Quanto guadagnano gli YouTubers? E quanto si guadagna per visualizzazione?

Scopri quanto guadagnano gli YouTubers e quanto si guadagna per visualizzazione. Ecco i numeri reali della piattaforma YouTube L'articolo Quanto guadagnano gli YouTubers? E quanto si guadagna per visualizzazione? proviene da Scenari Economici.

Mag 8, 2025 - 11:21
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Quanto guadagnano gli YouTubers? E quanto si guadagna per visualizzazione?
Youtube

Ti è mai capitato di guardare un video su YouTube e di chiederti: “Ma quanto guadagnano gli YouTubers?” Se sì, sappi che non sei l’unico, anzi….. In realtà una delle domande più frequenti sul mondo dei creator digitali è proprio questa: quanto guadagnano gli YouTubers? E, soprattutto, quanto si guadagna per visualizzazione?

La piattaforma di YouTube è diventata nel tempo un vero motore di business. Non si tratta solo di giovani armati di una videocamera, di tante idee e tanta tanta voglia di fare, ma di veri e propri “imprenditori digitali” in grado di generare milioni di euro (o dollari) ogni anno. Ma attenzione: per arrivarci, il percorso non è né semplice né garantito. Anzi, è pieno di ostacoli, algoritmi, numeri e soprattutto tanta pazienza.

In questo articolo ti accompagnerò alla scoperta di come gira davvero il mondo di YouTube: parleremo di come si guadagna, cosa c’è dietro le visualizzazioni, quali sono i numeri più realistici per chi crea contenuti e cosa significa, nella pratica, arrivare a un milione di iscritti.

Ti racconterò tutto, senza filtri. E alla fine capirai se questo mondo fa per te… o se è meglio continuare a usarlo solo come spettatore.

I primi soldi da YouTube, quando iniziano ad arrivare?

La risposta, per quanto possa suonare dura, è semplice: quasi nulla. I primi mesi ( o anni), per alcuni sono un vero e proprio banco di prova. Non esiste uno stipendio fisso, né qualcuno che ti paga solo per aver caricato un video. Puoi impegnarti giorno e notte, pubblicare regolarmente, curare ogni dettaglio… e comunque non vedere un centesimo. È una fase in cui la motivazione deve venire da dentro, perché le gratificazioni economiche tardano ad arrivare. In poche parole….si lavora gratis, ma non per sempre.

Per iniziare a guadagnare davvero su YouTube, devi prima sbloccare l’accesso al Programma Partner. E per farlo servono due obiettivi ben precisi: almeno 1000 iscritti al canale e 4000 ore di visualizzazione accumulate nell’arco degli ultimi dodici mesi. Due numeri che sulla carta sembrano semplici, ma nella realtà possono richiedere tempo, strategia e tanta, tantissima costanza.

È qui che molti si scoraggiano. Ma non preoccuparti, se sei determinato ad avviare sul serio il tuo percorso su YouTube, con un poco di pazienza e contenuti di qualità, è solo una questione di tempo prima che riusciate a monetizzare il canale.

Quanto si guadagna per visualizzazione?

Una volta superata quella fatidica soglia, si entra nel “club” dei monetizzati. Ma attenzione: da lì in poi, il discorso si fa ancora più interessante… e complicato. Perché quanto si guadagna per visualizzazione non è un dato fisso, anzi, è estremamente variabile. Cambia in base a moltissimi fattori:

  • la nicchia del canale: ad esempio, i contenuti finanziari rendono di più rispetto ai vlog personali
  • il paese da cui proviene il pubblico: un utente italiano vale meno, in media, di uno statunitense
  •   la stagione: durante il periodo natalizio, il CPM schizza alle stelle
  •   il tipo di pubblico
  •   il formato degli annunci mostrati nei tuoi video.

In generale, possiamo dire che il guadagno medio per ogni 1000 visualizzazioni – il famoso CPM, cioè “costo per mille impressioni” – oscilla tra 0,25€ e 4€, ma può andare anche molto oltre, nei casi più fortunati. Tuttavia, non bisogna mai dimenticare che si tratta di una media. E che dietro quei numeri ci sono tante variabili che ogni YouTuber impara a conoscere col tempo, testando, analizzando e migliorando costantemente i propri contenuti.

