Empoli, ospedale sempre più vicino. Potenziata la diagnostica a domicilio
Regalati macchinari grazie alla Società Canottieri di Limite sull’Arno con il supporto della Fondazione Santa Maria Nuova

Empoli, 8 aprile 2025 – Quando sport fa rima con generosità. All’ospedale San Giuseppe di Empoli sono arrivati due ecografi e due elettrocardiografi portatili per la gestione domiciliare dei pazienti.
Un nuovo acquisto reso possibile grazie alla raccolta fondi lanciata dalla Società Canottieri di Limite sull’Arno per il progetto Girot - Gruppi di Intervento Rapido Ospedale Territorio. Hanno contribuito alla serata di beneficienza varie aziende di Capraia e Limite, (fondamentale il supporto della Fondazione Santa Maria Nuova) e tanti cittadini.
La consegna nella Sala dell’Orologio dell’ospedale. “Non è la prima volta che la Società Canottieri di Limite sull’Arno si prodiga per una donazione al nostro ospedale – ha detto la direttrice sanitaria Francesca Bellini –. Siamo contenti che quest’anno ci si sia indirizzati sul Girot, che esprime una concreta realizzazione della continuità dell’assistenza tra ospedale e territorio, rivolta alla fascia più fragile della popolazione, i nostri anziani”.
Alla cerimonia anche la direttrice del personale infermieristico Loriana Meini, il sindaco di Capraia e Limite Alessandro Giunti, il presidente della IVª Commissione Sanità della Regione Toscana Enrico Sostegni e Giancarlo Landini, presidente Fondazione Santa Maria Nuova. Il servizio Girot si è completato a Empoli dal 1° settembre 2024 con l’introduzione del geriatra all’interno dei pronto soccorso e la possibilità di prendere in carico i pazienti in attesa di ricovero e indirizzarli, di accordo con i care-giver, ad un ricovero domiciliare nel reparto ospedaliero per acuti, in Cure Intermedie oppure in Day Service.
Anche le Rsa attingono a questo stesso modello di presa in carico e di cura. Come ha spiegato il direttore della struttura complessa di geriatria Firenze-Empoli e del dipartimento di Medicina Multidimensionale Enrico Benvenuti. “La rete dei servizi integrati di cura per l’anziano sta mostrando una crescente attenzione al territorio, sia per merito di un cambiamento culturale sia per le innovazioni tecnologiche. Gli anziani fragili e disabili sono i maggiori beneficiari di sistemi di cura di prossimità e dei servizi di cura domiciliare. Abbiamo tarato servizi domiciliari in grado di dare risposta ai molteplici problemi di questa tipologia di pazienti”.
Ecco che il Girot ha portato nell’Empolese Valdelsa la possibilità di erogare cure ospedaliere da parte di un team multiprofessionale (medici geriatri ed internisti, infermieri di famiglia, fisioterapisti, dietisti ed assistenti sociali) in cogestione con i medici di medicina generale. A casa, le stesse cure che si farebbero in ospedale, supportati da una diagnostica strumentale ad hoc. Si curano prevalentemente broncopolmoniti, scompenso cardiaco, disturbi comportamentali nei pazienti affetti da demenza, e altre patologie. “In questi mesi – ha concluso il dottor Benvenuti – sono stati 586 i pazienti presi in carico, il 93 per cento dei quali è stato dimesso a domicilio con l’intervento del Girot territoriale (tempo medio di presa in carico di 6 giorni). Il servizio si sta aprendo anche alle segnalazioni dei medici di famiglia, per prevenire inutili invii al pronto soccorso”.