Andrew Peel lascia Morgan Stanley per lanciare una società crypto in Svizzera

Un veterano di Wall Street scommette sul futuro della finanza decentralizzata

Mag 14, 2025 - 16:30
 0
Andrew Peel lascia Morgan Stanley per lanciare una società crypto in Svizzera

Andrew Peel, ex responsabile dei mercati degli asset digitali presso Morgan Stanley, ha deciso di intraprendere un’avventura professionale in Svizzera, lasciando il colosso di Wall Street per fondare una propria società focalizzata su investimenti e tecnologie legate al mondo crypto. 

L’obiettivo? Colmare il divario tra la finanza tradizionale e la finanza decentralizzata (DeFi), in un momento in cui l’interesse istituzionale per il settore è in forte crescita.

Peel, che aveva fatto il suo ingresso in Morgan Stanley nel 2018 dopo un’esperienza presso Credit Suisse, ha lasciato ufficialmente la banca lo scorso marzo. 

Secondo quanto riportato da Bloomberg, l’ex dirigente è ora impegnato nella raccolta di capitali per la sua nuova impresa, che prenderà forma nei prossimi mesi.

La sede a Zug, capitale della Svizzera per le crypto: le nuove idee di Andrew Peel

La nuova società sarà basata a Zug, in Svizzera, una località ormai nota come la “Crypto Valley” per la sua concentrazione di aziende e startup attive nel settore della blockchain e degli asset digitali. 

La scelta della sede non è casuale: la Svizzera offre un ambiente normativo favorevole e una solida infrastruttura finanziaria, elementi ideali per un progetto ambizioso come quello di Peel.

La società sarà un ibrido tra gestione patrimoniale e servizi tecnologici, con un focus particolare su asset DeFi tokenizzati, come fondi d’investimento basati su blockchain. 

Inoltre, svilupperà infrastrutture di trading pensate per agevolare l’ingresso degli investitori istituzionali nel mercato crypto.

Con l’evoluzione delle normative sugli asset digitali, la nuova impresa di Peel mira a offrire strumenti che facilitino l’integrazione delle istituzioni finanziarie tradizionali nel mondo delle criptovalute. 

L’obiettivo è rendere più fluido e sicuro il passaggio verso la tokenizzazione degli asset e l’utilizzo di strumenti DeFi, in un contesto che sta rapidamente maturando.

“Benvenuto tra i costruttori, Andrew”, ha scritto su Twitter Gaia Ferrero, commentando la notizia dell’uscita di Peel da Morgan Stanley e il suo nuovo ruolo da imprenditore nel settore crypto.

L’uscita di Peel avviene in un momento in cui anche Morgan Stanley sta rafforzando il proprio impegno nel settore degli asset digitali. Secondo indiscrezioni, la banca prevede di lanciare servizi di trading crypto sulla sua piattaforma retail ETrade entro il prossimo anno. 

Questo sviluppo segue la decisione del 2021 di offrire accesso a fondi Bitcoin per i clienti istituzionali.

L’interesse di Wall Street per il mondo crypto è in crescita. Alimentato anche da un contesto politico più favorevole negli Stati Uniti, in particolare dopo il ritorno di Donald Trump alla presidenza

L’approvazione dei primi ETF su Bitcoin spot all’inizio del 2024 ha rappresentato un punto di svolta. In particolare contribuendo a legittimare ulteriormente il settore agli occhi degli investitori tradizionali.

Cambiamenti anche in casa BNY Mellon

Il fermento nel settore non riguarda solo Morgan Stanley. Anche BNY Mellon, una delle banche più antiche degli Stati Uniti, ha annunciato un cambio al vertice della sua divisione digitale. Caroline Butler, responsabile globale degli asset digitali, ha lasciato l’istituto. 

A guidare la strategia crypto della banca sarà ora Carolyn Weinberg, Chief Solutions Innovation Officer.

Questo cambio di leadership riflette l’importanza crescente che le istituzioni attribuiscono alla trasformazione digitale e alla necessità di adattarsi a un mercato in rapida evoluzione.

Secondo l’ultimo report di PitchBook, nel primo trimestre del 2025 gli investimenti in venture capital crypto hanno raggiunto i 6 miliardi di dollari, nonostante un calo significativo nel numero di operazioni concluse. 

Sono stati infatti chiusi solo 405 deal, in calo del 39,5% rispetto allo stesso periodo del 2024. Tuttavia, il valore complessivo è più che raddoppiato rispetto all’anno precedente.

La fetta più grande dei finanziamenti è andata a società di servizi finanziari crypto. Tra questi gestori patrimoniali e exchange, che hanno raccolto 2,55 miliardi di dollari in soli 16 accordi. 

Seguono le aziende attive nello sviluppo di infrastrutture, con 955 milioni raccolti in 30 deal, e le startup Web3, che hanno ottenuto 231 milioni in 23 operazioni.

Fiducia nel lungo termine

Robert Le, senior crypto analyst di PitchBook, ha sottolineato che, nonostante le sfide macroeconomiche, il flusso di capitali verso i servizi crypto fondamentali dimostra una forte fiducia nella utilità a lungo termine del settore. 

In particolare, le infrastrutture stabili e affidabili rappresentano un polo di attrazione per gli investitori. Tra gli eventi più attesi nei prossimi mesi figura l’IPO di Circle, emittente di stablecoin. 

Se la valutazione supererà la fascia stimata di 4–5 miliardi di dollari, potrebbe ridefinire le aspettative per le startup crypto in fase avanzata. Inoltre, potrebbe attrarre nuovi capitali verso progetti focalizzati su infrastrutture e pagamenti digitali.

La decisione di Andrew Peel di lasciare una posizione di vertice in una delle più grandi banche d’investimento al mondo per fondare una società crypto in Svizzera è emblematica di un cambiamento più ampio. 

La finanza decentralizzata non è più un fenomeno marginale, ma un settore in cui anche i protagonisti della finanza tradizionale vedono opportunità concrete.

Con l’evoluzione della regolamentazione, l’interesse crescente degli investitori istituzionali e un contesto politico più favorevole, il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per l’integrazione tra finanza classica e mondo crypto. 

E figure come Peel, con esperienza in entrambe le realtà, sono destinate a giocare un ruolo chiave in questa trasformazione.