Giro d’Italia 2025: Pedersen, una rosa tra i sassi
La maglia rosa Mads Pedersen (Lidl Trek) ha conquistato in volata la quinta tappa del 108° Giro d’Italia, percorrendo i 151 chilometri da Ceglie Messapica a Matera in 3h27’31”, alla media di 43.659 km/h. Il campione del mondo di Harrogate 2019 ha preceduto in volata l’ottimo trentino Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious) con il britannico Thomas […]

La maglia rosa Mads Pedersen (Lidl Trek) ha conquistato in volata la quinta tappa del 108° Giro d’Italia, percorrendo i 151 chilometri da Ceglie Messapica a Matera in 3h27’31”, alla media di 43.659 km/h. Il campione del mondo di Harrogate 2019 ha preceduto in volata l’ottimo trentino Edoardo Zambanini (Bahrain Victorious) con il britannico Thomas Pidcock (Q36.5 Pro Cycling Team) che ha conquistato la terza moneta. In classifica generale, il danese ha consolidato il suo primato portando a 17” il margine sullo sloveno Primoz Roglic (Red Bull Bora Hansgrohe) con il compagno di squadra, nonché maglia bianca, Mathias Vacek (Lidl Trek), terzo a 24”.
In partenza sono scattati tre corridori italiani: Davide Bais (Team Polti VisitMalta), Giosuè Epis (Arkea B&B Hotels) e Lorenzo Milesi (Team Movistar). Nello spazio di 20 chilometri il trio ha guadagnato un paio di minuti sul plotone, distacco che si è poi stabilizzato. Epis, dopo essere passato per primo sui due traguardi volanti di giornata, ha ceduto ai meno 40 dal traguardo in prossimità della principale asperità di giornata, il GPM di quarta categoria di Montescaglioso. Sulla breve, ma feroce, impennata, sotto l’azione della Lidl Trek, sono andati alla deriva tutti i velocisti. Bais e Milesi hanno conservato un minuto di vantaggio allo scollinamento per poi essere ripresi dal gruppo a 13 chilometri dal traguardo.
All’ingresso a Matera Jay Vine (UAE Team Emirates XRG) ha preso in mano la corsa, imponendo un ritmo velocissimo. E’ stata poi la volta di Vacek, che è subentrato all’australiano ai meno tre. In questo frangente, Pedersen, imbottigliato al centro del plotone, è parso fuori dai giochi. Con un’azione repentina, però, il danese ha risalito il gruppo collocandosi alla ruota del boemo sotto il triangolino rosso dell’ultimo chilometro. Il gigante di Beroun ha lanciato la maglia rosa ai 200 metri con Pedersen che ha saputo conservare mezza ruota di margine sul sorprendente Zambanini, che si era fatto funambolicamente largo lungo le transenne.
Domani sarà la volta della sesta tappa che chiuderà il trittico meridionale. Con i suoi 227 chilometri, la Potenza-Napoli sarà la frazione più lunga di questa edizione della corsa. Ci saranno due GPM, il Valico di Monte Carruozzo, 50 chilometri dopo la partenza, e Monteforte Irpino, 80 prima dell’arrivo, ma l’assenza di difficoltà nella fase finale porterà inevitabilmente a uno sprint di gruppo su lungomare Caracciolo, dove il Giro arriverà per il quarto anno consecutivo.