Milano, abbiamo intervistato gli organizzatori del resident event ODD.

ODD è il party organizzato all’interno del Circolo Masada, che rappresenta un’istituzione per la realtà di Milano. Non appena si entra nello spazio, si viene catapultati in una dimensione che colpisce dal primo istante: un’immensa libreria circonda gran parte della sala, illuminata dalle luci rosse. Un pianoforte, un manichino, una tv vecchio stile e una serie di oggetti che circondano la consolle. Qui, niente è per caso: ogni dettaglio è risultato di una cura evidente.

Un luogo di cultura, uno spazio poliedrico in cui vengono organizzati eventi di spessore e di grande spicco per la città. “Masada è uno spazio libero, un luogo di espressione e interazione, una fortezza e un approdo sicuro, un cantiere e un’officina, una casa e un salotto. ” Così si autodefinisce il circolo sul proprio sito.

All’interno del Centro Culturale, vengono organizzati eventi culturali di diverso tipo: dal teatro, al cinema, al salotto letterario, ai corsi. Tra questi, viene dato ampio spazio alla musica elettronica, a cui è dedicata una parte della programmazione chiamata “Masadactronic“. Tali eventi sono organizzati da Acquario, Closer, Neon e ODD.

Noi di Parkett abbiamo voluto conoscere meglio la realtà di ODD, per scoprire la mente creativa dietro il party , il concept dei loro eventi e quali valori ci tengono a trasmettere alle persone. E, proprio in occasione di un loro party del 22 marzo, abbiamo intervistato due delle menti di ODD, Massimiliano Molinari e Fidel Borroni. Di seguito l’intervista completa:

Benvenuti in Parkett! Innanzitutto, come state? Come sta andando questo periodo?

Fidel: Questa è stata la stagione dei 10 anni di ODD; quindi, sta andando molto bene perché siamo riusciti a organizzare quattro showcase importanti, con gli ospiti berlinesi che ci sono venuti a trovare, più tutta una serie di eventi che sia con l’ODD che con Low hanno avuto un bel risultato. Siamo sicuramente molto soddisfatti di questa stagione.

Raccontateci un po’ di voi. Da chi è composto ODD e come nasce?

Max: ODD nasce dalla passione di quattro amici per il clubbing. Oggi la composizione è fatta da Max, Fidel, Nico e Gio e gestiamo il segmento del party e ovviamente è nata da un’idea comune di clubbing, di divertimento, di passione per la musica.

Fidel: Oltretutto, non è nato come un party perché non siamo mai stati organizzatori di party. Eravamo un gruppo di amici che andava spesso a Berlino, avanti e indietro, e poi è arrivata una certa, intorno ai 35 anni, in cui non potevamo fare ogni settimana avanti e indietro.
Quindi, era nato Masada, un’associazione che permetteva di organizzare eventi diurni, cosa che a Milano non c’era. Quindi, abbiamo cominciato a organizzare feste tra amici. La prima volta eravamo 50, la seconda volta di colpo eravamo 150 perché la voce cominciava a girare, alla terza volta Masada era Sold Out.

Max: Iniziavamo a pensare che forse esisteva a Milano quello spirito che non credevamo ci fosse, dove altri hanno provato a sperimentare ma non sono mai riusciti nell’intento di creare dei party diurni, che comunque in giro per il mondo funzionava molto bene.

Fidel: Da lì siamo partiti e un po’ alla volta abbiamo costruito questo progetto. Insieme a noi, è cresciuto anche Masada, che era uno spazio completamente vuoto: ha preso forma e si sono avvicinate tantissime persone. Nessuno conosceva l’uno l’altro e oggi tutte queste persone sono diventate una famiglia, è diventato qualcosa di speciale, in modo molto naturale e non progettato e ci siamo chiaramente ispirati al club berlinese.

