
Il
clima dell’Italia sta cambiando in modo rapido e profondo. Negli ultimi decenni, l’intero territorio nazionale ha assistito a trasformazioni ambientali che un tempo sembravano confinarsi solo ai modelli climatici del futuro. Oggi, tuttavia, questi fenomeni sono diventati realtà tangibili, specialmente in alcune aree geografiche. Parliamo della cosiddetta
tropicalizzazione del clima, una tendenza preoccupante che sta interessando molte regioni italiane, con impatti crescenti su
ecosistemi,
agricoltura,
salute pubblica e
infrastrutture urbane. Cosa significa “tropicalizzazione” del clima? Con il termine
“tropicalizzazione” ci si riferisce all’affermarsi, in aree un tempo temperate, di caratteristiche tipiche del
clima tropicale. Tra i principali indicatori di questo fenomeno troviamo l’aumento della frequenza delle
notti tropicali – notti in cui la temperatura minima non scende sotto i 20°C – ma anche eventi estremi come
ondate di calore prolungate,
piogge torrenziali improvvise,
lunghi periodi di siccità e la comparsa di
specie vegetali e animali di origine tropicale. Le regioni italiane più esposte A livello nazionale, nessuna regione può dirsi completamente al riparo da questo trend, ma alcune aree sono già oggi molto più
vulnerabili di altre, sia per fattori geografici che climatici. Sicilia: l’epicentro del cambiamento La
Sicilia si posiziona in cima alla lista delle regioni italiane più esposte alla tropicalizzazione. Secondo dati climatologici aggiornati, l’isola ha registrato una media di
87 notti tropicali all’anno nel trentennio 1981-2010. Ma la proiezione per i prossimi decenni è ancora più allarmante: si stima che tale numero possa salire fino a
105 notti entro il 2040, per poi superare le
150 notti entro la fine del secolo nello scenario climatico più critico. Puglia e Calabria: un futuro simile Seguono da vicino la
Puglia, con circa
72 notti tropicali annuali, e la
Calabria, che ne conta in media
65. Anche in queste regioni il clima sta assumendo tratti sempre più simili a quelli delle
zone subtropicali. Sardegna e Campania: l’evoluzione in corso Anche
Sardegna e
Campania mostrano segnali inequivocabili di tropicalizzazione. Le
temperature minime notturne elevate, associate a un
aumento delle precipitazioni violente e concentrate in brevi lassi di tempo, stanno trasformando progressivamente i cicli stagionali e le condizioni ambientali locali. Le città italiane più calde di notte A rendere ancora più evidente il fenomeno sono i dati raccolti nelle
aree urbane, dove l’effetto
isola di calore amplifica i cambiamenti. Tra le città italiane con il maggior numero di notti tropicali si trovano:
- Messina: 122 notti all’anno
- Palermo: 119
- Reggio Calabria: 121
- Catania: 117
- Bari: 111
- Crotone e Taranto: oltre 100
- Genova e Milano: sorprendentemente sopra quota 100.
Le cause della tropicalizzazione Il Mediterraneo si riscalda più della media globale Uno dei fattori chiave è l’
aumento della temperatura del Mar Mediterraneo, che si sta scaldando a un ritmo superiore del
20% rispetto alla media globale. Questo altera profondamente la
circolazione atmosferica locale e favorisce la formazione di
eventi meteorologici estremi, come i cosiddetti
medicane. La vicinanza all’Africa e l’espansione della fascia tropicale La
posizione geografica dell’Italia meridionale la espone all’influenza del Nord Africa. L’espansione verso nord della
fascia climatica tropicale sta inglobando regioni come Sicilia, Calabria e Puglia. L’urbanizzazione come moltiplicatore del rischio Le grandi città contribuiscono al fenomeno attraverso l’
effetto isola di calore urbana. Il calore si accumula e resta intrappolato durante la notte, facendo aumentare le
temperature minime. Le conseguenze del cambiamento Il passaggio a condizioni tropicali comporta impatti gravi e diretti su diversi settori:
- On date di calore più frequenti e pericolose
- Siccità prolungate con danni a coltivazioni e riserve idriche
- Piogge intense e alluvioni lampo
- Diffusione di specie invasive tropicali (es. zanzare, parassiti agricoli).
Una sfida nazionale, non solo meridionale Anche il
Centro-Nord è coinvolto. Città come
Bologna,
Roma e
Torino stanno sperimentando un
aumento delle temperature minime e una maggiore frequenza di
eventi estremi. Conclusione: un futuro da governare La
tropicalizzazione del clima in Italia è una realtà già in atto. Affrontarla richiede
politiche ambientali coraggiose,
pianificazione urbana sostenibile,
gestione intelligente delle risorse idriche e
investimenti nella resilienza. È una sfida che riguarda tutti: governi, imprese e cittadini. La
scienza ha fornito prove concrete. Ora serve
azione e
responsabilità collettiva per affrontare un cambiamento climatico che non conosce confini regionali. Federico Russo – Meteorologo
Le Città con oltre 120 NOTTI TROPICALI: il Meteo estivo sarà questo