Dividendi 19 maggio 2025: da Intesa Sanpaolo a Eni e Generali, arriva il D-Day. 15 miliardi di cedole e rendimenti alle stelle
Arriva il dividend day, con 23 big del Ftse Mib e molte altre società che staccheranno la cedola. Elevati i rendimenti. Ecco la guida completa ai dividendi del 19 maggio L'articolo Dividendi 19 maggio 2025: da Intesa Sanpaolo a Eni e Generali, arriva il D-Day. 15 miliardi di cedole e rendimenti alle stelle proviene da FIRSTonline.


Ci siamo. Dopo l’antipasto di aprile è arrivato il momento di gustarsi il primo piatto. Anzi, l’intero menù. Il 19 maggio a Piazza Affari è il cosiddetto Dividend Day, un giorno in cui moltissime società quotate staccheranno la loro cedola. Tradotto: in un solo giorno saranno distribuiti oltre 15 miliardi di dividendi che poi saranno messi in pagamento due giorni dopo, il 21 maggio. Dalle grandi banche protagoniste (e non, come Intesa Sanpaolo) del risiko bancario alle big energetiche, dai colossi assicurativi alle maison del lusso, il menù è ricco e vario: ce ne sarà davvero per tutti i gusti, con rendimenti che sfiorano o addirittura superano la doppia cifra.
Dividendi 2025: a Piazza Affari 41 miliardi di cedole nel 2025
La stagione dei dividendi 2025 si conferma più che generosa. Facendo un calcolo complessivo che tiene conto degli acconti di novembre, delle cedole staccate ad aprile e di quelle che verranno erogate nelle prossime settimane, quest’anno alla Borsa di Milano verranno distribuiti 41,1 miliardi di dividendi sugli utili del 2024, con un aumento del 13% rispetto al 2024. Nel 2026 si dovrebbe poi salire ulteriormente, arrivando a quasi 44 miliardi di euro, il 7% in più.
Un contributo importante all’incremento del totale delle cedole pagate arriva dalle banche: Unicredit, che tra l’acconto di novembre e il saldo del 22 aprile nel 2025 ha distribuito 3,7 miliardi, Intesa Sanpaolo, che quest’anno erogherà oltre 6 miliardi di cedole, circa 650 milioni in più del 2024, e Banco Bpm, che dà ai propri soci 1,53 miliardi di euro in dividendi, quasi il doppio del 2024.
“Da sole, le prime dieci società italiane quotate distribuiscono 27,4 miliardi di euro in dividendi, il 66,6% dell’ammontare complessivo. Delle magnifiche dieci, il 45% arriva dalle banche”, sottolinea WebSim.
Dividendi 2025: salgono anche i rendimenti, ecco la classifica
A salire non sono solo gli importi, singoli e complessivi, ma anche i rendimenti. Secondo i calcoli di Intermonte, nel 2025 il dividend yield medio di Piazza Affari arriva al 4,8% con stime in crescita al 5,2% per il prossimo anno. Un aumento considerevole se si tiene conto anche del fatto che la Bce sta tagliando i tassi d’interesse, una dinamica che incide sulla redditività delle banche.
Considerando anche che i rialzi delle ultime settimane hanno leggermente assottigliato gli yield, quest’anno sul Ftse Mib la regina dei rendimenti è Monte dei Paschi, con un bel 10,64%. Seguono: Banco Bpm (9,85%), Bper (7,6%), Saipem (7,5%) Eni (7,4%) e Intesa Sanpaolo (6,9%). Ma occasioni interessanti si trovano anche fuori dal listino principale. Qualche esempio? Banca Ifis distribuirà un dividendo 2025 di 2,12 euro per azione, di cui 1,2 euro già versati a novembre 2024 a titolo di acconto. Il saldo della cedola, pari a 0,92 euro, sarà staccato lunedì 19 maggio 2025. Complessivamente lo yield ammonta al 9%. E che dire di Piaggio? Il saldo della cedola è di 0,04 euro per azione, l’importo complessivo è di 0,155 euro, il rendimento dell’8,5%.
