F1 GP Miami | Ferrari, Vasseur: “Il nostro passo era paragonabile a Mercedes e Red Bull”
La prova della Ferrari a Miami è stata indecente. La Scuderia di Maranello ha fatto una bruttissima figura in mondovisione,

La prova della Ferrari a Miami è stata indecente. La Scuderia di Maranello ha fatto una bruttissima figura in mondovisione, per l’ennesima volta, con i suoi piloti volti a litigare col muretto per chi dovesse stare davanti, per un settimo e ottavo posto. La situazione pare sfuggire di mano, e anche Frederic Vasseur, team principal della Rossa, sembra aver perso un po’ la bussola, continuando a insistere sull’ottimizzazione di questa vettura e minimizzare gli aggiornamenti che, evidentemente, sono necessari.
“Penso che la McLaren fosse su un altro pianeta, erano 30 secondi davanti a tutti – ha detto il francese. Max ha spinto all’inizio per restare con loro ma ha rovinato le gomme. Credo che il nostro passo fosse paragonabile a Mercedes e Red Bull, ma la McLaren era imprendibile. Non ho la sensazione che abbiamo trovato il miglior bilanciamento possibile per tutto il weekend. Ieri abbiamo faticato tanto con la nuova mescola, e per la prima volta in due anni abbiamo fatto il nostro miglior giro in qualifica con gomme usate. Dobbiamo lavorare per sistemare i problemi, ma è evidente quanto fossimo molto lontani oggi dai leader”.
“Gestione piloti? Penso che abbiamo preso la decisione giusta: Lewis aveva una gomma più morbida di Charles e abbiamo fatto lo scambio di posizioni per provare a prendere Antonelli, seguendo il regolamento interno. Poi, appena abbiamo capito che non ci riuscivamo, abbiamo rifatto lo scambio. Non è mai semplice chiedere ai piloti di cedere posizioni, ma hanno obbedito. Siamo stati gli unici a chiedere una cosa del genere ai nostri piloti oggi, ma era la decisione migliore in quel momento per provare a riprendere Antonelli”.
“Ci saranno aggiornamenti, ma non è solo una questione di update: dobbiamo trovare il miglior compromesso con questa macchina. C’è un piccolo passo previsto per Imola, poi un altro a Barcellona, ma la cosa più importante è mettere tutto insieme nel modo migliore. Noi fatichiamo tanto nelle curve a bassa velocità, e a Imola si sfruttano di più i cordoli, ma qui è stata soprattutto una questione di gestione delle gomme e di riuscire a sfruttarle al meglio, più che delle caratteristiche della vettura. In altre occasioni riusciamo a estrarre molto più potenziale dalle gomme, ed è lì che arriva la prestazione”.