ODD Daylight Party

Anche la prossima domanda si ricollega a questo, la policy per cui non si possono riprendere con il telefono i vostri party. Come nasce l’idea, dai party di Berlino?
E vorremmo anche sapere, come è stata presa questa cosa dai partecipanti?

Max: L’ispirazione nasce dai party berlinesi, che sono pionieri in questo chiaramente, ma noi l’abbiamo sposata a pieno perché secondo me per divertirti a un party devi davvero divertirti, non stare al cellulare e probabilmente spammarlo un po’ a tutti quelli che non ci sono, anche per renderlo anche più privato, un po’ più esclusivo. Per potenziare un po’ la privacy delle persone.

Fidel: La privacy è sicuramente un elemento importante, ma c’è proprio l’anima del dancefloor, che nel momento in cui stai ballando se c’è qualcuno con il cellulare in mano oppure ce ne sono 50 con il cellulare in mano, crollano le basi. Quindi, il fatto di eliminare questo dispositivo dal party, per quanto all’inizio per tanti è suonato strano e non è piaciuta come idea, oggi le stesse persone, se potessero, non si porterebbero il cellulare. Perché comunque senza impegnarti in altro, continui a divertirti e a condividere lo spirito della festa e non vieni distratto da altro. Ti concentri sull’aspetto musicale e sull’aspetto di condivisione. Così, senza i cellulari arrivano i sorrisi, i confronti, gli abbracci. Banalmente vivere assieme in una situazione a fuoco, senza essere distratto da altro.

Quindi, secondo voi i partecipanti non tornerebbero più al party “classico”, perché fa parte dei vostri party?

Max: Molti dei nostri partecipanti, dei nostri clienti, della nostra crew sono proprio infastiditi dall’utilizzo del cellulare. Se devi, vai a fare una telefonata, fai quello che devi fare, senza prendere il party per condividerlo con l’esterno, per partecipare qua, con la gente che è qua.

Questa è una cosa molto particolare, soprattutto per Milano. Voi cosa ne pensate della scena di musica elettronica milanese? E in questo senso, voi come vi posizionate?

Fidel: Devo dire che, per come la vedo io, Milano è uscita da un periodo molto buio, che era un po’ quello degli anni 2000. Oggi Milano sta diventando una città un po’ più europea, da questo punto di vista.
Masada e ODD, che hanno introdotto questo tipo di concetto, hanno fatto cambiare un po’ la mentalità, anche di altre persone, rispetto a quello che è il clubbing. E oggi il clubbing milanese vive anche di nuove realtà.

Max: È nata una subcultura molto interessante, una cultura underground che prima non aveva assolutamente successo a Milano, dove si portano artisti anche meno mainstream, un po’ più di nicchia. E quindi, anche il pubblico che frequenta questi party è differente. Si sta creando una bella scena, anche un po’ differenziata.

Fidel: Quello per cui siamo veramente contenti con ODD, al di là del nostro progetto, è quello di essere riusciti a introdurre una mentalità che prima mancava a Milano, ed è educativa, soprattutto per le nuove generazioni. Prima, il clubbing milanese notturno era fatto di eccessi, era fatto di persone che litigavano. Per i ragazzi che ci andavano, l’idea era quella di andare a cercare una ragazza e non di vivere una serata. Oggi, invece, c’è una nuova filosofia che le nuove generazioni possono in qualche modo sposare e che diventa anche maturità, perché vai a ballare non per arrivare all’eccesso, ma vai a ballare per vivere un evento. E di questo siamo molto contenti perché ci pregiamo del fatto che qui dentro in dieci anni non sia mai successo nulla di fastidioso.

Un’altra caratteristica dei party di ODD, appunto come dicevate prima, è il fatto che siano organizzati durante il giorno. Secondo voi, quale valore aggiunto dà? E’ stato così fin dall’inizio?

