’Le cinque rose di Jennifer’ in scena. Una telefonata che non arriverà mai

L’opera di Annibale Ruccello, riproposta dai fratelli Geppy e Lorenzo Gleijeses, sul palco della Pergola

Apr 29, 2025 - 04:48
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’Le cinque rose di Jennifer’ in scena. Una telefonata che non arriverà mai

Sono cinque le rose di Jennifer, quelle stesse che ripone nel vaso e che alla fine riprenderà in mano. In scena, una serata in cui il/la protagonista aspetta l’amore della sua vita: Franco, un ingegnere di Genova che ha conosciuto tempo prima e del quale aspetta una telefonata e, perché no, una visita. Lui/lei è un ’femminiello’ che vive nel quartiere dei ’femminielli’ a Napoli e ha un’amica, Anna, anche lui/lei ’femminiello’.

Tra le note di ‘Se perdo te’ di Patty Pravo, da stasera a domenica, ma non giovedì (ore 21 tutte le sere, eccetto la domenica alle 16) nel Saloncino Paolo Poli del Teatro della Pergola va in scena ‘Le cinque rose di Jennifer’ di Annibale Ruccello, diretto e interpretato da Geppy Gleijeses e con Lorenzo Gleijeses. Il dramma rese celebre il giovane drammaturgo napoletano in un racconto sulla solitudine di Jennifer e della condizione dei ‘femminielli’, la figura dei travestiti (se vogliamo semplificare) napoletani che sono (e non sono) donne. Sì, perché Jennifer è sola e sente forte la sua solitudine, alla ricerca di un’illusione, che Franco torni. Ascolta, infatti, tutto il giorno la radio, tra le musiche di Patty Pravo, Ornella Vanoni e Mina, intervallata dalle notizie nefande di un serial killer che non smette di mietere le vittime tra chi ha un’esistenza simile alla sua. Ha un’amica, Anna, anche lui/lei ’femminiello’, che rasenta la follia donando tutto l’amore alla sua gatta. Jennifer aspetta la chiamata di Franco, che non arriverà mai. E Anna le chiederà di poter dormire lì da lei, ma Jennifer non riuscirà ad accontentarla: se infatti tornasse Franco?

Nell’unico atto del dramma, il mondo di Jennifer è intriso negli oggetti che possiede e nelle note ascoltate alla radio. Poi, l’arrivo della notte, il momento di struccarsi, dove tornare a essere ciò che non si è, specchiarsi in un’esistenza non propria. L’incedere dell’opera è un continuo addentrarsi in un mondo fragile, delicato ma anche doloroso e violento. Come quell’ultima telefonata, che non è quella aspettata, e che segna la fine. ‘Le cinque rose di Jennifer’ è prodotto da Dear Friends Srl. I biglietti si possono acquistare alla biglietteria del teatro, nei punti vendita Vivaticket, oppure su teatrodellatoscana.vivaticket.it.

Lorenzo Ottanelli