F1 – Minardi: “Ferrari, gli errori sono sinonimo di nervosismo”

In un’intervista a NewsF1.it, Gian Carlo Minardi ha offerto la sua interpretazione sulla figuraccia della Ferrari nel GP di Cina.

La Ferrari esce dal GP di Cina con le ossa rotte e una reputazione sporcata dalla doppia squalifica per due infrazioni tecniche differenti. La pista aveva già dato riscontri deludenti al Cavallino Rampante, che dopo una Sprint vincente ha chiuso la gara al quinto e sesto posto. Le modifiche tecniche apportate in vista della Qualifica non hanno permesso alla Rossa di fare lo step che invece hanno realizzato i principali avversari, soprattutto McLaren e Mercedes. Dopo la gara, poi, è arrivata la doccia fredda: prima, la squalifica di Charles Leclerc per aver chiuso con una vettura sottopeso, poi l’esclusione di Lewis Hamilton per un’eccessiva usura del pattino. Questa figuraccia ha sancito un inizio di stagione catastrofico per la Ferrari, che pare aver già compromesso la sua stagione. In un’intervista sul canale YouTube di NewsF1.it, Gian Carlo Minardi ha espresso il suo punto di vista sulle prime uscite della Rossa.

“Bisogna fare un’analisi serena e fredda.” – ha esordito Minardi – “Credo che la Cina sia una conseguenza di quanto assaporato in Australia, dove abbiamo visto problemi organizzativi e tanti errori strategici. Bisogna fare anche un’analisi tecnica: quello del peso è un errore macroscopico, dovuto a fattori come l’aver cambiato la strategia da due a una sosta, aumentando l’usura delle gomme e consumando più carburante. Evidentemente sono stati sbagliati dei calcoli, sinonimo di nervosismo e disorganizzazione.”

L’ex boss dell’omonima scuderia ha poi parlato della squalifica di Lewis Hamilton: “Il discorso del fondo è diverso: Hamilton ha fatto la Pole e vinto la Sprint, ma in Australia e Cina l’altezza da terra ha messo in crisi le vetture in Qualifica e nel Gran Premio, perché sono stati costretti ad alzare la macchina per salvare il salvabile. Hamilton si è trovato in difficoltà e ha proposto di lasciar passare Leclerc, che girava più veloce nonostante gli mancasse un pezzo di ala. Anche questo è un sinonimo del nervosismo della squadra, perché hanno cercato di andare oltre il limite per difendere un risultato negativo, che rispecchiava la Qualifica. Temo che il quinto e sesto tempo rispecchi il reale potenziale della vettura. […] C’è molto lavoro da fare, ma temo che dal lato tecnico la situazione non sia risolvibile in brevissimo tempo. Certe figure però sono negative per l’immagine della squadra.”

“E’ difficile dare un giudizio sulle prime gare di Hamilton.” – ha proseguito Minardi – “Certo è che un sette volte campione del mondo sfrutta ogni opportunità, come accaduto nella Sprint. […] Uno come Hamilton può portare grandi insegnamenti alla squadra, ma certamente non sarà contento di quello che è successo domenica. Probabilmente spingerà la squadra a fare dei cambiamenti, ma bisogna vedere se sono in grado di farli e in quanto tempo. Il tempo ci dirà se le sue prestazioni sono quelle di un pilota che può vincere il mondiale. ma è fuori discussione che la sua esperienza sia d’aiuto per venire fuori da questo enorme buco nero.”

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