Max: È stato così fin dall’inizio perché, sostanzialmente, non eravamo più di primo pelo, se può essere una definizione corretta. E, quindi, tutta la gente di una certa età soffre oggi d’andare a ballare in tarda serata, perché comunque i locali fondamentalmente se partono a mezzanotte cominciano a riempirsi alle 2 e vanno frequentati dalle 2 alle 6 del mattino. Cosa che una persona di una certa età magari soffre un pochino. Invece, aprire questo spettro di poterti godere tutta la giornata del sabato, in più in un locale come Masada, che permette l’ingresso della luce del giorno, è un’ambientazione che è piaciuta a tutti. E noi l’abbiamo sposato in pieno.

Fidel: Anche perché, le energie che hai di giorno sono differenti di quelle che hai la sera. Il livello di alcol, di qualsiasi cosa che puoi avere in prima giornata non è quello che arriva alle 2-3 di notte, quindi questo porta il fisico sicuramente ad avere più energie e la testa è orientata al sorriso, all’abbraccio, alla condivisione, al vivere la musica in modo completamente differente di quello che fai quando entri in un party notturno, ed è proprio lo spirito della nostra idea. Sicuramente il daylight è organizzato for the light dance, quindi il concetto del daylight è un qualcosa che ha contribuito tantissimo a ODD, al suo successo e al suo mood soprattutto.

ODD Daylight Party

Se doveste scegliere un party che meglio vi rappresenta quindi, quale scegliereste?

Fidel: Diciamo che ci sono diversi party che ci rappresentano sicuramente. Forse quelli che, in qualche modo, ci rappresentano di più sono gli eventi che abbiamo fatto in collaborazione con “Kater Blau“. Perché Kater Blau e quello che sta dietro Kater Blau, ovvero Bar25, è un po’ quello da cui siamo nati come mentalità, di cui ci siamo innamorati quando frequentavamo Berlino e da cui poi abbiamo preso spunto per organizzare tutto. E regolarmente a Milano portiamo molti artisti.

Max & Fidel: Abbiamo anche spaziato su altre scene musicali di Berlino; però, ci siamo sempre molto legati a loro. Tant’è che se dobbiamo rispondere alla tua domanda probabilmente possiamo dire il party dei dieci anni col Kater Blau Showcase che abbiamo fatto. È stato un po’ il festeggiare i nostri dieci anni e festeggiarli insieme a Kater Blau, che tra l’altro ci ospiterà a inizio maggio per uno showcase di quel magico mondo che si chiama Berlino. Quindi questo è il più rappresentativo.

Un’ultima domanda sul party di oggi. Cosa ci possiamo aspettare e chi saranno gli ospiti di oggi?

Fidel & Max: Oggi è lo showcase di “Rebellion Der Träumer” che è una crew, un’etichetta, un booking, un organizzatore di party dietro a Rebellion. Un’organizzazione di festival addirittura, perché è anche un grossissimo festival tedesco che si svolge generalmente a cavallo di ferragosto. Chiaramente, loro sono una bella entità berlinese, una bella forza e in più ci sono degli artisti emergenti e ormai posizionati che oggi verranno qui da noi come Horst Haller e Fred Alarco. In più, ci sarà anche Lisa Luca perché ovviamente portando uno showcase abbiamo pensato di portare tre ospiti della loro etichetta. Loro sono, secondo me, la crew che oggi sta proponendo qualcosa di più interessante a Berlino. Non sono giovanissimi, ma non sono anzianotti come noi. E hanno cambiato leggermente il mood rispetto a quello che poteva essere una musica classica, melodica. Portano avanti un po’ la mid-tempo.

Loro portano avanti un po’ la mid-tempo che è uno stile, diciamo, leggermente rallentato rispetto alla classica melodic, indie, progressive ed è un po’ anche quel filone che stiamo cercando di introdurre a Milano con low e ODD. Ci stiamo spostando verso sonorità un po’ più basse di dbm, perché vediamo che all’estero funziona tantissimo e creano questo mood un po’ più rilassato, che si sposa benissimo con il nostro daylight e che si sposa benissimo anche con il progetto che stiamo portando avanti al momento, che è il progetto low.

