Vige l'obbligo di microchip anche per i gatti?

lentepubblica.it Microchip per i gatti: obbligo o scelta facoltativa? Scopriamone di più in questo breve articolo sull’argomento e quali possono essere i vantaggi della tracciatura dell’animale domestico. Dal 1° ottobre 2004, chiunque desideri viaggiare all’estero con il proprio gatto, cane o furetto deve rispettare le disposizioni stabilite dalla Decisione della Commissione Europea 2003/803/CE. Questa normativa prevede […] The post Vige l'obbligo di microchip anche per i gatti? appeared first on lentepubblica.it.

Mar 30, 2025 - 11:54
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Vige l'obbligo di microchip anche per i gatti?

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Microchip per i gatti: obbligo o scelta facoltativa? Scopriamone di più in questo breve articolo sull’argomento e quali possono essere i vantaggi della tracciatura dell’animale domestico.


Dal 1° ottobre 2004, chiunque desideri viaggiare all’estero con il proprio gatto, cane o furetto deve rispettare le disposizioni stabilite dalla Decisione della Commissione Europea 2003/803/CE. Questa normativa prevede l’obbligo di dotare gli animali da compagnia di un passaporto e di un microchip identificativo, requisito essenziale per l’ingresso in un altro paese dell’Unione Europea. Lo stesso vale per chi adotta un felino proveniente dall’estero.

Ma in Italia come funziona? Anche sul territorio nazionale è obbligatorio?

Vige l’obbligo di microchip anche per i gatti?

Nonostante le regole comunitarie appena citate sul territorio italiano l’applicazione del microchip ai gatti non è obbligatoria, al contrario di quella per i cani che invece lo è.

Sebbene esista l’Anagrafe Nazionale Felina, iniziativa promossa dall’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani,  l’identificazione elettronica dei felini domestici rimane una scelta volontaria. Questa banca dati del Ministero della Salute, istituita per agevolare la registrazione degli animali e dei loro proprietari, permette di associare un gatto a un responsabile ufficiale, ma la sua adesione non è imposta dalla legge. Al contrario, per i cani il microchip è obbligatorio su tutto il territorio nazionale, rappresentando uno strumento essenziale per il controllo e la tutela degli animali.

Nonostante l’assenza di un vincolo normativo, inserire un microchip al proprio gatto è fortemente consigliato. Questo dispositivo funge da documento d’identità elettronico, facilitando il ritrovamento di un animale smarrito e il ricongiungimento con il proprietario. Inoltre, consente di ridurre il fenomeno dell’abbandono, poiché ogni animale risulta registrato a nome di un responsabile, che ne risponde legalmente. Un gatto con microchip può essere identificato rapidamente dalle autorità competenti o dai veterinari, riducendo il rischio che venga considerato randagio o affidato a un nuovo proprietario in caso di smarrimento.

Può essere comunque una scelta vantaggiosa

L’identificazione tramite microchip offre anche vantaggi pratici: permette di risolvere eventuali dispute sulla proprietà dell’animale e consente di beneficiare della detrazione delle spese veterinarie in sede di dichiarazione dei redditi. Il dispositivo, infatti, memorizza le informazioni anagrafiche del proprietario e i suoi recapiti, rendendosi utile in molteplici situazioni, comprese quelle legali. Inoltre, in alcune regioni italiane, le amministrazioni locali stanno valutando l’introduzione di incentivi per promuovere l’iscrizione volontaria all’Anagrafe Felina, riconoscendo il valore di questa pratica nella gestione della popolazione felina.

In conclusione, pur non essendo un obbligo di legge in Italia, dotare il proprio gatto di microchip rappresenta una scelta responsabile che garantisce maggiore sicurezza all’animale e tutela il suo proprietario sotto diversi aspetti. L’adozione su larga scala di questa tecnologia potrebbe contribuire a una gestione più efficace degli animali domestici, favorendo la prevenzione di smarrimenti e abbandoni.

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