Sul primo sentiero invernale del Tirolo, escursioni tra boschi e cime, all’insegna della sostenibilità

Non poteva che nascere qui, sull’altopiano di Seefeld, il primo sentiero escursionistico invernale a lunga distanza del Tirolo: 54 chilometri tra i boschi che nei tratti più aperti si spalancano su un anfiteatro di cime. Mondo alpino, selvaggio e rurale L’esteso pianoro, con i centri abitati di Seefeld in Tirol, Mösern, Leutasch, Reith e Scharnitz, L'articolo Sul primo sentiero invernale del Tirolo, escursioni tra boschi e cime, all’insegna della sostenibilità sembra essere il primo su Dove Viaggi.

Mar 31, 2025 - 06:37
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Sul primo sentiero invernale del Tirolo, escursioni tra boschi e cime, all’insegna della sostenibilità

Non poteva che nascere qui, sull’altopiano di Seefeld, il primo sentiero escursionistico invernale a lunga distanza del Tirolo: 54 chilometri tra i boschi che nei tratti più aperti si spalancano su un anfiteatro di cime.

slittini in legno sulle discese di Moos Tirolo Austria
Con gli slittini in legno sulle discese di Moos © Alessandro Capoccia

Mondo alpino, selvaggio e rurale

L’esteso pianoro, con i centri abitati di Seefeld in Tirol, Mösern, Leutasch, Reith e Scharnitz, si allarga per circa 300 chilometri quadrati, a 1.200 metri di quota, a ovest della città di Innsbruck, tra i monti del Wetterstein a nord e del Karwendel a est, ai confini del più ampio parco naturale dell’Austria, il Karwendel Naturepark.

Un unicum in una regione con un paesaggio modellato da più di 500 vette che superano i 3.000 metri e da oltre 600 ghiacciai. Fitto di boschi e prati, racchiude un mondo alpino ancora selvaggio e rurale, nonostante l’indubbio sviluppo turistico e la mondanità riservata di Seefeld.

Merito anche della strenua difesa dell’ambiente, dal 2020 guidata dagli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’Onu.

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Seefeld, destinazione sostenibile (per davvero)

Se una delle tendenze di viaggio più marcate del 2025 è la scelta consapevole di destinazioni più sostenibili, non c’è dubbio che Seefeld sia una meta da tenere in considerazione.

“Abbiamo deciso di essere sostenibili per davvero e di non limitarci ad apporre un timbro verde”, racconta Christian Wandl, vicepresidente dell’associazione turistica locale e presidente del Karwendel Naturepark. “Le misure adottate spaziano in vari ambiti, dalle soluzioni di mobilità innovative, con i mezzi pubblici gratuiti, al trasporto dei bagagli o a incentivi come lo sconto del cinque per cento sul prezzo della camera a chi arriva senz’auto. L’obiettivo è portare entro il 2030 almeno il 15 per cento degli ospiti a viaggiare in modo ecologico”.

La stazione più alta d’Europa

È facile arrivare qui in treno: Seefeld vanta la stazione ferroviaria dell’alta velocità più alta d’Europa, a cui si aggiunge una rete capillare di bus.

La colazione dell’altopiano

“Puntiamo anche alla promozione dei prodotti regionali”, aggiunge Wandl. “Grazie alla collaborazione con i contadini locali, al mattino 12 esercizi ricettivi servono la colazione dell’altopiano”. A maggio 2023 questo angolo del Tirolo è stato premiato con il marchio Ecolabel dell’Austria: è la prima destinazione turistica ad averlo ricevuto.

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Con le ciaspole sui pendii di Moos Tirolo Austria
Con le ciaspole sui pendii di Moos. L’area della Rauthhütte è ideale per escursioni con le racchette da neve e per chi si avvicina allo scialpinismo © Alessandro Capoccia

L’itinerario: 4 tappe in 4 giorni

“L’itinerario di 54 chilometri, suddiviso in quattro tappe da programmare in quattro giorni, è ben segnalato”, spiega la guida escursionistica Nicole Gschwendner. “Lo si percorre di solito in autonomia, grazie anche a istruzioni molto dettagliate e a un comodo servizio di trasporto dei bagagli. Non servono racchette da neve, bastano gli scarponcini, perché il tracciato viene pulito ogni giorno”.

Prenotabili da gennaio a metà marzo, dal lunedì al giovedì, le quattro tappe conducono attraverso la valle di Leutasch e l’area di conservazione del paesaggio di Wildmoos fino al rifugio Wettersteinhütte, nella valle Gaistal.

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Di rifugio in rifugio ascoltando il silenzio

“Il cammino di rifugio in rifugio nel paesaggio silenzioso della montagna porta alla contemplazione e al rispetto per la natura”, aggiunge la guida. “Aspetti oggi sempre più richiesti: per questo è nato il sentiero escursionistico”.

D’altronde, il successo degli itinerari a lunga distanza è confermato dai numeri, anche in Italia: secondo una recente ricerca di Terre di Mezzo Editore, i passaporti dei pellegrini, che vengono rilasciati lungo i cammini, nel 2023 sono cresciuti del 25 per cento rispetto al 2022.

