La spiegazione semplice dei 5 referendum dell’8 e 9 giugno 2025. Il fac-simile delle schede
I quesiti, cosa succede se si raggiunge il quorum e vince il sì, le motivazioni principali dei sostenitori dei referendum e di chi propone di astenersi o votare no

Roma, 17 maggio 2025 - L'8 e il 9 giugno gli italiani saranno chiamati a votare su cinque referendum abrogativi, quattro dei quali riguardano importanti aspetti della legislazione sul lavoro e uno è incentrato sui tempi per ottenere la cittadinanza. La validità di ciascun referendum dipende dal raggiungimento del quorum, ovvero la partecipazione al voto della maggioranza più uno degli aventi diritto. Ma cosa si vota esattamente?
Jobs Act - Scheda verde

Argomento: licenziamenti illegittimi e contratto a tutele crescenti (Jobs Act)
Cosa si vota: l'abrogazione del contratto a tutele crescenti introdotto dal Jobs Act, che prevede un'indennità economica (da 6 a 36 mensilità) in caso di licenziamento illegittimo, limitando la reintegrazione a casi specifici.
Se si raggiunge il quorum e vince il sì: si torna alla disciplina precedente (articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, come modificato dalla legge Fornero), con maggiori possibilità di reintegrazione nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo.
Gli argomenti di chi sostiene il sì: maggiore tutela per i lavoratori, reintegrazione come deterrente più efficace contro licenziamenti arbitrari, superamento della ‘monetizzazione’ del licenziamento.
Gli argomenti di chi sostiene in no o l’astensione: Mantenere la flessibilità per le imprese, prevedibilità dei costi di licenziamento, timore di un aumento del contenzioso e di un disincentivo alle assunzioni.
Il fac-simile della scheda verde
Licenziamenti - Scheda arancione

Argomento: indennità per licenziamenti nelle piccole imprese (fino a 15 dipendenti):
Cosa si vota: l'eliminazione del limite massimo di 6 mensilità per l'indennità dovuta in caso di licenziamento illegittimo nelle piccole imprese. Attualmente, l'indennità è calcolata in base all'anzianità di servizio, ma non può superare le 6 mensilità.
Se si raggiunge il quorum e vince il sì: il giudice ha piena discrezionalità nel determinare l'importo del risarcimento, basandosi su vari criteri.
Gli argomenti di chi sostiene il sì: eliminare disparità di trattamento rispetto ai lavoratori di aziende più grandi, garantire un risarcimento più equo e adeguato al danno subito.
Gli argomenti di chi sostiene in no o l’astensione: preoccupazione per la sostenibilità economica delle piccole imprese, rischio di richieste di risarcimento sproporzionate, aumento dell'incertezza e del contenzioso.
Il fac-simile della scheda arancione
Contratti a termine – Scheda grigia

Argomento: contratti a termine
Cosa si vota: la reintroduzione dell'obbligo generalizzato di indicare una "causale" (motivo specifico) per la stipulazione di qualsiasi contratto a tempo determinato, sin dal primo giorno. Attualmente, per i primi 12 mesi, la causale non è richiesta.
Se si raggiunge il quorum e vince il sì: il contratto a termine torna a essere un'eccezione da motivare puntualmente.
Gli argomenti di chi sostiene il sì: contrastare la precarietà, limitare l'abuso dei contratti a termine, incentivare assunzioni più stabili.
Gli argomenti di chi sostiene in no o l’astensione: mantenere la flessibilità per le imprese per rispondere a esigenze temporanee, timore di un freno all'occupazione e di un aumento della burocrazia.
Il fac-simile della scheda grigia
Appalti - Scheda rosso rubino

Argomento: responsabilità solidale negli appalti (sicurezza sul lavoro)
Cosa si vota: l'abrogazione della norma che esclude la responsabilità solidale del committente per infortuni o malattie professionali derivanti da "rischi specifici propri" dell'attività dell'impresa appaltatrice.
Se si raggiunge il quorum e vince il sì: Il committente tornerebbe ad essere pienamente responsabile in solido con l'appaltatore anche per questi rischi.
Gli argomenti di chi sostiene il sì: maggiore sicurezza sul lavoro, incentivo per i committenti a scegliere appaltatori più scrupolosi e a vigilare sulla sicurezza, allineamento con la responsabilità per retribuzioni e contributi.
Gli argomenti di chi sostiene in no o l’astensione: timore di paralizzare committenti e filiere produttive, onere sproporzionato per rischi non direttamente controllabili dal committente, preferenza per una più chiara delimitazione delle responsabilità.
Il fac-simile della scheda rosso rubino
Cittadinanza - Scheda gialla

Argomento: riduzione dei tempi per ottenere la cittadinanza
Cosa si vota: l’abrogazione del requisito di dieci anni di residenza legale per ottenere la cittadinanza
Se si raggiunge il quorum e vince il sì: il requisito standard di residenza legale per cittadini extracomunitari maggiorenni e stranieri maggiorenni adottati da cittadini italiani per chiedere la cittadinanza scende da 10 a 5 anni
Gli argomenti di chi sostiene il sì: migliore integrazione, facilitazione dell’inclusione di residenti di lungo periodo, avvicinarsi agli standard di altri grandi Paesi della Ue (in Germania e Francia bastano cinque anni per ottenere la cittadinanza), contrasto allo spopolamento, più sostegno al welfare
Gli argomenti di chi sostiene il no o l’astensione: timore di una "cittadinanza facile" se i tempi sono troppo brevi, preoccupazione per verifiche meno approfondite dei richiedenti, timori per una potenziale diluizione dell'identità culturale italiana.
Il fac-simile della scheda giallaIl deputato Magi fa irruzione alla Camera vestito da fantasma: espulso. Il video