La verità? Guadagnare su YouTube è possibile, ma non è mai frutto del caso. È il risultato di una strategia solida, di tanto lavoro e di una buona dose di pazienza.

Quanto guadagnano gli Youtubers?

Quanto guadagnano gli YouTubers? Facciamo un po’ di conti, senza esagerare. Immagina di avere un canale che fa 100.000 visualizzazioni al mese. Se il tuo CPM medio è di 1,50 €, significa che ogni mese puoi portarti a casa circa 150 euro. Non male, vero? Ma… è davvero poco se consideri le ore di lavoro dietro ogni video. La vera svolta arriva quando cominci a parlare di milione di visualizzazioni.

Eh sì, perché quando i numeri salgono, anche le entrate iniziano a diventare interessanti. Se raggiungi 1 milione di visualizzazioni al mese, con un CPM di 2 euro, puoi arrivare a 2000 euro mensili solo da pubblicità. E lì comincia a diventare qualcosa di più serio.

E non serve nemmeno arrivare a cifre astronomiche: ci sono YouTubers italiani che con 500.000 visualizzazioni al mese e una community molto fidelizzata riescono a fare 1000/1500 euro al mese in modo costante.

Ma attenzione: non tutte le visualizzazioni vengono pagate. Ad esempio, se un utente usa AdBlock, se l’annuncio non parte, o se il video viene guardato da Paesi in cui gli inserzionisti pagano poco, il tuo guadagno crolla. Ecco perché è così importante capire quanto si guadagna per visualizzazione caso per caso..

Se sei curioso di scoprire quanto guadagna uno YouTuber, nessun problema, puoi anche usare un calcolatore di denaro YouTube. Ci sono diversi strumenti online, come questo strumento di Lenostube, con il quale potrai calcolare rapidamente le entrate di un canale o di un video in base semplicemente inserendo il link.

Creators Italiano vs resto del mondo: cosa cambia nei guadagni?

Una delle cose meno note ma più importanti quando si parla di quanto guadagnano gli YouTubers è il Paese da cui provengono le visualizzazioni. In Italia, i guadagni per mille visualizzazioni (CPM) tendono a essere più bassi rispetto a quelli di altri Paesi come gli Stati Uniti, il Canada o la Germania. Non è una regola fissa, ma è una differenza che chi lavora su YouTube nota subito. E non è un dettaglio da poco, perché può letteralmente cambiare le carte in tavola.

Detto in parole semplici: a parità di numeri, uno YouTuber americano può arrivare a incassare il doppio, se non il triplo, rispetto a un creator italiano. Un video che in Italia frutta intorno ai 1000 euro, negli Stati Uniti potrebbe generare anche 3000 euro, proprio per via del valore pubblicitario più alto. Questo accade perché gli inserzionisti americani (così come quelli di altri Paesi con economie forti) sono disposti a pagare di più per raggiungere il loro pubblico. Più soldi investiti in pubblicità, più entrate per chi crea i contenuti.

Questo non significa che da noi sia tutto da buttare, anzi. Abbiamo una community attiva, creativa, e un pubblico affezionato. Ma è utile saperlo, perché spiega tante differenze nei guadagni tra canali simili. Per farti un’idea più concreta: in Italia, con un milione di visualizzazioni, si può arrivare a guadagnare tra i 1500 e i 2000 euro. Negli USA, per lo stesso numero di view, si può tranquillamente superare quota 5000.

Ed è anche per questo che chi riesce a creare contenuti in inglese o riesce ad attrarre un pubblico internazionale parte con un bel vantaggio. Non è facile, è per farlo serve:

  • una buona padronanza della lingua
  • una cultura diversa da comprendere
  • narrazione più universale, che vada oltre i riferimenti locali.

