La “eRRe” del 30 marzo 2025

«Una Tokyo da mordere, annusare e gustare. Con l’amore di sempre.» di Erika Errico Avvocato L’ambientazione spesso si ripete e talvolta anche il vissuto, ma ogni romanzo giapponese è un piccolo cosmo a sé. Kōko, Matsuko e Ikuko gestiscono a Tokyo un chiosco di noodles freschi, riso saltato e tante altre prelibatezze locali. Tutti piatti […]

Mar 30, 2025 - 11:53
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La “eRRe” del 30 marzo 2025
«Una Tokyo da mordere, annusare e gustare. Con l’amore di sempre.»

L’ambientazione spesso si ripete e talvolta anche il vissuto, ma ogni romanzo giapponese è un piccolo cosmo a sé.

Kōko, Matsuko e Ikuko gestiscono a Tokyo un chiosco di noodles freschi, riso saltato e tante altre prelibatezze locali.
Tutti piatti take away, anche abbastanza “fast food”, ma solo nella modalità di consumazione perché la preparazione, invece, è lenta e ragionata.
Ogni piatto è un’esperienza e ogni variante è fonte di discussione e confronto.
Seppia o spigola? Grongo o anguilla?
Ricette dettagliate, prelibate, invitanti; chiudendo gli occhi si può immaginare l’impiattamento, si percepisce quasi il profumo e si immagina il sapore.
Sarebbe bello riuscire a rifarle nella propria cucina.

La trama è un déjà vu, i personaggi potrebbero essere facilmente traslati in altri romanzi o ritrovati chissà dove, ma c’è sempre una differenza che caratterizza ogni romanzo simile a questo e agli altri: l’emozione.
Le tre donne qui protagoniste si lasciano narrare nella loro peculiarità più evidente: la gestione del chiosco. Oltre a questo, però, c’è la vita: il presente, il passato e la proiezione nel futuro.
Ogni donna è uguale solo a se stessa, è il frutto di un percorso di vita più o meno lento e caratteristico, sempre diverso, molto profondo e sentimentale.

Donne vere, con i loro sentimenti autentici e comuni, che affrontano la vita mordendola o subendola, a seconda del momento, del carattere, della forza di reazione o dell’arrendevolezza della rassegnazione.

Un romanzo in cui ognuno può trovare se stesso o semplicemente immedesimarsi giocando ad immaginare un nuovo approccio alla vita.

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