Croce celtica. Vigliacco sfregio al 25 aprile
Una croce celtica, una svastica e, per non farsi mancare niente, anche la scritta "Duce" in latino. A meno di...

Una croce celtica, una svastica e, per non farsi mancare niente, anche la scritta "Duce" in latino. A meno di un anno dagli sfregi comparsi alla vigilia del Toscana Pride, i muri di Verciano sono stati nuovamente imbrattati con bombolette spray da "artisti" ignoti che, molto probabilmente, non hanno molto gradito le celebrazioni del 25 aprile. Proprio alla vicina Casa del Popolo, infatti, dopo un corteo nel centro storico, si era tenuta una festa che aveva radunato oltre un centinaio di persone. L’atto vandalico è stato compiuto durante la notte successiva, al riparo dal buio e da occhi indiscreti. Le scritte, naturalmente, non sono certo passate inosservate: alcuni cittadini, attivisti di Potere al Popolo, sono intervenuti subito per cancellarle. Con una semplice pennellata di bianco, quei simboli d’odio sono così stati rimossi e, al loro posto, ora campeggia una scritta di ben altro tenore: "Benvenuti a Verciano". Un gesto grave, reso ancora più intollerabile dal fatto che sia avvenuto proprio all’indomani della festa della Liberazione, giornata simbolo della lotta contro ogni forma di oppressione e totalitarismo. Sul fatto è intervenuto anche il movimento che, insieme agli altri partiti di sinistra, il 25 aprile era sceso in piazza per dire no a riarmo, genocidi, guerra e carovita. "Da sette anni siamo a Verciano e ormai ci consideriamo parte della comunità - scrivono - e per la nostra comunità vogliamo bellezza e giustizia. Per questo, appena ci siamo accorti dello sfregio siamo andati a ripulire ed abbellire ciò che era stato imbrattato". "I rosiconi dalla mano tremolante, che vorrebbero un mondo brutto come loro per sentirsi meno vermi, sappiano che a Verciano troveranno sempre una comunità resistente a difendere tutto ciò che è bello e giusto". Giulia Prete