Ma il potenziale economico è decisamente più alto. E questo spinge molti creator italiani a fare un salto: passare ai sottotitoli in inglese, collaborare con colleghi stranieri, o addirittura lanciarsi in canali completamente internazionali. È una sfida, ma per chi ha ambizione e voglia di mettersi in gioco, può trasformarsi in una vera e propria svolta.

Il caso MrBeast e i numeri fuori scala

Quando si parla di quanto guadagnano gli YouTubers, è impossibile non pensare a MrBeast. Dietro questo nome si nasconde Jimmy Donaldson, un ragazzo americano che ha trasformato YouTube in una vera e propria macchina da spettacolo e, ovviamente, da soldi. I suoi video? Un mix di imprese folli, regali milionari e produzioni così grandi da sembrare film.

Il suo canale ha ormai superato i 200 milioni di iscritti e ogni volta che pubblica un nuovo video, nel giro di pochi giorni riesce a totalizzare anche oltre 100 milioni di visualizzazioni. Come spiegato da questo articolo,  grazie agli introiti pubblicitari generati direttamente dai suoi contenuti, arriverebbe a guadagnare tra i 3 e i 5 milioni di dollari al mese. E non finisce qui: tra collaborazioni con brand, merchandising e progetti come MrBeast Burger e Squid Game in Real Life, il suo business va ben oltre YouTube.

Ovviamente, è un caso estremo. Ma serve a capire che il potenziale economico di YouTube è reale. Certo, arrivare a quei livelli richiede creatività fuori dal comune, investimenti enormi (MrBeast spende milioni per produrre i suoi video) e un’intelligenza imprenditoriale fuori dal normale.

Ma allora….quanto si guadagna davvero?

Se guardiamo a un canale di dimensioni intermedie, con un numero di iscritti che va dai 50.000 ai 100.000, i guadagni mensili possono oscillare tra i 300 e i 1000 euro. Ma attenzione: non c’è nulla di garantito. Tutto ruota attorno alla costanza con cui riesce a generare visualizzazioni, alla frequenza con cui pubblica nuovi video e a quanto riesce a mantenere alto l’interesse del pubblico. Un mese puoi guadagnare 900 euro, il mese dopo appena 200, magari perché un video è andato male o perché l’algoritmo ha deciso di non spingerlo abbastanza.

Quando invece si supera il traguardo dei 500.000 iscritti, le cose iniziano a cambiare sul serio. I brand iniziano a notarti, i CPM tendono a salire, e i compensi diventano più interessanti, soprattutto se riesci a pubblicare contenuti che fanno il botto. Un video che sfonda il muro del milione di visualizzazioni può trasformarsi in una vera e propria manna dal cielo, soprattutto se tocca argomenti redditizi come tecnologia, finanza o salute.

Ed è proprio qui che torna spontanea una delle domande più gettonate: quanto si guadagna per visualizzazione?
La risposta, come sempre, è: dipende. Per un video da un milione di views, i guadagni possono oscillare tra i 1500 e i 4000 euro. Ma non è una formula fissa. Il valore cambia a seconda di moltissimi fattori. Ad esempio, se il pubblico che guarda proviene da Paesi dove gli inserzionisti pagano meno, il guadagno si abbassa. Se la maggior parte delle visualizzazioni arriva da mobile con AdBlock attivo, idem. Se il video è breve e non permette l’inserimento di annunci multipli, i ricavi scendono ancora.

Il punto è che il numero delle visualizzazioni da solo non basta. Conta moltissimo anche quanto tempo resta lo spettatore, se guarda gli annunci, se interagisce col video, se lascia un commento o mette un like. Conta se si iscrive al canale dopo aver visto il video, se condivide il contenuto. E poi, soprattutto, conta il target: un pubblico adulto, magari imprenditoriale o interessato agli investimenti, vale molto di più per gli inserzionisti rispetto a un pubblico giovane e disinteressato alla pubblicità.

In sintesi? La qualità vale più della quantità. Un milione di visualizzazioni disinteressate non renderà mai quanto 100.000 visualizzazioni di un pubblico realmente coinvolto, fedele e in target.

