Eugenio Finardi presenta il nuovo album “Tutto”

A 50 anni esatti dalla pubblicazione del suo primo LP “Non Gettate Alcun Oggetto Dai Finestrini”, Eugenio Finardi torna con il suo ventesimo – e, con ogni probabilità, ultimo – album di inediti: “TUTTO”. Qui la nostra videointervista.

Un disco sorprendente, coraggioso e profondamente contemporaneo. Come da tradizione finardiana, in 11 brani l’artista cattura lo Zeitgeist del nostro tempo, esplorando con lucidità temi politici, sociali e umanisti, ma anche interrogandosi sui grandi misteri dell’esistenza: dalla fisica quantistica all’amore, dal destino al senso della vita. Tra continui rimandi al passato e lo sguardo rivolto al futuro, Finardi canta le sfumature, le pieghe e le probabilità che determinano gli eventi, dando voce a quel complesso intreccio che chiamiamo Destino. Lo fa con semplicità e profondità, con l’umiltà di chi non ha mai smesso di cercare nuovi linguaggi e nuove forme espressive. Accanto al suo stile abituale, introduce una poetica più espressionista, un autentico flusso di coscienza che testimonia una costante tensione alla ricerca di significato.

Finardi è, da sempre, un musicista autentico, un “condannato” – come ama definirsi – alla musica. I testi per lui non sono mai fini a sé stessi, ma parte di un discorso musicale più ampio, che ha sempre privilegiato il suono, l’intenzione, la verità artistica. Questa visione lo ha reso una figura atipica nel panorama cantautorale italiano, ma gli ha anche permesso di valorizzare e far emergere talenti musicali con rara sensibilità. “TUTTO” è prodotto da Giovanni “Giuvazza” Maggiore, musicista completo e collaboratore storico di Finardi. Insieme hanno condiviso numerosi progetti, tra cui l’album “Fibrillante” (2014). In questo nuovo lavoro, Giuvazza va oltre il ruolo di produttore, “componendo” l’anima sonora del disco con un approccio che fonde atmosfere, armonie e intenzioni.

Racconta Finardi:

“Stavamo guardando Get Back dei Beatles e fui colpito dalla loro etica di lavoro. Tutti i giorni alle undici erano in studio a scrivere una canzone. C’è una scena bellissima in cui John arriva con Yoko, completamente stravolto dopo una notte in bianco, e Paul – con un sorriso di rimprovero – gli indica l’orologio: ‘Avevamo detto alle undici’…

Così ci siamo detti: ‘Perché non lo facciamo anche noi?’.

Per otto mesi ci siamo trovati ogni giorno nel mio studio, immerso tra le risaie di Milano. Un arpeggio di chitarra, una frase al piano Wurlitzer, giochi con tempi dispari e armonie inusuali, impossibili da far generare a un’intelligenza artificiale (per ora), e testi che sgorgavano spontaneamente, dal profondo. E tanto, tanto abbandono nella Musica.”

A causa di una significativa perdita dell’udito e di un forte acufene, Finardi ha dovuto rinunciare all’uso della batteria tradizionale. Il suono dell’album è stato quindi costruito a partire da campioni tratti dai suoi dischi precedenti (di cui possiede tutte le tracce originali) e da elaborazioni di strumenti disponibili in studio. Una scelta che rende “TUTTO” ancora più personale e unico. Il disco ospita anche la partecipazione della figlia Francesca, in arte Pixel, che canta nel brano “Francesca Sogna”, mentre in “La facoltà dello Stupore” Fiamma Cardani suona la batteria. Al basso, in più brani, l’inconfondibile presenza di Paolo Costa.

“TUTTO” è un’opera densa di contenuti, giochi verbali e musicali, attraversata da richiami e citazioni che i fan più attenti sapranno riconoscere come omaggi ai momenti più iconici della straordinaria carriera del cantautore. Più che un semplice album, “TUTTO” è una sorta di sintesi artistica e spirituale: un mosaico che riflette i temi fondanti dell’esistenza, tra passaggi generazionali, consapevolezze acquisite e nuovi inizi.

Con questo disco, Eugenio Finardi si conferma ancora una volta narratore potente e lucido interprete del nostro tempo. “TUTTO” è un invito a lasciarsi attraversare dalla bellezza, dalla complessità, dalla meraviglia della vita.

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