Dividendi 2025, d-day a Piazza Affari il 19 maggio: 15 miliardi agli investitori

Il 19 maggio buona parte delle grandi società italiane quotate in Borsa staccheranno dividendo, con il settore bancario e finanziario che si distinguono tra i più remunerativi

Mag 13, 2025 - 13:46
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Dividendi 2025, d-day a Piazza Affari il 19 maggio: 15 miliardi agli investitori

Il 19 maggio sarà il giorno in cui buona parte delle grandi società quotate alla Borsa italiana staccherà il dividendo relativo al bilancio del 2024. Secondo le stime, gli investitori riceveranno in totale circa 15 miliardi di euro dagli utili redistribuiti dalla dirigenza delle maggiori aziende italiane.

Si distinguono in particolare le banche e le società finanziarie, ma anche alcune grandi firme del lusso, nonostante le difficoltà del settore negli ultimi anni, e le aziende del settore dell’energia.

Il 19 maggio è il dividend day

Come ogni anno, le grandi aziende della Borsa italiana si preparano a staccare i dividendi. Quelli relativi al bilancio del 2024, che verranno pagati il 19 maggio, valgono 15 miliardi. Nei due giorni successivi arriveranno i pagamenti agli investitori, che dovranno pagare la tassazione sui ricavi finanziari del 26%.

Questa tassazione è inoltre impossibile da compensare. I ricavi derivanti dai dividendi infatti sono equiparati, per quanto riguarda la normativa fiscale, agli altri redditi di capitale come le cedole dei bond, i guadagni derivati dagli Etf e quelli che provengono dai fondi comune. Questo significa che, anche in caso di una recente minusvalenza e quindi di un credito d’imposta, la tassazione sui dividendi rimarrà comunque al 26%.

Banche e credito gestito, tutti i dividendi

Alcuni dei dividendi più importanti derivano dal settore bancario e da quello finanziario. Tra le banche, a distinguersi sono state:

  • Monte dei Paschi di Siena, che è tornata a distribuire dividendi con uno dei risultati migliori dell’interno settore italiano. 85 centesimi di euro per azione, pari all’11,43% di dividend yield, tra i parametri migliori di Piazza Affari. Forte crescita per l’istituto di credito toscano, il cui ultimo dividendo era stato di soli 25 centesimi;
  • Mediobanca si conferma, con un dividendo di 56 centesimi per azione, confermato pochi giorni fa dal Cda e riferito ai primi nove mesi di esercizio, chiusi il 31 marzo;
  • Intesa Sanpaolo, la più importante banca italiana, staccherà invece un dividendo di 17,1 centesimi per ogni azione, di poco superiore a quello distribuito a novembre 2024. Per l’intero scorso anno, si arriva quindi a 34 centesimi di euro per un dividend yield che sfiora il 10%.

Anche il mondo del risparmio gestito e della finanza ha ottenuto ottimi risultati per gli azionisti:

  • Azimut ha staccato un dividendo di 1,75 euro per azione, tra i più alti, per uno yield del 6,8%;
  • Generali, al centro del risiko bancario dopo le mosse di Mps e Mediobanca, ha consegnato agli azionisti 1,43 euro per azione, mentre Banca Generali è arrivata a 2,15 euro, con uno yield del 3,85%;
  • FinecoBank invece arriva a distribuire 0,74 euro per azione di dividendo, con uno yield del 4,1%.

Energia e lusso resistono nonostante la crisi

Altre performance interessanti provengono da settori che stanno attraversando un periodo complesso. Nel lusso, falcidiato da una crisi profonda dovuta alle tensioni internazionali che hanno allontanato alcuni dei suoi principali mercati di sbocco, brilla Moncler, con un dividendo di 1,30 euro per azione.

Anche nel settore dell’energia, che negli ultimi anni sta vivendo trasformazioni profonde, dalla svolta sul gas russo alla transizione ecologica, ha dato soddisfazioni agli investitori. Eni distribuirà un dividendo di 1 euro ad azione, mentre Tenaris, nonostante i dazi, arriverà a 83 centesimi di dollaro.