Iscritti vs Visualizzazioni

Un altro grande mito è quello degli iscritti. Molti pensano che avere tanti iscritti significhi automaticamente guadagnare di più. In realtà, non è così. Ci sono canali con milioni di iscritti che fanno poche visualizzazioni, e altri con “solo” 50.000 iscritti che hanno un pubblico super attivo che guarda ogni video fino alla fine.
Gli iscritti contano, certo. Ti danno credibilità, attraggono nuovi utenti, migliorano il posizionamento dei tuoi video. Ma se nessuno guarda i tuoi contenuti, il numero da solo vale poco. È un po’ come avere un ristorante con tanti clienti registrati alla newsletter, ma che non si presentano mai a mangiare: non ci paghi le bollette con le intenzioni.

Il vero indicatore di successo è sempre lo stesso: le visualizzazioni. E da lì passa tutto: la visibilità, i guadagni, le opportunità. Un pubblico fedele che torna ogni volta e guarda i tuoi contenuti fino alla fine ha molto più valore di una massa di iscritti passivi. Non è solo una questione di numeri, ma di persone reali che scelgono, video dopo video, di dedicarti il loro tempo.

Questa è la moneta più preziosa su YouTube. Perché puoi anche avere un milione di iscritti, ma se i tuoi video vengono ignorati dall’algoritmo, o se la tua community non ti segue più con lo stesso entusiasmo, i risultati saranno deludenti. Non è raro vedere canali piccoli ma ben curati ottenere più risultati, collaborazioni e visibilità rispetto a giganti abbandonati a loro stessi.

 L’algoritmo di YouTube oggi premia l’engagement reale, non i numeri gonfiati. Premia i commenti sinceri, i like spontanei, la condivisione autentica. Quindi concentrati sempre sulla qualità e sull’interazione: saranno quelle a farti davvero crescere. Ogni utente coinvolto è una potenziale miccia per un effetto domino. Ed è lì che inizia il vero successo: nella connessione, non nel conteggio.

La psicologia dei numeri

Nel mondo YouTube, il milione è un numero magico. Il milione di iscritti è un traguardo ambito, quasi mitico. Chi lo raggiunge riceve la placca dorata da YouTube, simbolo di successo e riconoscimento. Ma anche il milione di visualizzazioni per singolo video è una cifra che fa gola, perché rappresenta una portata gigantesca.

Ma sai qual è il paradosso? Quando raggiungi certi numeri, ti rendi conto che non basta mai. Il pubblico vuole di più, l’algoritmo ti spinge a superarti, e tu finisci per entrare in una spirale di produzione continua. Per questo molti creator, anche famosi, decidono di prendersi delle pause o abbandonare del tutto.

Quindi sì, il milione fa gola, ma porta con sé anche una certa pressione.

Guadagni variabili, ogni video è un rischio

Immagina di passare una settimana a lavorare su un video. Scrivi lo script, registri, monti, pubblichi… e poi fa 500 visualizzazioni. Guadagni? Meno di un euro. Succede, eccome se succede.
Poi magari carichi un video senza pretese, fatto quasi per gioco, e boom: esplode. Fa 300.000 visualizzazioni e ti porta 600 euro. YouTube è così: imprevedibile, a tratti illogico, ma affascinante. È questo che lo rende così amato da chi ci lavora, ma anche così stressante.

Alla fine, quanto si guadagna per visualizzazione è solo una parte della storia. C’è tutto il contesto da considerare. E soprattutto: non si guadagna nulla se non si pubblica con costanza, se non si studia l’algoritmo e se non si ascolta la propria community.
Ci sono creator che fanno milioni di visualizzazioni e guadagnano meno di altri che ne fanno la metà, ma sanno monetizzare meglio.

Sponsorizzazioni, affiliazioni, vendite di prodotti: ogni canale è un piccolo ecosistema. E in questo ecosistema, ogni scelta fa la differenza. Dal titolo alla miniatura, dalla durata al tono di voce. Niente è davvero lasciato al caso, anche se a volte sembra tutto casuale. Ma dietro a un video virale, quasi sempre, c’è una strategia ben precisa.

