Ambesi: “Sinner ha fugato i dubbi sulla sua vera dimensione. Se Alcaraz non gioca al 100%, perde con Musetti”

Dario Puppo, in compagnia di Massimiliano Ambesi (qui riportato) e Guido Monaco, ha come d’uso condotto TennisMania, il programma in diretta sul canale YouTube di OA Sport. Inevitabile, in quest’edizione a tinte romane, l’analisi profonda di quel che succede a Roma: Sinner che domina, Musetti contro Alcaraz e non solo (Paolini in primis). In prima […]

Mag 16, 2025 - 13:22
 0
Ambesi: “Sinner ha fugato i dubbi sulla sua vera dimensione. Se Alcaraz non gioca al 100%, perde con Musetti”

Dario Puppo, in compagnia di Massimiliano Ambesi (qui riportato) e Guido Monaco, ha come d’uso condotto TennisMania, il programma in diretta sul canale YouTube di OA Sport. Inevitabile, in quest’edizione a tinte romane, l’analisi profonda di quel che succede a Roma: Sinner che domina, Musetti contro Alcaraz e non solo (Paolini in primis).

In prima battuta una lunga analisi sul momento di Sinner: “Abbiamo visto un long game in tutta la partita, ma non abbiamo visto un long set. Ruud rientra in quei giocatori che non sono in grado di affrontare Sinner perché determinate lacune emergono in maniera evidente. Partita dopo partita, avversario dopo avversario, Sinner ha questa capacità di aggiungere qualcosa. Il suo percorso recente dimostra come, turno dopo turno, alzi il livello dell’asticella. Ieri ha onorato partita, avversario e torneo giocando a tutta dal primo all’ultimo colpo. Se dall’altra parte del campo ci fosse stato un Navone qualsiasi non finiva 6-0 6-1, perché ci sarebbe stato un rilassamento. Ma il rispetto per Ruud, grande uomo e giocatore, l’ha portato a giocare a tutta ogni colpo.  E questa è la dimensione di Sinner, che ha fugato i dubbi degli scettici. Tanto di cappello a quello che ha fatto. Essendosi tolto dalle spalle il peso della vicenda che conosciamo, adesso può giocare assolutamente libero da pensieri, paure e timori, quindi è in grado di esprimere quel tennis dopo esser stato fermo 104 giorni e arrivando a Roma senz’aver perso un set e concedendo nel complesso pochi giochi. Ora ci sarà un avversario differente, che non va trattato coi guanti, vedremo quale sarà il risultato finale. Mi dispiace che quel tipo di risultato sia toccato a Casper Ruud. La partita è stata onorata e il rispetto di Sinner per Ruud si vede da come ha affrontato il match“. E ancora: “Andrebbero estrapolate le varie dichiarazioni di Ruud in conferenza stampa che mostrano il suo modo di essere e intendere lo sport“.

Si ritorna su alcune dichiarazioni infelici di chi ha perso da Musetti: “Zverev? Ha detto quelle cose di pancia, ma non l’ha articolata bene l’analisi. Lui doveva allargare il campo a condizioni ambientali, momento in cui è iniziata la partita, umidità di quella giornata. Il discorso era più ampio. Se prendi tutte le frasi il messaggio subliminale è ‘se la rigiochiamo 50 volte su tutte le superfici vinco sempre io. Lui gioca così su qualsiasi superficie, è andata così per le palle’. Poteva esprimere un concetto legato al disappunto in un altro modo, legittimo.Ieri dicevo: aiutatemi a capire la strategia di Zverev in campo. Lì quello intelligente si lancia in un’introspezione relativa al modo di affrontare la partita dopo esser entrato in campo con lo schema giusto. Questo lui forse non riesce a farlo“.