Dividendi 19 maggio 2025: ecco le banche, arriva Intesa Sanpaolo
Come detto, a trainare l’incremento delle cedole del 2025 saranno soprattutto le banche. Tra quelle che staccheranno la cedola il 19 c’è la più grande di tutte: Intesa Sanpaolo che distribuirà un saldo di 0,171 euro su un dividendo complessivo di 0,341 euro per azione. Prendendo come riferimento il prezzo medio delle azioni nel 2024, il dividend yield è pari al 9,8%, se invece si considerano gli ultimi corsi di Borsa (il titolo guadagna quasi il 28% da inizio anno) si scende al 6,9%.
Tra le big scendono in campo il 19 maggio anche tutte le protagoniste del risiko bancario, Unicredit esclusa: Mps, con un dividendo pari a 86 centesimi per azione (erano 25 centesimi nel 2024), Banco Bpm con una cedola pari a 1 euro per azione (lunedì staccherà un saldo di 60 centesimi), Pop Sondrio (80 centesimi), Bper (60 centesimi). E ancora: ci sono anche Mediobanca (56 centesimi) e Banca Generali, il cui cda ha deliberato un dividendo 2025 di 2,8 euro per azione, con un payout degli utili 2024 pari al 77%, per un ammontare complessivo di 251,2 milioni di euro. La cedola sarà staccata in due tranche: la prima parte di 2,15 euro sarà assegnata lunedì 19 maggio 2025, mentre il saldo di 0,65 euro sarà distribuito il 23 febbraio 2026.
Dividendi 19 maggio 2025: Generali, Unipol e il risparmio gestito
Dai colossi bancari a quelli assicurativi. Il 19 maggio anche Generali e Unipol staccano la cedola. La prima ha fissato a 1,43 euro per azione l’ammontare del dividendo 2025, la seconda invece distribuirà 85 centesimi per azione.
Occasioni interessanti arriveranno anche dal risparmio gestito, con Azimut che distribuirà un dividendo di 1,75 euro per azione il cui rendimento supera il 6%, Finecobank (74 centesimi per azione) e, fuori dal Ftse Mib, Anima che lunedì staccherà una cedola di 45 centesimi per azione con un dividend yield del 7,1%.
Tornano le cedole di Saipem e Nexi
Sul Ftse Mib, l’unica blue chip a non distribuire un dividendo sarà Telecom Italia, mentre nel 2025 tornano a staccare la cedola Nexi e Saipem. La società di pagamenti digitali, tornata all’utile nel 2024, distribuirà una cedola di 25 centesimi per azione, per un ammontare complessivo di 300 milioni. Il colosso petrolifero invece garantirà ai soci un dividendo di 17 centesimi per ogni azione ordinaria e di 5 euro per le risparmio.
Pioggia di dividendi dagli energetici: riflettori su Eni
Tra i petroliferi spicca soprattutto Eni che lunedì 19 maggio distribuirà la quarta tranche da 25 centesimi per azione di una cedola complessiva pari a 1 euro. Le tre tranche precedenti sono state pagate a settembre e novembre 2024 e a marzo 2025. Il dividend yield complessivo è del 7,4%, quello dell’ultima tranche dell’1,8%. Nel settore a distribuire c’è anche Tenaris che, dopo l’acconto di 0,27 dollari pagato a novembre, eroga un saldo di 0,56 dollari per azione.
Passando dal petrolio alle utilities sono da segnalare le cedole di A2a (0,1 euro) e Italgas (0,407 euro).
D-Day: le altre società che staccano la cedola il 19 maggio
Al D-Day del 19 maggio partecipano anche il lusso con Moncler (1,3 euro) e Brunello Cucinelli (0,94 euro), il comparto salute con Amplifon (0,29%) e Recordati (saldo di 0,67 euro) e le infrastrutture con Buzzi (0,7 euro), Inwit (0,5156 euro) e Interpump (0,33 euro).
Fuori dal Ftse Mib, oltre a quelli già segnalati, sono da mettere in luce inoltre i dividendi di:
- Ala: dividendo di 0,75 euro per azione
- Mondadori Editore: dividendo di 0,07 euro per azione
- Brembo: dividendo di 0,3 euro per azione
- Caltagirone Editore: dividendo di 0,04 euro per azione
- Caltagirone: dividendo di 0,27 euro per azione
- Cellularline: dividendo di 0,093 euro per azione
- Credem: dividendo di 0,75 euro per azione
- Cementir Holding: dividendo di 0,28 euro per azione
- Comer Industries: dividendo di 0,8 euro per azione