La programmazione di Masadactronic è consultabile sul sito ufficiale di Masada.

ENGLISH VERSION

From Berlin’s Clubs to Masada in Milan: Interview with the Organizers of ODD

On the occasion of their event on March 22nd at Circolo Masada in Milan, we at Parkett interviewed the organizers of the resident event ODD.

ODD is the party held at Circolo Masada, a venue that stands as an institution in Milan’s cultural scene. As soon as you step into the space, you’re catapulted into a unique atmosphere that strikes you instantly: a massive library lines most of the room, bathed in red lighting. A piano, a mannequin, an old-school TV, and various objects surround the DJ booth. Here, nothing is left to chance: everything is clearly curated with care.

It’s a mark of a cultural hub, a multifaceted space where high-profile events are held, making a significant impact on the city. “Masada is a free space, a place for expression and interaction, a fortress and a safe haven, a workshop and a studio, a home and a lounge.” That’s how the venue defines itself on its website.

Within the Cultural Center, a variety of cultural events are held, ranging from theater and cinema to literary salons and classes. Among them, electronic music has a dedicated section in the programming called “Masadactronic.” These events are organized by Acquario, Closer, Neon, and ODD.

We at Parkett wanted to delve deeper into the ODD project to better understand who is behind these parties, the concept of their events, and the values they strive to convey. So, on the occasion of their March 22nd party, we interviewed two of the minds behind ODD: Massimiliano Molinari and Fidel Borroni. Here’s the full interview:

Welcome to Parkett! First of all, how are you? How is this period going for you?

Fidel: This has been the season of ODD’s 10th anniversary, so it’s going very well. We’ve managed to organize four major showcases with guests from Berlin and a whole series of events, both with ODD and Low, which have been very successful. We’re definitely very satisfied with this season.

Tell us a bit about yourselves. Who is ODD and how did it begin?

Max: ODD was born from the passion four friends had for clubbing. Today the team is made up of Max, Fidel, Nico, and Gio. We manage the party side of things, and it all came from a shared idea of clubbing, fun, and love for music.

Fidel: What’s more, it didn’t start as a party, we were never event organizers. We were just a group of friends who often traveled to Berlin and back, until around age 35 when we couldn’t make those trips every week anymore.
That’s when Masada came into the picture, an association that allowed daytime events, which was something completely new in Milan. So we started organizing parties among friends. The first time there were 50 of us, the second time suddenly 150 because word was spreading, and by the third time, Masada was sold out.

Max: We started to think maybe that spirit we didn’t think existed in Milan was actually here. Others had tried to host daytime parties, but never succeeded, yet globally, they were doing really well.

Fidel: That’s how we started, and step by step, we built this project. Alongside us, Masada also grew: it was originally an empty space that took shape and attracted many people. Nobody knew each other, and now all those people have become a family. It became something special, very naturally and without planning, clearly inspired by the Berlin club scene.

Let’s move to something related: your no-phone policy during parties. Did this idea come from Berlin parties? And how did people react to it?

Max: The idea was definitely inspired by Berlin parties, which are pioneers in this. But we fully embraced it, because I believe to truly enjoy a party, you need to be present, not on your phone trying to broadcast it to everyone else. It also makes the party feel more private, more exclusive, and enhances everyone’s privacy.

Fidel: Privacy is important, but it’s really about the soul of the dancefloor. If you’re dancing and there are 50 people filming with their phones, it kills the vibe. Removing phones from the party might have felt weird at first and wasn’t liked by everyone, but now many of those same people say they wouldn’t bring their phone even if they could. Because you’re more engaged, you keep dancing, you share the moment, you’re not distracted. You focus on the music and on connecting with others. And without phones, you get more smiles, hugs, conversations. Just living in the moment, together.

