Formula 1 | Motori V10 dal 28/29, la FIA ammette le discussioni ma Audi non ci sta

La Formula 1 continua le sue discussioni a motori spenti. A Melbourne ci sono state le prime avvisaglie concrete in

Mar 25, 2025 - 18:43
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Formula 1 | Motori V10 dal 28/29, la FIA ammette le discussioni ma Audi non ci sta

La Formula 1 continua le sue discussioni a motori spenti. A Melbourne ci sono state le prime avvisaglie concrete in merito al malcontento di alcuni team sul regolamento 2026. Le power unit che vedremo dal prossimo anno saranno per metà termiche e per metà elettriche, con monoposto dotate di aerodinamica attiva e che cambia i “connotati” delle vetture a seconda del tratto di pista nelle quali si trovano. Un cambiamento talmente grande che pare non stia dando i frutti sperati al banco. Alcune squadre, con Ferrari e Red Bull su tutte, pare stiano spingendo affinché il regolamento 2026 venga di fatto cancellato, così da allungare le attuali normative fino al 2028 o, al più tardi, 2029, per poi introdurre i V10 aspirati con carburante totalmente eco-sostenibile.

Questa situazione, seppur condivisibile, non pare possa essere presa in considerazione, anche perché costruttori come Honda e soprattutto Audi stanno lavorando da tempo per introdurre queste power unit, e avrebbero chiaramente uno svantaggio nell’entrare in Formula 1 con i propulsori attuali. La casa tedesca ha fatto sapere che spingerà affinché il regolamento 2026 venga attuato. Nei giorni scorsi si è detto di come la FIA stesse studiando insieme ai team un compromesso, ovvero ridurre la durata delle prossime normative da cinque a tre anni, con l’arrivo nel 2029 di una nuova generazione di motori, presumibilmente gli aspirati con carburanti “green”. La Mercedes sarebbe contenta di questa soluzione, mentre Ferrari e Red Bull starebbero proprio cercando di allungare le attuali regole per poi passare direttamente ai V10.

La Federazione non si tira indietro, nel senso che si è parlato dell’argomento nel corso del weekend in Cina. Nikolas Tombazis, responsabile delle monoposto, ha così parlato ai giornalisti presenti a Shanghai.

“Penso che il modo più efficace per affrontare la questione sia porsi alcune domande fondamentali – ha detto il greco. Prima di tutto, dobbiamo chiederci se, tra tre o quattro anni, desideriamo adottare un tipo di motore diverso. Se la risposta è affermativa, sarà necessario valutare come gestire il periodo di transizione, anche se questa resta una questione secondaria rispetto alla decisione principale. È un dato di fatto che gli attuali motori siano troppo costosi, ed è proprio per questo motivo che il presidente Ben Sulayem ha espresso certi commenti”.

“Al momento, non esiste alcuna proposta concreta sul tavolo, ma è in corso una discussione. Il presidente ha risposto alla prima domanda cruciale, mentre la seconda viene analizzata dai vari interlocutori sulla base delle rispettive posizioni. L’obiettivo principale è trovare un equilibrio che tenga conto di tutti i fattori in gioco. Qualsiasi cambiamento, infatti, deve essere il frutto di un ampio consenso. Non imponiamo decisioni unilaterali né forziamo una linea specifica, ma cerchiamo di garantire un accordo condiviso”.