Estate 2025 in musica: i prezzi degli abbonamenti ai festival più cari anche del 50%

La stagione dei grandi eventi musicali  e concerti dell’estate italiana in arrivo si preannuncia vivace non solo per l’offerta artistica, ma anche per l’andamento dei prezzi. A monitorare la situazione è stata Maiora Solutions, realtà specializzata nell’applicazione dell’intelligenza artificiale e nell’analisi dinamica dei prezzi, che ha studiato le variazioni dei costi degli abbonamenti “early bird” […] L'articolo Estate 2025 in musica: i prezzi degli abbonamenti ai festival più cari anche del 50% proviene da Economy Magazine.

Mag 16, 2025 - 13:48
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Estate 2025 in musica: i prezzi degli abbonamenti ai festival più cari anche del 50%

La stagione dei grandi eventi musicali  e concerti dell’estate italiana in arrivo si preannuncia vivace non solo per l’offerta artistica, ma anche per l’andamento dei prezzi. A monitorare la situazione è stata Maiora Solutions, realtà specializzata nell’applicazione dell’intelligenza artificiale e nell’analisi dinamica dei prezzi, che ha studiato le variazioni dei costi degli abbonamenti “early bird” di dieci tra i principali festival italiani, in un periodo compreso tra dicembre 2024 e maggio 2025.

La società ha utilizzato strumenti avanzati di data analytics e modelli predittivi per valutare come si sono evoluti i prezzi nei mesi di prevendita. Il quadro che emerge evidenzia incrementi anche rilevanti, con punte del +50% nel caso del Polifonic, rassegna dedicata alla musica elettronica in programma in Valle d’Itria, Puglia, dal 23 al 27 luglio.

Le kermesse sotto la lente

Nel dettaglio, l’analisi ha preso in considerazione i seguenti appuntamenti, ordinati per data:

  • Mi Ami, Milano (22-24 maggio)

  • Nameless, Lago di Como (31 maggio – 2 giugno)

  • Apolide, Ivrea (20-22 giugno)

  • La Prima Estate, Lido di Camaiore (20-22 e 28-29 giugno)

  • L’Umbria che Spacca, Perugia (2-6 luglio)

  • Polifonic, Valle d’Itria (23-27 luglio)

  • Ypsigrock, Castelbuono (7-10 agosto)

  • Red Valley, Olbia (13-16 agosto)

  • Color Fest, Lamezia Terme (14-16 agosto)

  • C2C – Club to Club, Torino (30 ottobre – 2 novembre)

A fronte di un incremento medio significativo, alcuni eventi si distinguono per variazioni minime: è il caso di Ypsigrock e C2C, che hanno segnato un rincaro del 9%, con i prezzi passati rispettivamente da 115 a 126 euro e da 89 a 97 euro.

Decisamente più marcati gli aumenti per altri festival. Oltre al già citato Polifonic, il Mi Ami ha registrato un +43%, con i ticket in prevendita saliti da 80,5 a 115 euro. Incremento rilevante anche per il Color Fest, dove il prezzo dell’abbonamento è passato da 79 a 104 euro (+31%).

Tra gli altri:

  • Red Valley: da 126 a 149 euro (+18%)

  • Nameless: da 129 a 149 euro (+15,5%)

  • La Prima Estate: da 130,5 a 149 euro (+15%)

Solo l’Apolide ha mantenuto stabile il proprio costo d’ingresso (69 euro), mentre L’Umbria che Spacca non prevede formule di abbonamento multi-day.

Una strategia (scientifica) di gestione dei prezzi

“Gli aumenti in prevendita erano attesi – spiega Andrea Torassa, co-fondatore di Maiora Solutions – ma ciò che conta è comprendere come la gestione scientifica dei prezzi, basata sull’analisi della domanda e sulle previsioni di vendita, possa portare benefici sia agli organizzatori che al pubblico più fidelizzato”.

In quest’ottica, la capacità di adattare tempestivamente le tariffe alle dinamiche di mercato rappresenta un vantaggio competitivo per i promoter, che possono ottimizzare i ricavi senza penalizzare la trasparenza verso i fan. Secondo Maiora Solutions, l’adozione di strumenti predittivi di revenue management è ormai cruciale per rendere sostenibile l’economia dei festival musicali italiani.


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