Mercati: settimana debole per l’immobiliare con banche centrali e dazi
Riflettori su quello che è successo durante l'ultima settimana nel comparto immobiliare, partendo dalle aziende quotate a Piazza Affari e dai dati di settore

Si chiude una settimana contrastata per i titoli del comparto immobiliare quotati a Piazza Affari e, in Europa, dopo che si sono espresse alcune banche centrali . Durante l’ottava il sentiment è stato sostenuto dall’accordo commerciale raggiunto tra Stati Uniti e Gran Bretagna, anche se mancano i dettagli, che lascia ben sperare per i negoziati che ci saranno sui dazi, tra USA e Cina, nei prossimi giorni in Svizzera. Nel frattempo, la Fed ha mantenuto invariati i tassi, mentre il presidente Powell ha offerto poche indicazioni su futuri adeguamenti. Nel Regno Unito, la Banca d’Inghilterra ha tagliato il costo del denaro in un contesto di crescita debole.
L’andamento del settore in Borsa
Il settore immobiliare sulla piazza milanese ha vissuto una settimana debole con l’indice FTSE Italia All Share Real Estate che porta a casa una discesa del 2%, contrariamente a quanto messo a segno dal comparto, a livello europeo, con l’indice Stoxx 600 Real Estate in salita del 2% circa.
I titoli immobiliari quotati a Milano
Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, Risanamento segna un calo dell’11,4%, mentre Brioschi registra un calo del 3,2% e IGD del 2,7%, quest’ultima dopo i risultati del primo trimestre che evidenziano un calo dei ricavi e dell’utile. Dal lato dei rialzi, si mette, invece, in evidenza Gabetti in salita del 15%, seguita da Next Re con un +3,4% e Abitare IN con un +4,3%. Sale oltre il 2% Aedes.
I dati macroeconomici: su le domande di mutuo
Sul fronte macroeconomico, in USA rimbalzano le domande di mutuo negli Stati Uniti. Nella settimana al 2 maggio, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un incremento dell’11%, dopo il calo del 4,2% della settimana precedente. L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è salito dell’11%, mentre quello relativo alle nuove domande è cresciuto dell’11,5%. La Mortgage Bankers Associations (MBA), ha indicato che i tassi sui mutui trentennali sono scesi al 6,84% dal 6,89% precedente.
Studi di settore
In base alle analisi condotte dall’Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa la domanda nelle grandi città a gennaio 2025 appare oggi concentrata prevalentemente sul trilocale che raccoglie il 40,4% delle richieste. A seguire il bilocale con il 25% e il quattro locali con il 22,3%. Il trilocale, quindi, si conferma la tipologia più ricercata. Il piccolo taglio, appetibile per chi ha bassa disponibilità di spesa e per gli investitori che in genere scelgono questa tipologia, si conferma come tipologia abitativa apprezzata. Nonostante questo, si conferma una diminuzione della concentrazione della domanda sui monolocali e i bilocali, compatibile con la contrazione degli acquisti per investimento, in parte a causa dell’aumento dei prezzi. Se il trilocale prevale a livello italiano è il bilocale la tipologia più ricercata a Milano (46,1%), unica tra le grandi città a fare eccezione per la presenza importante di investitori e single tra gli acquirenti e per essere la città più costosa d’Italia. Il quattro locali prevale in modo importante a Genova (43%) città dove i prezzi sono decisamente più contenuti. L’analisi della domanda nei capoluoghi di regione che non sono grandi città, conferma il trilocale come tipologia più ricercata con percentuali più elevate (51,9%), seguito dal quattro locali (22,5%). Segue il bilocale che raccoglie il 20,1%. In queste realtà cresce la percentuale di richieste di cinque locali. Tra i capoluoghi di regione la percentuale di richieste di trilocali è più elevata a Catanzaro (68,9%) e a Venezia (63,6%).