Le altre fonti di monetizzazioni su YouTube

So che avevamo deciso di parlare solo di guadagni legati alle visualizzazioni, e infatti non andrò a toccare in profondità sponsorizzazioni o affiliate marketing, ma voglio farti riflettere su un aspetto interessante. Quando uno YouTuber inizia a crescere davvero, il denaro non arriva solo dai video in sé, ma anche da tutto ciò che ci gira intorno. Eppure, è importante sottolineare che molti creator guadagnano bene anche senza brand o collaborazioni esterne. Come? Ottimizzando il valore per visualizzazione.

In pratica, fanno video che sanno generare un alto CPM, ad esempio parlando di finanza, tecnologia, recensioni di prodotti costosi, oppure tutorial per professionisti. Se il contenuto è “prezioso” per gli inserzionisti, il tuo guadagno per mille visualizzazioni può salire anche a 10 o 15 euro. In quei casi, anche con 100.000 visualizzazioni, puoi portare a casa 1500 euro. Non male, no?

Un esempio concreto

Prendiamo un canale italiano nella nicchia della tecnologia. Pubblica 2 video a settimana, con una media di 50.000 visualizzazioni a video. Quindi circa 400.000 visualizzazioni al mese. Se il CPM medio è di 2 euro, stiamo parlando di 800 euro al mese. Niente di incredibile, ma nemmeno trascurabile, specie se si tratta di un’attività secondaria o in fase di crescita.

Ora, immaginiamo che uno dei video vada virale e faccia 1 milione di visualizzazioni. Ecco che solo quel contenuto può fruttare tra i 1500 e i 3000 euro. E magari porta anche nuovi iscritti, che aumentano il pubblico futuro. È un ciclo che, se ben gestito, può portarti da creator amatoriale a professionista del web. Ecco un esempio di quanto guadagnano gli YouTubers.

Le emozioni dietro i numeri

Diciamoci la verità: guadagnare conta, ma non è l’unica cosa che spinge le persone ad aprire un canale YouTube. C’è chi lo fa per raccontare la propria storia, chi per sentirsi parte di qualcosa, chi semplicemente per il piacere di creare e mettersi in gioco. E anche quando si comincia a guadagnare, quella passione resta.

Ma… c’è anche tanta pressione. Il pubblico si aspetta sempre di più. I numeri diventano ossessioni. Vedi un video che non performa come speravi e ti senti frustrato. Ti chiedi se hai sbagliato tutto. Ecco perché molti creator parlano apertamente di burnout. Fare video per guadagnare può essere appagante, ma solo se riesci a mantenere un equilibrio.

All’inizio ti esalti per 1000 visualizzazioni. Poi ti abitui, vuoi 10.000.  Poi sogni il milione. E quando lo raggiungi, ne vuoi due. È un continuo salire. Ma la verità è che il successo non si misura solo in visualizzazioni o iscritti. Conta anche quanto ti diverti a fare ciò che fai.

Conclusione

Ora che hai letto tutto, torniamo alla domanda iniziale: quanto guadagnano gli YouTubers? La risposta vera è: “dipende”. Dipende da quanto sei bravo, quanto sei costante, quanto sei disposto a investire (in tempo, energia e creatività). E ovviamente, da quante visualizzazioni riesci a portare a casa.

Quanto si guadagna per visualizzazione è una metrica utile, certo. Ma è solo la punta dell’iceberg. Dietro ci sono strategie, prove, errori, analisi continue….

Diventare YouTuber può essere un lavoro vero. Un lavoro duro, però. Chi riesce ad arrivare al milione di iscritti, di solito, ha alle spalle anni di contenuti, fallimenti, esperimenti. Ma chi ci riesce, entra in un mondo in cui si può davvero vivere delle proprie passioni. E, diciamocelo, è una bella soddisfazione!

Quindi, se stai pensando di iniziare, fallo. Ma fallo con la consapevolezza che questo progetto non sarà una passeggiata. Se invece eri solo curioso di sapere quanto guadagnano gli YouTubers, spero che ora tu abbia un’idea più chiara di come funziona il sistema di pagamento di YouTube.


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