Buyback, Eni accende i motori del nuovo piano da 1,5 miliardi
Eni accende ufficialmente i motori del nuovo programma di buyback da 1,5 miliardi (che potrà salire fino all’asticella dei 3,5 miliardi) in linea con la direzione contenuta nell’ultimo piano strategico. Ieri il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha così dato il via libera al primo step con la proposta, che arriverà sul tavolo della prossima […] L'articolo Buyback, Eni accende i motori del nuovo piano da 1,5 miliardi proviene da Iusletter.

Eni accende ufficialmente i motori del nuovo programma di buyback da 1,5 miliardi (che potrà salire fino all’asticella dei 3,5 miliardi) in linea con la direzione contenuta nell’ultimo piano strategico. Ieri il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha così dato il via libera al primo step con la proposta, che arriverà sul tavolo della prossima assemblea dei soci, di autorizzazione all’acquisto di azioni proprie fino alla fine di aprile 2026.
Come si ricorderà, nel piano strategico al 2028, che i vertici del gruppo hanno illustrato al mercato a fine febbraio, Eni ha comunicato di voler distribuire tra il 35% e il 40% del cash flow from operations (Cffo) annuale sotto forma di dividendi e di buyback. E, in presenza di un aumento del Cffo rispetto a quanto previsto dal piano, la società ha detto che sarà destinato al buyback fino al 60% della cassa addizionale. Da qui, dunque, la decisione di lanciare nel 2025 il nuovo programma di buyback per 1,5 miliardi di euro. Ma tale ammontare potrà essere incrementato fino a un massimo complessivo di 3,5 miliardi di euro, sulla base di eventuali aumenti, come detto, del Cffo previsto dal piano.
Il quantitativo massimo di azioni acquistabili nell’ambito di tale programma è pari a 315 milioni di azioni (circa il 10% del capitale sociale di Eni), chiarisce il comunicato diffuso ieri dal board che si è riunito sotto la presidenza di Giuseppe Zafarana. Gli acquisti effettuati nell’ambito del nuovo programma di buyback saranno effettuati ad un prezzo individuato nel rispetto delle prescrizioni regolamentari e delle prassi di mercato ammesse protempore vigenti e questo prezzo non potrà discostarsi in diminuzione o in aumento di oltre il 10% rispetto al prezzo ufficiale registrato dal titolo Eni nella seduta del mercato Euronext Milan, organizzato e gestito da Borsa Italiana, del giorno precedente ogni singola operazione.
Dal cda è poi giunto anche il disco verde alla distribuzione agli azionisti della quarta delle quattro tranche dell’erogazione in luogo del dividendo 2024, a valere sulle riserve disponibili, di 0,25 euro (su una erogazione complessiva annuale, in luogo del dividendo, pari a 1 euro) per ciascuna azione in circolazione con data di stacco cedola il 19 maggio e messa in pagamento il 21 dello stesso mese, in linea con quanto deliberato dall’assemblea del maggio dello scorso anno. Per i possessori di ADRs registrati entro il 20 maggio, quotati alla Borsa di New York e rappresentativi ciascuno di due azioni Eni, la quarta tranche dell’erogazione sarà di 0,50 euro per singolo titolo, pagabile il 9 giugno.
Sempre ieri, infine, il board di Eni ha fissato le date della prossima assemblea dei soci che si riunirà, in sede ordinaria e straordinaria, il prossimo 14 maggio e che, oltre al piano di buyback, dovrà accordare il proprio ok, tra l’altro, al bilancio di esercizio 2024, all’attribuzione dell’utile e all’utilizzo delle riserve disponibili a titolo e in luogo del dividendo 2025.
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