L’ultima mossa di Buffett: vendite record nel settore finanziario

Nel primo trimestre del 2025, Warren Buffett ha operato una significativa ristrutturazione del portafoglio azionario di Berkshire Hathaway, con una marcata riduzione degli investimenti nel comparto finanziario. L’informazione, come riportato da Milano Finanza, emerge dai dati preliminari del report diffuso dalla società il 3 maggio. Secondo le stime di Barron’s, la holding di Omaha ha... Leggi tutto

Mag 16, 2025 - 13:40
 0
L’ultima mossa di Buffett: vendite record nel settore finanziario

Nel primo trimestre del 2025, Warren Buffett ha operato una significativa ristrutturazione del portafoglio azionario di Berkshire Hathaway, con una marcata riduzione degli investimenti nel comparto finanziario. L’informazione, come riportato da Milano Finanza, emerge dai dati preliminari del report diffuso dalla società il 3 maggio.

Secondo le stime di Barron’s, la holding di Omaha ha effettuato vendite nette per 1,5 miliardi di dollari nel periodo: sono stati ceduti titoli per un valore di 4,7 miliardi di dollari, mentre gli acquisti si sono fermati a 3,2 miliardi. Anche se il report non specifica i nomi delle società coinvolte, le variazioni per settore indicano una riduzione di circa 1,4 miliardi nella categoria finanziaria, mentre sono cresciuti gli investimenti in beni di consumo e in titoli industriali e commerciali.

Tra i nomi che potrebbero essere stati interessati da dismissioni figurano Bank of America, Citigroup e Capital One Financial. Le mosse rientrano in una tendenza già avviata nei trimestri precedent.

Nonostante queste vendite, alcuni colossi del portafoglio sono rimasti invariati. Apple, la maggiore partecipazione di Berkshire con un valore di circa 63 miliardi di dollari, non ha subito modifiche. Anche i titoli di American Express, Visa e Mastercard risultano stabili.

Va sottolineato che la società ha smesso di riportare nel report trimestrale l’elenco delle sue cinque principali partecipazioni azionarie, che tradizionalmente includevano Apple, Bank of America, Coca-Cola, American Express e Chevron, rendendo più complesso per gli analisti ricostruire la composizione aggiornata del portafoglio.

Le vendite registrate, comunque, hanno generato profitti per 3,1 miliardi di dollari, segno che molte delle cessioni hanno riguardato titoli che avevano accumulato forti guadagni non realizzati.