Il diplomatico di Tel Aviv: "La Striscia è distrutta. I civili vadano altrove"

Eydar, ex ambasciatore in Italia: l’Europa li accolga "Le proteste anti-Hamas? Solo una messa in scena" .

Apr 3, 2025 - 06:50
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Il diplomatico di Tel Aviv: "La Striscia è distrutta. I civili vadano altrove"

Dror Eydar, ambasciatore di Israele in Italia dal 2019 al 2022, quando tutti pensavano che la guerra in Medio Oriente fosse finita, ecco che riesplode nella sua drammaticità. "Lo credeva solo chi non capiva il Medio Oriente e la ferocia con la quale i terroristi hanno agito il 7 ottobre. Se avessero potuto i terroristi avrebbero annientato Israele, avrebbero fatto la loro soluzione finale".

La guerra finirà? "La nostra priorità è distruggere il male assoluto, che è Hamas".

Nella Striscia vivono anche centinaia di migliaia di persone normali. Quale deve essere il loro destino? "Non c’è un ambiente umano dove farle abitare, è tutto distrutto, quindi è opportuno che loro vadano via da lì".

E dove? "Secondo l’Onu, a Gaza il 75 per cento degli abitanti sono profughi. Allora devono traslocare. Cinquantamila da una parte, 100mila da un’altra. Noi possiamo anche aiutare questi nuovi insediamenti con dei budget specifici in modo da creare buone condizioni di vita per i bambini e la gente normale".

In quali Paesi dovrebbero traslocare? "Al momento non posso dire dove, ma ci sono tanti Paesi, arabi e non arabi, pronti a prenderli. Anche l’Europa qualche anno fa ha assorbito due milioni di siriani. Qui parliamo di numeri molto inferiori".

Lei dipinge un quadro terribile della popolazione di Gaza. "Quando i nostri soldati sono andati là, spesso nelle case hanno trovato il libro di Hitler Mein Kampf tradotto in arabo".

Eppure in questi giorni a Gaza ci sono state rivolte anti-Hamas. "Sono episodi che non mi fanno molto effetto. Li ritengo poco più che delle recite. Vuol sapere una cosa? Anche durante il fascismo o il nazismo in Europa ci furono dei giusti che aiutarono gli ebrei. Dal 7 ottobre in poi a Gaza non c’è stato un episodio di qualcuno che abbia aiutato un ostaggio o un soldato".

In Italia hanno fatto molto discutere le parole di Giuseppe Conte contro Israele. "La critica di Conte non vale niente. Quelli che criticano Israele soffrono di pigrizia intellettuale. Per loro non c’è la realtà ma solo i loro pensieri. La realtà però non obbedisce alle loro aspirazioni. L’Europa è in pericolo, noi in Israele conosciamo i nostri nemici e per questo possiamo combatterli".

E loro invece? "Loro non vedono il pericolo, non vedono il cambiamento storico che stiamo vivendo. Siamo come l’Europa alla fine degli anni Trenta, con Hitler che attacca i Sudeti e loro non lo vedono. Noi combattiamo anche per Conte e i Cinquestelle. Siamo l’avamposto dell’Occidente. Attaccano noi e poi passeranno agli altri".