Analisi sull’oggi: “Oggi Sinner troverà condizioni più simili a quelle di Musetti-Zverev. Entra in campo alle 20:30 o più tardi, poi bisognerà verificare le condizioni meteo. Affronta un avversario che non ha vinto tornei sulla terra, né è arrivato in finale, ma a Roma ha due semifinali di fila. 4 semifinali raggiunte in Masters 1000, avversario con caratteristiche diverse rispetto a Ruud, battuto 3 volte su 4, unica vittoria su erba a Eastbourne 2022“.

Critica all’andamento di Zheng-Gauff: “C’è stata una sequenza di break lunghissima che non ho calcolato, tipo 34 giochi, 19 sono break. Nel primo set c’è stato un livello superiore, poi fasi della partita abbastanza inquietanti. Se i termini di paragone sono Ostapenko, Shnaider e Stearns…

In tema di successo delle italiane, paragonato a Sinner e Musetti (si parla qui del quartetto Schiavone-Pennetta-Errani-Vinci): “Le italiane non si distinguono per precocità. Che però non è quello di Errani. C’è una differenza sostanziale: quante finali 1000 hanno giocato le quattro italiane top? Qui c’è una continuità di rendimento che quelle grandissime giocatrici non hanno avuto“.

Parentesi legata anche al doppio passaggio (triplo con Paolini domani) su Rai1: “Non è facile andare in onda, inutile nascondersi. Per chi lo fa è difficile effettuare decisioni. Io mi son trovato da tutte e due le parti della barricata: non è facile. Magari ti trovi un ex campione con un linguaggio forbito, fai un colloquio con lui, nel dialogo ti impressiona e sei convinto che possa esprimere qualità davanti a un microfono. Non sempre è così. Ci sono equilibri da rispettare. Difficile mettersi dall’altra parte della barricata. Il discorso è ampio: io mi trovo a commentare alcuni sport da prima voce, mio malgrado, e nella mia vita ho incontrato una volta una seconda voce possa saperne più di me. Ci sono prime voci che hanno preparazione ampiamente superiore alle seconde. Non voglio difendere la Rai, ma cosa può fare? Va a intercettare un pubblico estremamente generalista. E probabilmente quel tipo di commento per il telespettatore medio potrebbe andare bene. Quelli che mi attaccano sugli sport che seguo li sfido da una vita. Quando li incontri diventano agnellini che diventano i tuoi primi sostenitori. Se queste reti non possono dare continuità, è anche difficile allestire qualcosa di diverso. Sono progetti a brevissimo termine. Ci fossero 15 tornei all’anno si lavorerebbe in modo diverso, ma mi metto nei panni di chi è dall’altra parte […] Trovo che ci sia molta più pochezza in tanti studi che nelle telecronache. E non apro neanche il capitolo Olimpiadi perché mi sale il sangue al cervello“.

Sinner-Paul, Alcaraz-Musetti: “Sinner ha dato segnali di un certo tipo, e la partita di ieri è sotto gli occhi di tutti. Sarà interessante vedere il tipo di reazione oggi: i due predestinati in semifinale a Roma, con percorsi accidentati, che faranno? Come reagisce Alcaraz alla prestazione di Sinner di ieri? Tirerà fuori motivazioni extra o sarà quello da alti e bassi ammirato in tempi recenti, Draper compreso? A questi interrogativi ci saranno risposte nel pomeriggio. Alcaraz 100%-Musetti 100% vince Alcaraz, giusto? Vediamo. Sono curioso di vedere se e come Alcaraz alza l’asticella. Se non la alza da Musetti perde. Arrivano con le stesse partite giocate sulla terra, una sconfitta per Alcaraz con Rune e due per Musetti con Alcaraz e Draper. Sul tema smorzate, Sinner ha una mobilità superiore rispetto a Zverev. Il colpo da riproporre è quello di Peyton Stearns quando arriva a rete, quasi perde l’equilibrio, non sa bene cosa fare e tira fuori di un metro. I risvolti psicologici sono la cosa più interessante di oggi e come l’ambiente andrà a intaccarsi“.

PUNTATA TENNISMANIA SPECIALE ROMA