So you think your attendees wouldn’t go back to a traditional party format because this is now part of your identity?

Max: Many of our attendees, our community, even our crew, are actually bothered by phone use. If you need to make a call, fine, go do that. But don’t turn the party into something for external consumption. It’s about being here, with the people who are here.

This is quite unique, especially for Milan. What do you think about Milan’s electronic music scene? And where do you see yourselves within it?

Fidel: Personally, I think Milan has come out of a very dark period in the early 2000s. Today, Milan is becoming a more European city in this regard.
Masada and ODD have introduced a new way of thinking about clubbing, and that’s shifted people’s mentalities. Today, Milan’s club scene thrives with new projects.

Max: A very interesting subculture has developed, an underground scene that used to have no success in Milan. Now we’re seeing less mainstream, more niche artists. And the audience is changing too. A unique and diverse scene is forming.

Fidel: What makes us truly proud with ODD, beyond the project itself, is that we introduced a mindset that was missing in Milan, something educational, especially for the younger generation. In the past, clubbing in Milan was about excess, about people fighting. Young people went out just to hook up, not to enjoy the night. Now there’s a new philosophy that young people can embrace, one that brings maturity. You go dancing not to overdo it, but to experience something. And we’re proud that, in ten years, nothing unpleasant has ever happened at our parties.

Another hallmark of ODD, as you mentioned earlier, is that your events happen during the day. What added value does this bring? Has it always been that way?

Max: Yes, it’s always been like that, mainly because we were no longer in our twenties, to put it nicely.
People of a certain age struggle with parties that only get going around 2 AM and go until 6. But opening up the full Saturday, in a venue like Masada that lets in natural daylight, it created an atmosphere everyone loved. We fully embraced it.

Fidel: Also, the energy you have during the day is completely different than at night. The alcohol, and everything else you might consume, doesn’t hit as hard during the day. So physically you’re in better shape, and mentally more open to smiles, hugs, sharing, and really living the music differently than in a night party. That’s the spirit of our idea. Daylight parties are “for the light dance” and this concept really shaped ODD’s success and mood.

If you had to pick one party that best represents you, which one would it be?

Fidel: There are several that definitely represent us. But perhaps the ones that resonate most are the events we did with “Kater Blau.”
Kater Blau and what came before it, Bar25, is what we fell in love with during our Berlin trips, and it inspired our entire project. We regularly bring many of their artists to Milan.

Max & Fidel: We’ve explored other Berlin music scenes too, but we’ve always felt very connected to them. So if we had to choose, we’d say our 10-year anniversary party with the Kater Blau Showcase. It was like celebrating both our decade and our connection with them. And in early May, they’ll host us for a showcase in their magical Berlin world. That’s definitely the one that represents us the most.

One last question about today’s event: what can we expect and who are the guests?

Fidel & Max: Today we’re hosting a showcase by “Rebellion Der Träumer“: they’re a crew, a label, a booking agency, and party organizers. They even run a major German festival that usually takes place around mid-August. They’re a strong Berlin entity.
We’ve invited emerging and established artists like Horst Haller, Fred Alarco, and Lisa Luca. We thought it was fitting to feature three artists from their label.
We believe their crew is one of the most interesting in Berlin right now, not exactly young anymore, but not old like us either! They’ve slightly shifted the vibe from classic melodic sounds to something new.

They’re pushing a style known as mid-tempo, a bit slower than traditional melodic, indie, or progressive. It’s a sound we’re also bringing to Milan with Low and ODD. We’re moving toward lower BPMs, which are very successful abroad. They create a more relaxed mood that fits perfectly with our daylight concept and aligns with the project we’re currently working on: the Low project.

You can check out the full Masadactronic program on Masada’s official website.

L'articolo Dai club di Berlino al Masada di Milano: intervista agli organizzatori di ODD sembra essere il primo su Parkett.