"Foto alla nipotina". Processo per molestie
Le indagini iniziali furono per corruzione di minore. Il processo, però, sarà per molestie: pima udienza entro la metà d’aprile....

Le indagini iniziali furono per corruzione di minore. Il processo, però, sarà per molestie: pima udienza entro la metà d’aprile. La vicenda vede contrapposti nonno e nipotina della provincia. Vicenda iniziata con la denuncia del padre della ragazzina. Perché, stando ai racconti della minore, il nonno le faceva vedere video a sfondo sessuale, e in altre occasioni la fotografava sia con il cellulare, sia comandando da remoto, si scoprirà poi, la telecamera di un edificio. In sede di udienza preliminare, il gup di Pisa, rinviò gli atti al pm chiedendo di riformulare l’imputazione indicando il reato di molestie, non ravvisando elementi per collocare i fatti quando la bimba aveva meno di 14 anni: un limite temporale entro il quale il codice prevede la formulazione dell’accusa per corruzione di minore. Il nonno, secondo l’accusa, avrebbe scattato immagini della ragazzina in momenti di vita quotidiana. Ma una volta in possesso di quelle immagini l’anziano – si apprende – avrebbe ingrandito i frame per vedere meglio le "rotondità" della bimba. Da qui le indagini con la presunta parte offesa – il genitore dell’interesse della figlia – assistito dall’avvocato Massimo Nitto. Da una prima analisi del cellulare dell’aziano non emerse nulla. E arrivò l’archiviazione. Quindi l’opposizione dell’avvocato Nitto che chiese il sequestro dell’apparecchio e l’analisi della memoria che contiene tutte le attività svolte anche quando queste sono state cancellate. Gli accertamenti portarono ad una seconda richiesta di archiviazione, nuovamente opposta. Poi il legale – acquisendo copia della memoria estrapolata – riuscì ad aprire il file compressi. Ed emersero oltre 40mila immagini (parte delle quali a sfondo pornografico) e il comando remoto di una telecamera. Tutto finito davanti al gup che, appunto, ritenendo che la minore all’epoca dei fatti (2022) avesse superato i 14 anni di età ha chiesto la riqualificazione del reato in molestie.
Carlo Baroni