Vuelta España Femenina 2025: il percorso e le tappe ai raggi X. Ultima frazione decisiva per la vittoria finale
Dal 4 al 10 maggio 2025 verrà disputata la prima corsa a tappe del calendario ciclistico femminile, la Vuelta España Femenina. Sette sono le tappe che verranno affrontate, una in meno dell’edizione precedente che fu conquistata dall’olandese Demi Vollering. La corsa spagnola partirà da Barcellona e si concluderà dopo 640 chilometri totali ad Asturias. La […]

Dal 4 al 10 maggio 2025 verrà disputata la prima corsa a tappe del calendario ciclistico femminile, la Vuelta España Femenina. Sette sono le tappe che verranno affrontate, una in meno dell’edizione precedente che fu conquistata dall’olandese Demi Vollering. La corsa spagnola partirà da Barcellona e si concluderà dopo 640 chilometri totali ad Asturias.
La prima tappa presenta una cronometro a squadre di 8 chilometri che si disputerà proprio a Barcellona. Percorso totalmente pianeggiante che permetterà ai corridori di tenere velocità alte e distacchi brevi. La seconda frazione si aprirà a Molins de Rei e si concluderà dopo soli 99 chilometri a Sant Boi de Llobregat. Si inizia subito affrontando l’Alto de la Creu d’Aragall (10.5 km ad una pendenza media del 4,1%) e la successiva discesa tecnica di Gelida. Da questo momento in poi il percorso non presenta vere salite ma ci saranno strade tortuose e complicate da affrontare fino al rettilineo finale in leggera ascesa (800 metri ad una pendenza media del 3%).
La terza tappa è sicuramente quella più lunga della Vuelta con i suoi 132 chilometri ma è molto più lineare della precedente. La frazione partirà da Barbastro e dopo i primi chilometri di strade ondulate verrà affrontata la breve salita di Radiquero (4 km al 4% di pendenza media). La restante parte del percorso è tutta in lieve falsopiano che accompagnerà i corridori fino all’arrivo di Huesca. Discorso diverso per la quarta frazione che partirà da Pedrola e si concluderà dopo 111 chilometri a Borja. La prima vera tappa di montagna si apre con la scalata all’Alto del Moncayo, GPM di seconda categoria con 5 km ad una pendenza media del 6%. La lunga discesa porterà la carovana a Tarazona e dopo vari chilometri pianeggianti verrà affrontato Puerto de El Buste (4.5 km ad una pendenza media del 5,5%), ultima asperità a 12 chilometri dal traguardo.
Primo arrivo in salita quello dello della quinta tappa che nella prima parte non prevede GPM ma solo un lungo tratto in salita. La prima vera difficoltà è quella di Puerto del Collado (10 km ad una pendenza media del 3%) che anticipa il GPM di seconda categoria dell’Alto de Rozavientos (1.5 km al 12% di pendenza media). Da qui si scende verso Quintanar de la Sierra per affrontare una nuova salita di 12.2 chilometri al 6,1% che farà da preludio all’impennata finale verso il traguardo di Lagunas de Neila.
La sesta tappa non propone particolari difficoltà con soli tre strappi negli ultimi 22 chilometri, l’ultimo, quello del Portillo, posto a 4 chilometri dal traguardo di Baltànas. Frazione semplice ma allo stesso tempo insidiosa per le donne di classifica. Si chiude la Vuelta España Feminina con una tappa finale di 152 chilometri. Partenza in leggera salita e poi subito discesa che anticiperà un lungo tratto di falsopiano. Successivamente si affronta la prima asperità, l’Alto de la Colladona (5.7 km ad una pendenza media del 7,4%) che verrà seguito dall’Alto de Colladiella (7 km al 7,8% di pendenza media). La dura ascesa finale di Cotobello con i suoi 10 chilometri all’8,3% di pendenza media sarà decisiva per la tappa e soprattutto per la classifica finale.