Prima tappa

Il percorso inizia a Leutasch, con i primi 14 chilometri fino a Weidach. “Ma spingendosi al Katzenkopf la fatica è ricompensata dal panorama della valle di Leutasch e delle Alpi Calcaree Nordtirolesi”, suggerisce la guida, “e anche da una divertente discesa in slittino”.

Seconda tappa

I 16 chilometri del secondo giorno portano fino al lago Mösern attraverso le foreste e le brughiere della riserva naturale Wildmoos. Qui si impone una deviazione per la grande Campana della Pace, emblema di oltre dieci tonnellate di bronzo, alta più di due metri e mezzo.

Progettata dall’architetto tirolese Hubert Prachensky, fu realizzata nel 1997 per celebrare i 25 anni dell’Arge Alp, la Comunità di Lavoro delle Regioni alpine, e ancora oggi, alle 17, i suoi rintocchi echeggiano un messaggio di pace e collaborazione transnazionale. Anche il luogo è significativo: da qui lo sguardo vola sull’imponente paesaggio della valle dell’Inn, con Telfs, l’altopiano di Mieming e l’Hohe Munde, che giganteggia con i suoi 2.662 metri. Una vista che già nel 1498 aveva colpito il pittore Albrecht Dürer ed è raffigurata sullo sfondo di un suo famoso autoritratto, conservato a Madrid al museo del Prado.

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Terza tappa

Anche la terza tappa riserva sorprese: al Ropferstub’m le fronde imbiancate di abeti, pini, olmi e faggi fittamente intrecciati si spalancano nuovamente davanti all’Hohe Munde.

Il panorama premia pure la salita, a tratti impegnativa, verso la meta della sera, la Wettersteinhütte, a 1.717 metri di quota, raggiungibile solamente a piedi.

Quarta tappa

Più leggera la discesa del mattino seguente verso i prati innevati e i pianori della valle di Leutasch. Un’atmosfera rarefatta permea la conca che segue i monti del Wetterstein, punteggiata di frazioni con le case dalle facciate affrescate, tra cui spiccano il tetto ricurvo e il campanile a cipolla della chiesa di Santa Maddalena.

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Sci di fondo con vista sulle montagne del Wetterstein
Sci di fondo con vista sulle montagne del Wetterstein © Alessandro Capoccia

Un altopiano a tutto fondo

Sull’altopiano si snodano altri 142 chilometri di sentieri escursionistici invernali, puliti e segnalati, e 35 chilometri per le ciaspole. Non solo. Grazie alle nevicate abbondanti, le maggiori in tutto il Tirolo, questa porzione d’Austria è una calamita per gli appassionati di fondo.

Ben 245 chilometri di piste collegano d’inverno i cinque paesi dell’altopiano e non stupisce che qui si siano tenute le gare delle discipline nordiche durante i Giochi olimpici invernali del 1964 e del 1976, seguiti nel 2019 dai Campionati mondiali di sci nordico.

I percorsi, adatti sia allo skating sia alla tecnica classica, sono preparati ogni giorno e ben collegati dai mezzi pubblici. I più esperti si danno appuntamento per gli impegnativi 60 chilometri del Kaiser Max Runde, anello che include paesaggi e villaggi diversi. Dalla Seekirchl, la chiesetta del Seicento a pianta ottagonale, simbolo di Seefeld, partono piste più facili, dove si fa lezione ai principianti.

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Pionieri dello snowfarming

L’altopiano è stato anche pioniere dello snowfarming, il metodo ecologico con cui si immagazzina la neve rimasta a fine stagione per riutilizzarla al principio di quella successiva, isolando il manto con una coltre di trucioli e plastica, senza l’uso di agenti chimici né dispendio energetico. Così si può già filare sulle lamine a inizio novembre su un anello di due chilometri e mezzo.

centro storico di Seefeld con il campanile della chiesa gotica di St. Oswald Tirolo Austria
Il centro storico di Seefeld, con il campanile della chiesa gotica di St. Oswald © Alessandro Capoccia

Cosa fare a Seefeld

Lasciati gli sci, bastano pochi passi per raggiungere il centro di Seefeld, sofisticata località dalla mondanità non esibita, che orgogliosamente conserva l’aria di paese di montagna.

Fa bella mostra di sé la chiesa gotica di St. Oswald, circondata dall’area pedonale, la prima in Tirolo, con le case dalle facciate affrescate e dai balconi in legno e hotel 5 stelle non invadenti.

Come i lussuosi Hotel Klosterbräu, ricavato in un monastero del XVI secolo e, più discosto, l’Alpin Resort Sacher, elegante succursale del famoso albergo viennese.

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Con le ciaspole sui pendii di Moos Tirolo Austria
Con le ciaspole sui pendii di Moos. L’area della Rauthhütte è ideale per escursioni con le racchette da neve e per chi si avvicina allo scialpinismo © Alessandro Capoccia

Scialpino, ciaspole e slittino nella Rauthhütte

Che questo altopiano sia antesignano nella sostenibilità è indicato pure dall’area della Rauthhütte, all’estremità orientale del massiccio del Mieminger, dove le strutture di uno skilift non più funzionante sono state rimosse già nel 2008.

