Conosci la mullaca? Il superfrutto peruviano che previene l’Alzheimer e regola la glicemia

La natura non smette mai di sorprenderci con le sue incredibili risorse. In Perù, tra le meraviglie della foresta amazzonica, cresce un piccolo frutto dalla potenza straordinaria, la Physalis angulata, detta mullaca. Parente stretto dell’aguaymanto, meno conosciuta ma altrettanto affascinante, sta facendo parlare di sé per le incredibili proprietà benefiche sulla salute umana. Secondo un...

Mar 23, 2025 - 10:01
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Conosci la mullaca? Il superfrutto peruviano che previene l’Alzheimer e regola la glicemia

La natura non smette mai di sorprenderci con le sue incredibili risorse. In Perù, tra le meraviglie della foresta amazzonica, cresce un piccolo frutto dalla potenza straordinaria, la Physalis angulata, detta mullaca. Parente stretto dell’aguaymanto, meno conosciuta ma altrettanto affascinante, sta facendo parlare di sé per le incredibili proprietà benefiche sulla salute umana. Secondo un recente studio dell’Istituto peruviano di ricerca sull’Amazzonia (IIAP), la mullaca potrebbe giocare un ruolo chiave nella prevenzione dell’Alzheimer, nel controllo del diabete di tipo 2 e nella lotta al cancro.

Una scoperta rivoluzionaria

La ricerca è stata condotta da un team internazionale – con a capo Gabriel Vargas-Arana – e pubblicata sulla rivista scientifica Antioxidants, dove ha messo in luce le straordinarie capacità della mullaca. Il focus principale è stato sull’estratto etanolico del frutto, che ha dimostrato di inibire l’acetilcolinesterasi e la butirrilcolinesterasi, enzimi legati allo sviluppo dell’Alzheimer.
Non è tutto. Gli scienziati hanno analizzato ogni parte della pianta, dalla radice alle foglie, fino al calice che avvolge il frutto, scoprendo che l’estratto acquoso della mullaca ha addirittura superato l’efficacia di alcuni farmaci di riferimento nella protezione delle cellule cerebrali.

Un alleato per i diabetici

Il diabete di tipo 2 è una delle patologie più diffuse a livello globale, e la mullaca potrebbe offrire un aiuto concreto per chi ne soffre. Lo studio ha infatti evidenziato che l’estratto della radice è in grado di inibire l’alfa glucosidasi e l’alfa amilasi, enzimi che regolano il metabolismo dei carboidrati. Tradotto in parole semplici, questo significa che il frutto contribuisce a mantenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue, evitando di fatto che si generino dei pericoloi picchi glicemici.

Oltre Alzheimer e diabete: un potenziale anticancro

Come se non bastasse, gli scienziati hanno identificato nella mullaca anche dei composti chimici dalle proprietà antitumorali. Si tratta delle fisaline e delle withangulatine, dei potenti antinfiammatori naturali che possono prevenire la trasformazione delle cellule sane in cellule cancerogene.
I risultati ottenuti aprono la strada ad ulteriori ricerche, ma il potenziale terapeutico della mullaca appare già oggi estremamente promettente.

Una pianta studiata in tutto il mondo

Non è stao solo il Perù ad interessarsi alla Physalis angulata. Il progetto di ricerca ha coinvolto studiosi dell’Università nazionale dell’Amazzonia peruviana, della Facoltà di scienze dell’Università di San Sebastián in Cile, dell’Istituto di farmacia dell’Università australe del Cile, dell’Istituto tecnologico nazionale del Messico e dell’Istituto messicano della sicurezza sociale. Un lavoro collettivo che ha portato dei risultati di grandissima rilevanza, destinati a cambiare per sempre il modo in cui guardiamo a questa pianta amazzonica.

Conosciamo meglio la Physalis angulata

Physalis angulata 2

Parente stretta dell’aguaymanto – vengono spesso sovrapposti – e tra i tantissimi epiteti (come avremo modo di osservare nei prossimi paragrafi) conosciuta anche come uva spina del Capo, si distingue, proprio dall’aguaymanto, per le dimensioni più ridotte ed il colore giallo opaco del frutto.
Il sapore? Dolce, avvolgente e leggermente acidulo, perfetto per essere gustato in diverse preparazioni.

Origini e diffusione della Physalis angulata

Cresce spontaneamente nelle regioni amazzoniche del Perù, in particolare nei dipartimenti di Loreto, Amazonas, San Martín e Madre de Dios.
Si spinge fino a mille metri di altitudine, trovando spazio anche in altre aree come La Libertad e Junín, anche se viene ormai largamente coltivata ed impiegata in diverse regioni tropicali e subtropicali del globo.

Aspetto e caratteristiche botaniche

Physalis angulata 3

La Physalis angulata appartiene alla famiglia delle Solanaceae, la stessa di pomodori e patate. La pianta, di natura erbacea e annuale, si presenta con foglie verde scuro dalla forma ovale e margini leggermente dentati, mentre i fiori appaiono di un giallo pallido, con una fioritura discreta, e racchiudono al loro interno un frutto protetto da un calice sottile e cartaceo, che ricorda una lanterna cinese, commestibile e come già osservato dalle grandi proprietà benefiche.

Consumo e utilizzi

Chi ha la fortuna di assaggiarla può gustarla fresca, magari direttamente dalla pianta, oppure utilizzarla per diverse preparazioni, e realizzare con lei in succhi di frutta, marmellate e dessert. Nei paesi dove cresce spontaneamente, la mullaca è un ingrediente versatile che si presta anche a piatti dolci e salati, insalate dal tocco esotico e cocktail originali.
Attenzione, però! Se il frutto maturo è commestibile e ricco di benefici, le altre parti della pianta raccontano un’altra storia. Foglie, fiori e steli contengono degli alcaloidi tossici, come la solanina e la solanidina, potenzialmente pericolosi per l’uomo e per gli animali da allevamento.

Tanti nomi per la Physalis angulata

La nostra pianta è conosciuta, apprezzata e diffusa in tutto il mondo, e per questo possiede un’infinità di nomi vernacolari (nel campo della tassonomia, il termine “nome volgare”, ed ancora “nome comune” o “nome vernacolare”, si riferisce alla denominazione con cui un organismo, oppure un taxon – un raggruppamento di organismi e/o oggetti – è comunemente riconosciuto. Tale nome si differenzia dalla denominazione scientifica, adottata nella nomenclatura binomiale sia in zoologia che in botanica). Vediamone alcuni.
In inglese viene chiamata balloon cherry, gooseberry, wild tomato, camapu, mentre in spagnolo è conosciuta come bolsa mullaca, camapu, capulí (in Perù ed altre regioni del Sudamerica viene chiamata aguaymanto, come la Physalis peruviana).
In Malayalam (lingua parlata in India) possiede i nomi di njottanjodiyan e mottaampuli, invece in indonesiano si dice ceplukan, oppure ciplukan.
In lingua sundanese è conosciuta come cecendet, mentre in Suriname come batoto wiwiri, in Meru (lingua bantu che si parla in Kenya) la conoscono come Nkabakabu, mentre gli antichi Egizi la chiamavano Hrankash.
In Yoruba (lingua parlata in Nigeria e Togo) è conosciuta come Koropo, mentre in lingua Guaraní si chiama Kamambu.

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