Herconomy: Marra (Trivioquadrivio) “A che gioco giochiamo?”
Alla sesta edizione di Herconomy, tenutasi a Napoli, Trivioquadrivio ha portato in scena una riflessione stimolante sul tema della parità di genere, attraverso uno speech coinvolgente condotto da Enrico Marra, partner di Trivioquadrivio e direttore di Serious Play Italia. Al centro dell’intervento, un approccio inusuale e potente: l’uso del metodo LEGO® SERIOUS PLAY® per affrontare il […] L'articolo Herconomy: Marra (Trivioquadrivio) “A che gioco giochiamo?” proviene da Economy Magazine.

Alla sesta edizione di Herconomy, tenutasi a Napoli, Trivioquadrivio ha portato in scena una riflessione stimolante sul tema della parità di genere, attraverso uno speech coinvolgente condotto da Enrico Marra, partner di Trivioquadrivio e direttore di Serious Play Italia. Al centro dell’intervento, un approccio inusuale e potente: l’uso del metodo LEGO® SERIOUS PLAY® per affrontare il cambiamento culturale e organizzativo.
“A che gioco giochiamo?”
Il titolo dello speech, più che uno slogan, è una domanda fondamentale. Ogni volta che si parla di parità, di diversità e inclusione, è necessario chiedersi: che gioco stiamo giocando? Siamo davvero pronti ad affrontare questi temi con serietà, o stiamo solo seguendo una tendenza?
Molto spesso, dietro le iniziative di diversity & inclusion, non si nasconde un vero intento trasformativo, ma una risposta superficiale a una pressione esterna. Eppure, quando si lavora in profondità sulla differenza, si ha l’opportunità concreta di agire sulle dinamiche organizzative e sulle strutture del potere.
Il gioco come strumento di consapevolezza
Durante lo speech, Marra ha illustrato come la metodologia LEGO® SERIOUS PLAY® – nata per facilitare il pensiero collaborativo – possa diventare un modo per esplorare metaforicamente concetti complessi come leadership, tempo, inclusione.
Attraverso esempi concreti tratti da workshop reali, ha mostrato come il semplice atto di “pensare con le mani”, costruendo modellini fisici, possa aiutare le persone a scoprire significati nascosti, a svelare differenze percettive, e ad arricchire il dialogo con punti di vista nuovi.
Il pregiudizio invisibile
Uno degli aspetti più toccanti dello speech è stato il tema del pregiudizio sottile, quello che non si urla ma si insinua nelle parole, nei ruoli, nelle aspettative implicite. Un partecipante lo ha rappresentato come un “teschio con la corona”: un simbolo potente del modo in cui certi schemi mentali dominano ancora le nostre organizzazioni, ostacolando il cambiamento.
Il linguaggio, ha sottolineato Marra, non è mai neutro. Ogni parola porta con sé una rete di significati culturali che vanno esplorati criticamente. E proprio per questo, è fondamentale mettere i punti di vista al centro, confrontarli, discuterli, smontarli e ricostruirli.
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