Oggi è una palestra per chi si avvicina allo scialpinismo e un punto di partenza per escursioni con le ciaspole, benedette dalla suggestiva vista sulla valle di Leutasch, i monti del Wetterstein, il Karwendel, lo Zugspitze e le Alpi della Zillertal.

Al posto della vecchia pista ora si snoda un impegnativo tracciato naturale da slittino con tre chilometri di tornanti e paraboliche. Del resto, qui sono appena 26 i chilometri dedicati allo sci alpino.

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Campioni di neve a Seefeld

Eppure le nevi di Seefeld sono entrate nella storia della discesa con Toni Seelos (1911–2006), quattro volte campione del mondo negli anni Trenta del secolo scorso, a cui si deve la rivoluzionaria invenzione della curva a sci paralleli nello slalom.

E salendo con la funicolare della Rosshütte ai 2.060 metri del Seefelder Joch si gode della vista del Seefelder Spitze (2.221 metri), la vetta simbolo del borgo, e dei monti del Karwendel.

Verena Hiltpolt istruttrice di forest bathing
Verena Hiltpolt, istruttrice di forest bathing, pratica di origine giapponese © Alessandro Capoccia

Forest bathing, camminata consapevolem yoga, meditazione…

“I fitti boschi di conifere sono ideali anche per la pratica giapponese dello shinrin-yoku, spesso conosciuta come forest bathing”, racconta la nature coach Verena Hiltpolt. Un metodo che in Italia si è guadagnato l’attenzione di Cai e Cnr, con un anno e mezzo di ricerca congiunta che ha portato alle conferme scientifiche raccolte nel testo Terapia forestale (a cura di Francesco Meneguzzo e Federica Zabini, Cnr Edizioni).

“Secondo gli studiosi, pochi minuti tra gli alberi aumentano i valori delle onde cerebrali alfa e beta, quelle del rilassamento e della capacità di attenzione”, spiega Hiltpolt. “Se poi si uniscono camminata consapevole, meditazione, yoga, ecco che si possono attenuare i sintomi di ipertensione arteriosa, ansia, stress, depressione. Bastano pochi gesti consapevoli, come inspirare profondamente, toccare e abbracciare la corteccia di un albero, ascoltare il fruscio dei rami, sentire il profumo dei pini, per staccare la spina”.

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Bovini scozzesi alla fattoria Zottlhof
Bovini scozzesi alla fattoria Zottlhof © Alessandro Capoccia

Picnic con le ciaspole

È intonsa anche la neve che si tocca salendo con le ciaspole al picnic organizzato dalla Fattoria Zottlhof, dove si allevano gli Highlander, bovini scozzesi dal pelo lungo. Dopo la visita alla stalla, la scampagnata invernale porta alla terrazza in legno ai margini del bosco davanti ai prati imbiancati di Moos.

“Il picnic prevede specialità della fattoria come i Kaminwurzen, le salsicce della casa, le gelatine e i liquori fatti con erbe raccolte a mano, acquistabili pure nello spaccio del maso”, spiega la proprietaria Regina Wolf.

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filetto di salmone con patate locali
Il filetto di salmone con patate locali, uno dei piatti proposti al Der Max, il ristorante dell’Alpin Resort Sacher, premiato con 2 cappelli dalla guida Gault&Millau © Alessandro Capoccia

Patate d’alta quota

L’attenzione all’agricoltura è sentita in tutto l’altopiano. Dal 2021 la linea di prodotti locali Echtes Plateauprodukt è disponibile negli uffici informazioni e in alcuni alberghi della zona per promuovere la territorialità, sostenere gli agricoltori e ridurre l’impatto del trasporto.

“Insieme a un piccolo gruppo abbiamo voluto andare oltre, con progetti di economia circolare e pratiche agricole sostenibili”, racconta il giovane chef Walter Schweigl, che nella locanda di famiglia Gasthaus zur Brücke unisce la cucina all’agricoltura innovativa. “La scelta del gruppo è caduta sulle patate d’alta quota, in varietà resistenti come le Blau Anneliese, Heiderot, Violetta. E nei campi vicino alla locanda coltiviamo anche cereali antichi come il grano Binkel”.

Si tratta di una specie tipica delle Alpi, inserita da Slow Food nell’Arca del Gusto. Già, perché lassù, a una ventina di chilometri da Innsbruck, un mondo bianco ospita cibo genuino e neve davvero alternativa.

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picnic in terrazza durante una ciaspolata tra i prati innevati di Moos Austria
Picnic in terrazza durante una ciaspolata tra i prati innevati di Moos © Alessadnro Capoccia

Come arrivare a Seefeld

In auto: A22 fino al Brennero, poi A13 fino a Innsbruck e A12 fino all’uscita 87-Kematen, quindi B177 verso Seefeld.
In treno: ÖBB e DB collegano Venezia, Bologna, Verona, Trento e Bolzano a Innsbruck con più corse giornaliere. Poi treno locale,  con due corse all’ora.

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