Pio La Torre, la denuncia del deputato Provenzano: “Vertici della Regione Siciliana assenti alla commemorazione”

“I vertici della Regione Siciliana, assenti alla commemorazione per Pio La Torre e Rosario Di Salvo, sono ancora in tempo a spegnere le polemiche. Si rechino qui, in via Vincenzo Li Mull, a rendere omaggio a chi è caduto sotto i colpi del terrorismo politico mafioso, perché si batteva per una Sicilia libera e giusta” […] L'articolo Pio La Torre, la denuncia del deputato Provenzano: “Vertici della Regione Siciliana assenti alla commemorazione” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 30, 2025 - 20:59
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Pio La Torre, la denuncia del deputato Provenzano: “Vertici della Regione Siciliana assenti alla commemorazione”

“I vertici della Regione Siciliana, assenti alla commemorazione per Pio La Torre e Rosario Di Salvo, sono ancora in tempo a spegnere le polemiche. Si rechino qui, in via Vincenzo Li Mull, a rendere omaggio a chi è caduto sotto i colpi del terrorismo politico mafioso, perché si batteva per una Sicilia libera e giusta” così il deputato democratico, Peppe Provenzano, componente della commissione antimafia che aggiunge: “Una politica senza memoria è una politica senza impegno”. Il parlamentare del Pci, ucciso dalla mafia il 30 aprile del 1982, fu il leader del movimento pacifista che portò quasi centomila persone a marciare a Comiso contro l’installazione dei Cruise.

Mercoledì mattina alla commemorazione per il 43° anniversario La Torre e il suo collaboratore e autista, Rosario Di Salvo, erano, secondo quanto riferisce l’Ansa, il vicesindaco Fabrizio Ferrandelli, il prefetto Massimo Mariani, il questore Maurizio Calvino, il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, l’ex presidente del Senato Piero Grasso, l’eurodeputato Leoluca Orlando ed il segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, “Oggi ricordiamo Pio La Torre e lo facciamo partendo dall’attualità del suo pensiero politico e delle sue battaglie – ha detto il segretario regionale del Pd, Anthony Barbagallo – che sono ancora oggi tremendamente attuali. Tre in particolare: la lotta alla mafia, il tema della pace e il al contrasto alle diseguaglianze. Lo sforzo della politica è quello di raccontare l’impegno di Pio La Torre alle giovani generazioni, agli studenti. Perché abbiamo bisogno di esempi da seguire in un tempo difficile come quello che stiamo vivendo”.

Non quindi il presidente Renato Schifani che ha diramato una nota che paradossalmente sottolinea anche l’importanza del ricordo: “Oggi, a quarantatré anni dall’uccisione di Pio La Torre, ricordiamo con profonda commozione un uomo che ha pagato con la vita il coraggio delle sue idee e il rigore del suo impegno civile contro la mafia. La sua intuizione, insieme a quella del generale Carlo Alberto dalla Chiesa, ha trovato piena espressione nella legge Rognoni-La Torre, che introdusse per la prima volta il reato di associazione mafiosa e, soprattutto, la possibilità di colpire i patrimoni illeciti accumulati dalle organizzazioni criminali. È una norma – prosegue – che ancora oggi rappresenta uno strumento fondamentale nella lotta alla criminalità organizzata, perché mira al cuore del potere mafioso: la ricchezza. Confiscarne i beni significa restituire risorse alla collettività e sottrarre linfa a un sistema di potere che si fonda sull’intimidazione e sulla corruzione. La memoria di Pio La Torre non è solo un dovere, ma una responsabilità verso le nuove generazioni, affinché sappiano che il cambiamento è possibile grazie al coraggio, alla coerenza e alla forza delle istituzioni democratiche. Il suo esempio continua a ispirarci nel nostro impegno quotidiano per una Sicilia libera dalla mafia”.

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