F1 GP Miami | Ferrari quarta forza: Leclerc rassegnato, Hamilton insegue e Vasseur ammette i limiti
La Sprint Qualifying di Miami ha confermato una realtà che in Ferrari comincia a farsi preoccupante: la SF-25 resta lontana

La Sprint Qualifying di Miami ha confermato una realtà che in Ferrari comincia a farsi preoccupante: la SF-25 resta lontana dalle posizioni di vertice e, dietro al sorprendente exploit di Kimi Antonelli, alla sua prima pole in Formula 1 (anche se nella Sprint), la Rossa si deve accontentare di un modesto sesto posto con Charles Leclerc e del settimo con Lewis Hamilton. Una prestazione che lascia l’amaro in bocca, soprattutto per le parole del monegasco che, al termine della sessione, sembrano suonare come un primo segnale di rassegnazione.
“Non è la posizione che vogliamo, ma oggi non credo ci fosse modo di fare molto meglio di così, e la macchina è questa al momento – ha dichiarato Leclerc, gelido e lucido. Proverò ad avere una buona partenza nella gara Sprint di domani e poi vedremo cosa riusciremo a portare a casa. Non è stato un weekend facile fin qui: c’è ancora molto lavoro da fare”.
Parole che non lasciano spazio a illusioni: la Ferrari sembra aver già raggiunto il massimo su questa pista, quantomeno con l’assetto attuale, e l’obiettivo non può che essere limitare i danni in attesa della riapertura del parco chiuso dopo la Sprint Race.
Hamilton, dal canto suo, mantiene un tono più costruttivo: “Non siamo ancora dove vorremmo essere, ma per quanto mi riguarda ci sono stati segnali incoraggianti, soprattutto in SQ1, dove la macchina sembrava più reattiva – ha detto il sette volte campione del mondo. C’è ancora del lavoro da fare, ma siamo concentrati sull’ottimizzare l’assetto e continuare a cercare miglioramenti”.
La cronaca delle qualifiche racconta una Ferrari incapace di alzare l’asticella: nella fase decisiva, entrambi i piloti hanno puntato su un solo giro con gomma soft, come la maggior parte dei rivali. Leclerc ha fermato il cronometro in 1:26.808, sesto tempo a soli 71 millesimi dalla seconda fila, mentre Hamilton ha chiuso in 1:27.030. Margini ridotti, ma abbastanza per restare dietro a McLaren, Red Bull e soprattutto alla Mercedes di Antonelli, che ha stupito con un giro magistrale.
“Congratulazioni a Kimi per il suo gran giro: ha fatto un ottimo lavoro ed è stato nettamente il più veloce – ha ammesso il team principal Fred Vasseur. Dietro di lui la situazione è stata molto più combattuta e noi non siamo stati troppo lontani da chi ci partirà davanti. Ma quanto fatto oggi non è abbastanza, perché abbiamo faticato a mettere tutto insieme, ci sono stati alcuni errori e abbiamo avuto difficoltà con il bilanciamento vettura. E tutto questo si paga a caro prezzo nella Formula 1 odierna”.
La SF-25 sembra ancora soffrire nella messa a punto e soprattutto nella gestione delle gomme gomme soft in qualifica, e il rischio è che anche nella Sprint, unica occasione di long run prima del Gran Premio, le difficoltà emergano in modo ancora più evidente.
“Domani la gestione delle gomme e il degrado entreranno in gioco e potrebbe essere tutta un’altra storia”, ha provato a rassicurare Vasseur. Ma con una macchina che “è questa”, come dice Leclerc, la sensazione è che serva di più per invertire la rotta.